A cura di Marzio Muscatiello (Matera) * Cell. 389-5906704 *
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Segretario politico comunale della Democrazia Cristiana del Comune di Matera
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< Marzio Muscatiello (D.C. Matera): in questi tempi difficili abbiamo in Italia tanti politicanti ma nemmeno uno Statista ! >
Alcide De Gasperi viene spesso citato da tanti politici italiani i quali – pur tuttavia – gli assomigliano, purtroppo, molto poco.
Crediamo infatti che Alcide De Gasperi si sarebbe inorridito per una legge elettorale liberticida che impedisce al popolo sovrano di scegliere i propri parlamentari eleggendoli in base ai loro meriti ed alle loro capacità.
Basterebbe questo che poter denunciare di “millantato credito” coloro i quali evocano Alcide De Gasperi del tutto a sproposito, comportandosi all’incontrario rispetto principi che l’insigne statista trentino non solo enunciava ma ha tradotto nella pratica sia politica, che di Governo.
Alcide De Gasperi ci ha inoltre ben insegnato la differenza tra uno statista ed un politicante: “Un politicante bada alle prossime elezioni, uno statista bada alle prossime generazioni“.
“De Gasperi ricordava come uno statista guardi non alle prossime elezioni ma alle prossime generazioni“.
Entrambe le citazioni virgolettate sono state fatte – per esempio – in interventi pubblici svolti dal leader della Lega Matteo Salvini. La prima è dell’8 dicembre 2019, in occasione di una manifestazione della Lega a piazza del Popolo. La seconda è del 10 aprile 2020, in occasione delle celebrazioni per il 167esimo anniversario della nascita della polizia di Stato.
Alcide De Gasperi è stato il fondatore del partito Democrazia Cristiana, filo USA, filo NATO e perciò deciso antagonista del Partito Comunista Italiano.
E’ stato l’ultimo presidente del Consiglio dei ministri del Regno d’Italia ed il primo della Repubblica italiana, della quale è stato tra i padri fondatori.
Assieme al tedesco Konrad Adenauer, ai francesi Robert Schuman e Jean Monnet, all’olandese Willem Beyen, al belga Paul-Henri Spaak e al federalista Altiero Spinelli è stato anche uno dei padri fondatori dell’Unione Europea.
La Chiesa lo considera più o meno come un santo, tanto che è in corso la procedura per la sua beatificazione.
Come si vede, il leader della Lega evidentemente non tiene ben presente di avere citato chi è assai più distante dalla sua politica.
In realtà, a voler essere estremamente precisi, non fu De Gasperi a coniare per primo questa frase, che va attribuita – per la sua genesi – al predicatore, teologo e politico statunitense James Freeman Clarke, che l’ha scritta a pagina 644 del libro “Wanted, a Statesman!” (volume secondo, capitolo “Old and New“) edito nel dicembre 1876 da Lee&Shepard, a cura di Edward Everett Hale.
Comunque sia, nonostante questo ripetuto citare Alcide De Gasperi, per potersi atteggiare a statisti, i FATTI dicono che:
– La lega ha voluto la crisi di governo sedotto dai sondaggi che gli accreditavano il 38-40% dei voti in caso di future elezioni anticipate.
Ciò significa che al CONTRARIO di quanto ha dichiarato citando De Gasperi lui punta NON alle generazioni future, ma pro domo sua alle elezioni future, più o meno anticipate;
– da ministro dell’Interno Salvini ha promosso una legge che limita il diritto di manifestare ed ora condivide l’invito all’insurrezione lanciato dall’On. Giorgia Meloni contro il Governo natyo dalle ceneri di quello da lui sfiduciato e del quale era il Vice-premier.
Un guazzabuglio alquanto manicomiale che farebbe idi certo norridire De Gasperi, che sicuramente si sta rivoltando nella tomba.
Tutti questi fatti DIMOSTRANO purtroppo che tra i nostri attuali politici NON c’è neppure uno statista, ma solo tanti tanti politicanti
Se ce ne fossero stati….di statisti …., sarebbe stata risparmiata all’Italia e agli italiani l’umiliazione di questi lunghi mesi del peggior governo della Repubblica.
Senza un programma di Governo decente, senza un progetto di sviluppo, che semplicemente fino ad oggi NON esiste.
Tutti impegnati nel tira e molla sulle nomine di Governo, sttogoverno ed affini, preoccupati di amministrare con intendimenti ben lontani dal favorire Bene pubblico e rispettare i principi fondamntali della Sovranità popolare su cui si basa la Repubblica italiana.
Tutti guardano alle eventuali (ma secondo noi improbabili nuove elezioni), guidati dall’interesse del proprio partito ed anche della propria personale corrente.
Vedasi il tormentone “esco-non esco” di Italia Viva e l’uscita dal PD di Azione. Ma nessuno guarda alle future generazioni:
NON esiste infatti un piano di sviluppo e di ammodernamento del Bel Paese che possa anche trainare e rilanciare l’occupazione e la produzione. Il discorso va senz’altro approfondito e lo faremo in maniera dettagliata con un prossimo ulteriore articolo
La Democrazia Cristiana italiana, tenacemente guidata dal Segretario politico nazionale Dott. Angelo Sandri, si sta sforzando di ripristinare partendo dalla base una proposta politica e programmatica elaborata con la gente e per la gente, sulla base di quel concetto di popolarismo sturziano che rappresenta la quintessenza del credo democratico cristiano.
Di sicuro una posizione politica distinta e distante da quanto espresso dalla attuale “accozzglia” politico parlamentare attualmente al potere..
E per l’intanto vogliamo anche sottolineare come anche la gestione dell’emergenza legata alla pandemia del covid-19 ci lascia alquanto perplessi in quanto molte scelte, che di fatto limitano pesantemente le libertà individuali garantite dalla Costit5uzione italiana, sembrano orientate più ad esigenze di sopravvivenza governativa che per rispondere effettivamente a quanto serve al popolo italiano in questo difficile momento.
Anche sotto questo versante i veri Statisti si sarebbero comportati diversamente !
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