di VINCENZO DI TULLIO – ROMA * Segretario politico Vicario del Movimento Giovanile della Democrazia Cristiana di Roma Capitale e della provincia di Roma. * www.ilpopolo.news * www.democraziacristianaonline.info *
l’Italia è uno Stato di cervelli in fuga, in cui chi resta non trova sbocchi, costretto ad elemosinare occupazioni quasi mai all’altezza del proprio titolo di studio.
E’ uno Stato che invecchia prematuramente, uno Stato di insoddisfatti.
Uno Stato che ha un bisogno disperato e vitale di una politica rivolta ai giovani, che sia veramente efficace, che restituisca loro il desiderio di costruire il futuro “da casa”.
I giovani hanno speranza e voglia di questo, sicuramente !
Speranza di vincere la battaglia per la vita. E voglia magari di rimanere e lavorare dove sono nati, vicino alle loro abitudini ed ai loro affetti.
È ora che qualcuno ci pensi e inizi a investire proprio su loro.
Perché finora non è stato fatto o è stato fatto troppo poco.
Perché inevitabilmente soltanto dai giovani potrà derivare una nuova generazione di giovani.
È prioritario promuovere una forma di “contrattualità” tra le nuove generazioni e investendo sulle loro capacità e vocazioni.
Vorremmo uno Stato in grado di mettere a disposizione strumenti per realizzare progetti e persino sogni, di indirizzare verso l’autopromozione, il protagonismo e la responsabilità.
Serve uno Stato e una politica capace di garantire un corretto ricambio generazionale e di contribuire alla formazione del cittadino che ognuno vorrebbe essere o avere accanto.
VINCENZO DI TULLIO – ROMA * Segretario politico Vicario del Movimento Giovanile della Democrazia Cristiana di Roma Capitale e della Provincia di Roma. * www.ilpopolo.news * www.democraziacristianaonline.info *
Serve una classe dirigente
Serve partecipazione
Senza partecipazione non vi è democrazia
Il sistema democraticio di selezione di classe dirigente è stato cancellato nel 1992
Manca il senso dello Stato e di una forte sensibilità istituzionale
Occorre rileggere Sturzo 1903 Caltagirone e intraprendere una grande difesa e rivalorozzazione del sistema democratico articolato sulle autonomie locali valorizzando le zone marginali e li comuni montani ( uno dei passi indispensabili per contenere il dissesto idrogeologico)
La migliore legge elettorale è quella che alcuni mistificatori definirono la legge truffa!
Sistema proporzionale con preferenze con premio di maggioranza fisiologico di funzionamento.
Il simbolo del partito/movimento… deve essere di proprietà degli organi di partito democratici e liberamente eletti con partecipazione e non con forme leaderistiche.
Si deve costruire una convivenza sociale basata sui valori e sulla tensione morale.
La difesa della Costituzione del dopoguerra è uno dei punti di riferimento.
È necessario che le ns.Università stiano al passo con le consorelle europee, dando la possibilità già al secondo anno di corso dei giovani studenti di proiettarsi nel campo del lavoro, per acquisire dalla teoria una formazione pratica . Spesso accade che laureati in legge trovino difficoltà dinanzi alla compilazione di una semplice cambiale. La meritocrazia è importante allo stesso modo di una formazione completa e funzionale. Recentemente su Report, RAI 3, un imprenditore del Nord dell’Italia, intervistato dal giornalista della testata, affermava che per l’aumento di commesse per l’estero, aveva necessità di tecnici specializzati, in grado di essere immediatamente operativi. Giovani che si presentavano per un colloquio, erano a digiuno di esperienza. Per istruirli nella pratica, cioè per essere inseriti nella produzione, avrebbe dovuto attendere sei mesi. E ciò gli avrebbe creato un rallentamento della produzione. Occorre quindi una riforma sensata e radicale che miri sia alla formazione, ma all’efficienza e alla razionalità. In Germania, se i giovani studenti non superano la seconda media, vengono immessi nei corsi di formazione professionali per poter trovare più facilmente lavoro. Da noi, invece, è un’altra musica…..