A cura di Dott. LORENZO RANIOLO (Gela/CL) dott.lorenzoraniolo@tiscali.it * lorenzo.raniolo@dconline.info * Editorialista de < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana <
Il segretario nazionale della DC Angelo Sandri ,ricorda Paolo Borsellino, oggi 19 gennaio avrebbe compiuto 83 anni . Non a caso . Paolo Borsellino , Giovanni Falcone , Rosario Livatino , il Generale Dalla Chiesa e tutti i magistrati e gli uomini delle forze dell’ ordine che hanno sacrificato la loro vita sono per noi riferimenti assoluti per la lotta alla mafia. Non li rinneghiamo e difendiamo la loro memoria ed il loro insegnamento. Dalla loro parte . Oggi avrebbe compiuto 83 anni, Paolo Borsellino. L’anniversario della sua nascita, quest’anno, assume un significato particolare, in seguito alla cattura di Matteo Messina Denaro, il boss di Cosa Nostra che è stato latitante per ben 30 anni e ritenuto tra i responsabili della strage di via d’Amelio, in cui perse la vita il giudice palermitano. Nato a Palermo nel 1940, Paolo Borsellino si appassionò sin da subito allo studio del diritto, tanto da conseguire la laurea con lode in Giurisprudenza a soli 22 anni. Nel 1963 supera il concorso di magistratura, divenendo all’epoca il più giovane magistrato italiano. Nel 1975 entra nell’ufficio Istruzioni Affari Penali sotto la guida di Rocco Chinnici e negli anni successivi gli viene affidata l’indagine rapporti tra i mafiosi di Altofonte e Corso dei Mille, iniziata dal cominciata dal commissario Boris Giuliano (assassinato nel 1979), sulla quale lavorerà insieme al capitano Emanuele Basile. Dopo l’omicidio, per mano di Cosa Nostra, del capitano Basile, avvenuto il maggio 1980, alla famiglia di Borsellino viene assegnata la scorta, mentre dell’indagine (che si concluderà soltanto nel 2022) se ne occuperà proprio il giudice palermitano. È stato proprio Chinnici a volere lui e Giovanni Falcone,
nell’ambizioso progetto ribattezzato Pool antimafia, che diede via alle indagini che portarono ad alcuni dei più importanti processi degli anni Ottanta. Paolo Borsellino morì nella strage di via d’Amelio, a distanza di quasi due mesi dalla morte di Falcone, ucciso nei pressi di Capaci, sull’autostrada tra l’aeroporto di Punta Raisi e Palermo, ma resterà sempre un uomo fondamentale nella storia italiana, che ha vissuto all’insegna dell’onesta e del rispetto nei confronti delle istituzioni.