A cura di Giordana Di Giacomo (Municipio I – Roma Capitale)
giordana.digiacomo@dconline.info * cell. 333-9033937 *
Segretario nazionale del Dipartimento < Ambiente – Foreste – Fonti Energetiche – Prevenzione calamità naturali > della Democrazia Cristiana
Componente della Direzione nazionale della Democrazia Cristiana
Editorialista de < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana
16 OTTOBRE 2022: GIORNATA MONDIALE DELL’ALIMENTAZIONE
Credo che il problema mondiale dell’alimentazione non sia la mancanza di cibo, ma l’inesistenza di insegnamento negli Istituti Scolastici di cultura a proposito del cosa mangiare e perché mangiarlo.
Oltre che – ovviamente – alla piaga dell’inquinamento ambientale causato spesso anche dalle filiere alimentari, le quali spurgano nei terreni limitrofi scarti di lavorazione industriali inquinanti, gli stessi che inquinano di conseguenza i territorio coltivato.
Sono dunque in aumento le famiglie che scelgono di vivere lontano dai centri urbani, sia per una questione di stress che per migliorare la qualità della vita.
In effetti alzarsi con il canto degli uccellini oppure coltivare anche un piccolo orto dà le sue soddisfazioni.
Sarà inevitabile ritornare alla passione per l’orto di casa in giardino oppure anche sul terrazzo.
La frutta e la verdura, oltre ad aver superato la media dei prezzi storici al chilogrammo, marcisce in fretta e ha un sapore insipido.
Nulla è più come una volta: sarà a causa dei diserbanti che si danno al terreno per eliminare le fastidiose ed inutili erbe infestanti oppure a causa dei concimi organici con i quali le aziende alimentari nutrono frutta e verdura per farla diventare più grande e più bella.
Fatto sta che anche ben cucinata e condita la verdura non ha più il sapore di anni fa e lo stesso dicasi per la frutta.
Difficilmente ti gusti il sapore di una ciliegia o di un’albicocca; giusto le fragole riescono a mantenere il “gusto alla fragola”…
Il Biologico ha fatto passi da gigante e le aziende che producono alimenti Bio sono ormai numerosissime, con dei prezzi stratosferici sia per le farine che per altri prodotti tipo il miele, il pollo, la carne, il pesce.
Come se poi i prodotti Bio fossero coltivati su un’altro pianeta non inquinato come il Pianeta Terra.
Eppure ci sono le aziende che producono macchinari tecnologici per depurare le acque dei fiumi e dei bacini, ma forse manca la cultura o la volontà di investire nelle zone industriali molto inquinate, dove guarda caso si producono anche prodotti Bio.
Le sementi delle verdure, dei cereali e dei legumi, come spesso raccontano gli esperti in TV, riescono a produrre la pianta con un frutto, che però non riesce a dare un seme abbastanza forte tanto da riprodursi se piantato una seconda volta.
Siamo certi che i 150 paesi del mondo impegnati oggi per la Giornata Mondiale sull’Alimentazione presso i vari siti dedicati, siano sicuramente in grado di fare proposte serie per arginare questo pericoloso problema dell’inquinamento alimentare il quale credo sia la principale problematica attuale.
Problematica che se non “rettificata” possa ulteriormente aggravare la situazione già gravosa, sia Ambientale, che Alimentare, sul nostro Pianeta.
Giordana Di Giacomo – Autore
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