A cura di Franco Capanna (Teramo)
Sindacalista – Giornalista – Scrittore
Editorialista de < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana
< Quando una malattia ti cambia la vita ! >
Dio ci parla attraverso tante persone che hanno saputo vivere con speranza.
Anche in situazioni-limite Dio continua a parlarci attraverso il cuore di persone che vedono e rispondono in modo originale e differente.
La mia vita normale e spensierata subiva uno choc a undici anni. Vivevo nel quartiere di Centocelle in Roma ed andavo spesso giocare a calcio in una sorta di campetto privo dei più elementari servizi (tanto per capirci non vi erano nemmeno le docce).
Un giorno, durante il mio rientro a casa, mentre ero tutto sudato venni sorpreso da un forte temporale e qualche tempo dopo – a seguito di quell’episodio – la mia salute cominciava vacillare fino al punto di verificare un notevole gonfiore al viso.
Il medico di famiglia viste le urine rosse di sangue, decise il mio ricovero d’urgenza all’ospedale San Giovanni diagnosticando una per Glomerulonefrite acuta.
Si tratta di una infiammazione che interessa i glomeruli, ovvero le strutture- filtro .
Queste sono un passaggio obbligato per quella componente del sangue contenente l’eccesso di liquidi, di sali e per le scorie metaboliche che devono essere eliminate dalle urine.
Ritenzione della quantità delle urine e gonfiore importante del viso e caviglie e nei casi gravi accumulo di liquidi nei polmoni che causano tosse e soffocamento che ricordano non poco l’attuale pandemia in corso nel mondo intero.
Al pronto soccorso l’attesa fu piuttosto lunga e stremato mi misi seduto vicino all’ingresso dell’accettazione.
Venne un signore che sembrava turbato e con una fretta incontenibile e mi chiese se quella porta si aprisse e decise entrare.
Quell’uomo era l’attore comico Franco Franchi.
Una volta al reparto, il primario parlava sottovoce ai miei genitori e sentii dire: “mi spiace ma credo che il ragazzo abbia solo qualche settimana di vita”.
Dal momento ero davvero stremato la cosa non mi turbava più di tanto.
Le suore dell’Ospedale venivano di tanto in tanto a dirmi di pregare – dicevano – per la mia guarigione.
Tanti i dottori attorno al mio letto.
Diversi pazienti morivano in quei quattro mesi lugubri e dolorosi.
Lassù qualcuno mi amava perché miglioravo e decisero lasciarmi tornare a casa ma prima guarire passarono mesi.
Franco Capanna sindacalista * Editorialista de < Il Popolo > – quotidiano della Democrazia Cristiana (Roma) * Personaggio dell’anno in Canada.