L’intervista de “IL POPOLO” a Stefano Andreotti “Riprodurre con fedeltà i diari di Giulio Andreotti è sicuramente il miglior tributo alla sua memoria”

L’intervista de “IL POPOLO” a Stefano Andreotti “Riprodurre con fedeltà i diari di Giulio Andreotti è sicuramente il miglior tributo alla sua memoria”
Il Dott. Fernando Ciarrocchi

A cura di Dott. Fernando Ciarrocchi (Ascoli Piceno)

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Editorialista de < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana

Coordinatore della Redazione giornalistica de < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana

< L’intervista de “IL POPOLO” a Stefano Andreotti: “Riprodurre con fedeltà i diari di Giulio Andreotti è sicuramente il miglior tributo alla sua memoria !” >

Il Dott. Stefano Andreotti (Roma)

A latere della presentazione del volume “I diari degli anni di piombo” (inediti di Giulio Andreotti) avvenuta qualche giorno fa in quel di San Benedetto del Tronto (AP) curato a quattro mani dai fratelli Serena e Stefano Andreotti abbiamo scambiato alcune battute con il Dott. Stefano Andreotti il quale ha accettato di buon grado e lo ringraziamo sentitamente per questo.

 

D) Dott. Stefano, dopo lo straordinario successo del primo volume “I diari segreti di Giulio Andreotti” non avete smesso di continuare a riordinare e a catalogare il “mare magnum” del materiale inedito conservato da vostro padre. Perché?

R) Mio padre ha lasciato davvero una mole incredibile di carte.

Fra queste – con mia sorella Serena – abbiamo riordinato e dato alle stampe per ora una parte dei diari, che era solito tenere dal 1945 fino a pochi anni prima della sua morte (avvenuta nel nel 2013), costituiti da scritti, appunti, corrispondenza e documenti che considerava di particolare importanza.

I fratelli Stefano e Serena Andreotti

Abbiamo iniziato con gli anni ’80 (I Diari Segreti) e abbiamo proseguito con gli anni ’70 (I Diari degli Anni di Piombo).

Crediamo che sia giusto farlo per condividere con chi ne ha interesse le note prese a caldo da chi è stato protagonista o quanto meno testimone privilegiato di tanti fatti di quegli anni sia di politica italiana che estera.

Riteniamo inoltre che più che affidare la memoria di nostro padre ai nostri ricordi sia giusto farlo attraverso la pubblicazione di documenti; non da ultimo c’è la passione da parte nostra a rivivere così la sua vita.

D) Preso atto dell’immensa mole di materiale quale è stata la prima domanda che Vi siete posti?

R) La gran parte dei documenti che ha lasciato sono di proprietà dell’Istituto Luigi Sturzo, al quale Giulio Andreotti donò – quand’era ancora in vita, nel 2007 – il suo davvero gigantesco archivio con la clausola che potesse essere consultato da chi ne abbia interesse.

L’ingresso dell’Istituto “Luigi Sturzo”, in Via delle Coppelle n. 35, a Roma, il “Sancta Sanctorum” del sapere democristiano.

È in corso una faticosa opera di catalogazione (ad oggi ne abbiamo riordinato circa un terzo) che permette di aprirlo e che ha contribuito comunque già a tante ricerche di studiosi, storici, laureandi, giornalisti.

Con mia sorella ci siamo dedicati ai diari (rimasti di nostra proprietà) ed abbiamo deciso di riprodurli con assoluta fedeltà ai testi scritti.

Che credo sia il migliore tributo che potevamo dare alla sua memoria.

D) Ancora oggi, purtroppo, ci sono attacchi ed inopinate critiche al personaggio politico Giulio Andreotti. Da ultimo il film di Bellocchio. Cosa ci può dire al riguardo?

R) Mio padre, con una delle sue battute, diceva che gli veniva addebitato tutto, a partire dalle guerre puniche ! Fino a che era in vita poteva comunque controbattere e difendersi da solo, oggi per quel che è possibile cerchiamo di farlo noi.

L’On. Giulio Andreotti

L’Italia è comunque il paese della dietrologia più spinta e da parte di alcuni, figli o nipoti di una certa mentalità, si continuano a seguire con noiosa consuetudine i tanti luoghi comuni che sono stati detti su di lui e più in generale sulla Democrazia Cristiana e sulla tanto disprezzata Prima Repubblica.

Andrebbe fatta una considerazione seria su come ci hanno ridotto gli ultimi trenta anni ed un paragone con l’Italia degli inizi degli anni novanta, certamente con problemi, ma con un benessere diffuso, la massima libertà garantita a tutti, un peso internazionale di assoluto rilievo.

Noi ci auguriamo che lentamente, e segnali ce ne sono, la storia prenda il sopravvento sulla cronaca e si arrivi ad inquadrare quei decenni e certamente anche la figura di mio padre per quel che realmente sono stati ed hanno rappresentato.

Giulio Andreotti con San Papa Paolo Giovanni II

Il nostro lavoro di divulgazione proprio di tante carte e non di impressioni o giudizi (come fanno magari altri) figli di prevenzione o di disinformazione, cerca di contribuire a questo.

 D) Giulio Andreotti e il Vaticano – Giulio Andreotti e Santa Romana Chiesa. Può descriverci questo rapporto così importante e interessante?

R) Innanzitutto va premesso che mio padre aveva una grande fede nella religione cattolica, che si esternava anche con la consuetudine di assistere alla Messa e comunicarsi ogni mattina, ma che era veramente qualcosa di vissuto in maniera forte ed intima.

Un incontro tra Giulio Andreotti e Papa Benedetto XVI

Nella vita politica ha sempre tenuto ben distinto lo Stato dalla Chiesa, ma ha ispirato tutta la sua attività alla dottrina cristiano sociale, che lo ha portato spesso a seguire vie comuni a quelle del Vaticano.

L’On. Giulio Andreotti in un incontro con Santa Madre Teresa di Calcutta.

Ha avuto rapporti stretti con tutti i Papi da Pio XII, a Giovanni XXIII, a Paolo VI, a Giovanni Paolo I e Giovanni Paolo II, nonchè Papa Benedetto XVI.

Ha anche conosciuto ed incontrato più volte Papa Francesco (ma da Cardinale).

Ha poi frequentato davvero tanti Cardinali, Vescovi e Monsignori, ma anche tanti semplici sacerdoti e suore, che hanno sempre riempito la sua vita e quella della nostra famiglia.

Mi fa piacere ricordare in particolare il rapporto davvero speciale che ebbe con Madre Teresa di Calcutta, verso la quale nutrì una devozione ed un affetto davvero speciali.

Ringraziamo sentitamente il Dott. Stefano Andreotti per la Sua squisita disponibilità e per averci rilasciato questa interessante intervista che ci ha permesso di ricordare ancora la figura dell’indimenticato On. Giulio Andreotti a cui tutti i democratici cristiani rimangono enormemente grati ed affezionati.

 

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