A cura di Danilo Bazzucchi (Perugia) – danilo.bazzucchi@ilpopolo.news * 348-7261719 * Capo-Ufficio stampa naz.le Vicario Democrazia Cristiana.
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LA CRISI “SENZA FINE” DEL MOVIMENTO 5 STELLE: FRA MUNICIPI IN CRISI E CONTINUE DIMISSIONI !
La crisi senza fine del M5S continua senza sosta e si accentua in Roma Capitale.
Ovviamente non ci riferiamo alla sindaca Raggi, che con la sua politica ha contribuito in gran parte all’affossamento dei pentastellati, ma ai vari municipi di Roma capitale, targati 5stelle, caduti negli anni.
Non ultimo il IV municipio, presieduto dalla minisindaca grillina Roberta Della Casa contro la quale, in data 24 aprile, è stata presentata, all’unanimità, una mozione di sfiducia dalla sua stessa maggioranza.
In detta mozione si parla di “evidente incapacità della Giunta di proporre progetti condivisi e condivisibili con la propria maggioranza” con inoltre l’aggravante, in periodo di pandemia, di una gestione definita “totalmente inadeguata nelle modalità e negli indirizzi”.
La Roberta Della Casa opera in zone, per l’appunto il IV municipio, che comprendono quartieri popolari come Pietralata e periferie degradate e difficili come S. Basilio, ossia territori fortemente provati in ambito sociale, economico e sanitario.
Ed è proprio a questo che fanno riferimento le accuse degli esponenti della sua ex maggioranza, i quali le rimproverano di “non aver prestato attenzione alle problematiche della popolazione in un Municipio dove non mancano situazioni di degrado e povertà”.
Come se non bastasse, i suoi ex colleghi della maggioranza, le rinfacciano lo stanziamento di 129 mila €. per eventi culturali anche “virtuali”, una decisione definita “del tutto inopportuna, considerando la fase critica che stiamo vivendo”.
La Della Casa, che a dire la verità non è sembrata sorpresa da questa mossa dei suoi ex colleghi e tira dritta per la sua strada.
Si è limitata a garantire il proprio impegno da mini-sindaca fino alle elezioni del 2021.
Ma non è certo solo Roma il teatro della tragedia grillina.
E’ notizia fresca, anzi freschissima, che a Milano altri quattro consiglieri si sono dimessi dal M5S in aperto contrasto con la dirigenza.
Si tratta di Simone Sollazzo (ex portavoce in consiglio comunale a Milano e capogruppo degli eletti del movimento nel 2016), Giuseppe Ventura (ex portavoce in consiglio comunale Municipio 1), Cristina Russo (ex portavoce in consiglio comunale Municipio 6) e Marco Cardillo (ex portavoce in consiglio comunale a Cornaredo).
Sono tutti sono confluiti nel gruppo misto, portando la rappresentanza del M5S nel Consiglio comunale di Milano a soli tre rappresentanti.
Con un comunicato congiunto fanno sapere che la decisione “che è questa la fine di un lungo percorso, non un gesto di resa incondizionata, né un capriccio per cercare visibilità.
Dopo una seria e attenta riflessione, presa dopo una serie di valutazioni e richieste di ascolto vergognosamente disattese, e peggio ancora ritorte e strumentalizzate per screditare chiunque si permettesse di condividere, pur in un’ottica del tutto costruttiva e collaborativa, la minima riflessione”.
“Dopo mesi nei quali i vertici del M5S hanno ignorato gli attivisti e tradito il mandato elettorale” – continuano i dimissionari – “non possiamo più identificarci in un simbolo e con un gruppo che ha snaturato quelli che erano i nostri principi fondativi, primo fra tutti quello di essere stati eletti per “portare la voce” dei cittadini nelle istituzioni.
Noi continueremo ad essere coerenti con le promesse fatte ed è per questo che non possiamo più stare con quelli che, invece di cambiare l’Italia, non hanno cambiato nulla, diventando la stampella parlamentare delle vecchie forze politiche e rinnegando le ragioni per le quali erano stati eletti”.
Il Segretario politico nazionale della Democrazia Cristiana Angelo Sandri (Udine) commenta quanto sta accadendo tra i pentastellati in questo preciso momento politico.
“Il Movimento Cinque Stelle sembra ormai come un treno impazzito, che lascia a terra chiunque si discosti dal pensiero unico dei grandi capi.
Pensiero ratificato attraverso il cosiddetto metodo “Rousseau”, attuato in stile di orwelliana memoria, dove il trattamento dei dati degli iscritti ha sollevato ampi dubbi e contestazioni anche da parte del Garante.
E proprio un modo abbastanza truffaldino di gestire la Democrazia Diretta”.
Non ci rimane che metterci dunque alla finestra ed aspettare ulteriori sviluppi !
A cura di Danilo Bazzucchi (Perugia) – danilo.bazzucchi@ilpopolo.news * 348-7261719 * Capo-Ufficio stampa naz.le Vicario Democrazia Cristiana.
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Proverbio Cinese:
Aspettiamo sulla riva del fiume.. prima o poi, vedremo il cadavere del nostro nemico passare!…