A cura di FERNANDO CIARROCCHI (Monteprandone / prov. Ascoli Piceno)
fernando. ciarrocchi@dconline.info * Tel. 347-2577651
Vice-Segretario nazionale vicario del Dipartimento “Sviluppo-Comunicazione-Marketing” della Democrazia Cristiana
Vice-Direttore de “Il Popolo “ della Democrazia Cristiana
Coordinatore della redazione giornalistica de “Il Popolo” della Democrazia Cristiana.
< 17 ottobre 2023: una giornata di digiuno e di preghiera per la pace ! >
La repentina esplosione del sanguinoso conflitto in Israele, in cui i bambini innocenti stanno pagando il prezzo più alto insieme a tantissimi civili, è piombato sullo scenario internazionale come un vero fulmine a ciel sereno.
È vero che la “querelle” israelo-palestinese va avanti da moltissimi anni ma l’escalation di violenza di questi giorni è davvero inaudita,
Questo ulteriore scenario di barbarie umana richiama alla memoria di molti la celeberrima frase di Papa Francesco, quando in tempi non sospetti disse: “Ci apprestiamo a vivere una terza guerra mondiale a pezzetti”.
Nulla di più lungimirante: il pianeta purtroppo è stracolmo di conflitti anche in zone sconosciute.
Il Santo Padre dinanzi a questo conflitto ha lanciato un accorato appello ai sacerdoti presenti nei martoriati territori israeliani affinché si adoperino per salvare i bambini la parte più indifesa.
La Santa Sede attraverso la Conferenza Episcopale Italiana(CEI) per martedì 17 ottobre 2023 ha promosso una giornata nazionale di preghiera e di digiuno per la pace e la riconciliazione nel mondo.
Appello ripreso e ulteriormente diffuso da S.Em.il Card. Pierbattista Pizzaballa, 58 anni francescano, neo porpora cardinalizia creata nell’ultimo concistoro, Patriarca latino di Gerusalemme e Presidente di AOCTS ( Assemblea di Ordinari Cattolici di Terra Santa) di cui riportiamo il testo della Sua lettera:
<< Il dolore e lo sgomento per quanto sta accadendo sono grandi. Ancora una volta ci ritroviamo nel mezzo di una crisi politica e militare. Siamo stati improvvisamente catapultati in un mare di violenza inaudita.
L’odio, che purtroppo già sperimentiamo da troppo tempo, aumenterà ancora di più, e la spirale di violenza che ne consegue e creerà altra distruzione.
Tutto sembra parlare di morte», si legge nella lettera.
«Ma in questo momento di dolore e di sgomento, non vogliamo restare inermi.
E non possiamo lasciare che la morte e i suoi pungiglioni (1Cor 15,55) siano la sola parola da udire.
Per questo sentiamo il bisogno di pregare, di rivolgere il nostro cuore a Dio Padre.
Solo così potremo attingere la forza e la serenità di vivere questo tempo, rivolgendoci a Lui, nella preghiera di intercessione, di implorazione, e anche di grido.
A nome di tutti gli Ordinari di Terra Santa, invito tutte le parrocchie e comunità religiose ad una giornata di digiuno e di preghiera per la pace e la riconciliazione», aggiunge il neo-cardinale,
«Chiediamo che nel giorno di martedì 17 ottobre, tutti facciano un giorno di digiuno e astinenza, e di preghiera.
Si organizzino momenti di preghiera con adorazione eucaristica de con il rosario alla Vergine Santissima.
Probabilmente in molte parti delle nostre diocesi le circostanze non permetteranno la riunione di grandi assemblee.
Nelle parrocchie, nelle comunità religiose, nelle famiglie, sarà comunque possibile organizzarsi per avere semplici semplici e sobri momenti comuni di preghiera.
E’ questo il modo in cui ci ritroviamo tutti riuniti, nonostante tutto, e incontraci nella preghiera corale, per consegnare a Dio Padre la nostra sete di pace, di giustizia e di riconciliazione».
La Democrazia Cristiana è particolarmente vicina in questo momento difficile alla comunità israeliana ed anch’essa si unisce all’iniziativa del prossimo 17 ottobre 2023, giornata di digiuno e di preghiera per la pace e la riconciliazione.