Ogni anno il 1 ottobre si osserva la Giornata internazionale delle persone anziane, stabilita dal voto dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 14 dicembre 1990, con la Risoluzione 25/106. La Giornata ha l’obiettivo di accrescere la consapevolezza sui temi riguardanti gli anziani, come la senilità e gli abusi senili. E’ anche un giorno in cui mostrare apprezzamento per il contributo che le persone anziane danno alla società .
Il Segretario Generale delle Nazioni Unite ha affermato che “entro il 2050, il numero di persone anziane sarà il doppio del numero dei bambini nei paesi sviluppati; mentre si prevede che il numero di persone anziane raddoppierà nei paesi in via di sviluppo”. Tali tendenze avranno pertanto inevitabili conseguenze su paesi e individui. Ban Ki-moon invita dunque tutti ad impegnarsi per rimuovere le barriere che gli anziani hanno alla piena partecipazione nella società e a proteggerne i diritti e la dignità .
Quasi i due terzi delle persone anziane nel mondo vivono nei paesi in via di sviluppo, e quindi sono ancora largamente escluse dai programmi di sviluppo globale, regionale e nazionale. In un momento in cui la comunità internazionale si sta preparando a fare il punto sullo sviluppo sostenibile e sta cercando di creare un programma di sviluppo per il futuro, è importante che i bisogni ed i contributi degli anziani siano una parte importante del quadro generale. Gli anziani sono contribuenti essenziali per sviluppo e la stabilità della società e molto altro ancora può e deve essere fatto per sfruttare il loro potenziale.
Negli ultimi dieci anni, sono stati compiuti progressi nella formulazione di piani d’azione nazionali legate all’invecchiamento, tra cui l’emergenza delle pensioni non contributive in alcuni paesi in via di sviluppo. Tuttavia, la discriminazione e l’esclusione sociale persistono. Questi problemi sono una priorità per la recentemente istituito gruppo di lavoro sull’invecchiamento dell’Assemblea Generale.
fonte www.unirc.org
di Maria Grazia Lenti