FILIPPO BONGIOVANNI (D.C. TOSCANA): DOBBIAMO FARE POLITICA NELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA DIVENTANDO ” CREATORI DI CREATIVITA’ ” !

FILIPPO BONGIOVANNI (D.C. TOSCANA): DOBBIAMO FARE POLITICA NELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA DIVENTANDO ” CREATORI DI CREATIVITA’ ” !
Filippo Bongiovanni

A cura di Filippo Bongiovanni (Firenze/Pisa)

filippo.bongiovanni@dconline.info *345-2398871 *

Segretario Organizzativo nazionale Vicario della Democrazia Cristiana italiana

Segretario Organizzativo regionale Vicario della Democrazia Cristiana regione Toscana

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La creatività significa combinare le cose in modo nuovo ! Più sono le esperienze alle quali ci esponiamo, più avremo “materie prime” su cui lavorare le persone più aperta mentalmente nei confronti delle nuove esperienze tendono essere quelle che raggiungono i livelli più alti di creatività.

È tutto collegato da una delle più grandi fonti di spiegazione che sono le altre persone, persone di altre culture ci rendono più creativi in modo più flessibile e sembra che abbia funzionato con me.

Le persone che hanno vissuto all’estero con creatività solo se si sono davvero immerse nella cultura non in una vacanza su una bella spiaggia.

Conta il contatto stretto con le persone:  più anime che si incontrano è probabile che si accende il fuoco della creatività, dal termine creatore da dove veniamo noi tutti, dove non ti diranno il meglio di te ci sono volte in cui bisogna ignorare le critiche e proseguire per la propria strada bisogna mettere grande passione in quello che si fa nonostante le critiche e necessario avere qualcosa che neanche esiste bisogna cercare di convincersi mentalmente.

Farsi consigliare dal popolo e dagli errori fatti in passato.

È stata un’esperienza stranissima per il semplice fatto del perché mi chiedevo come mai io non fossi stato nel mio paese , poi sono ritornato in Italia abbiamo deciso di andare alla ricerca di persone radicalizzate a fare dei test su molte conoscenze.

Alle prime fasi di radicalizzazione sono stati mostrati una loro delle opportunità e sembrava che il loro cervello stesse diventando più radicalizzato le persone che si sentono socialmente escluse probabilmente si avvicineranno maggiormente è un’altra identità che risulta in contrapposizione con il gruppo che gli ha esclusi le interazioni sociali agiscono da stimoli, quando ci sentiamo parte di un gruppo il centro di tutto e il fattore umano e le convinzioni sono strettamente connessi al senso di appartenenza al gruppo che vuoi far parte fattori che rendono le persone più suscettibili supportano questa tesi un senso di ingiustizia il bisogno di un’identità e il desiderio di appartenenza.

Con questo sovraccarico di informazioni è tutto più difficile ma sono le persone di cui ci fidiamo e la fiducia nella Democrazia Cristiana e nel popolo con la gente del popolo.

Dobbiamo imparare le tecniche e conoscere il contesto culturale per comprendere ciò che ci circonda per risolvere un bisogno sociale, sviluppandolo con i nostri comportamenti e pensieri per assicurarsi che siano logici che abbiano senso e che siano conformi alle norme sociali.

Credo che esistano dei sistemi in modo di stimolare e formalizzare fuori dagli schemi e rovesciare questo sistema “no sense” innoridito dall’inesattezza frivola.

E lo dobbiamo fare proprio come “Ricercatori Innovativi”.

Un’infinità di abbinamenti assurdi rimescoliamo continuamente a vecchie idee per generare qualcosa di nuovo, ma le scoperte scientifiche sono considerate più nobili.

Credo che in tutto ciò che siano in qualche modo diverse da noi che siano guidati dalla follia o da un qualche questione mistica.

 

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