Nonostante la modesta crescita del 0,2% dell’economia nell’Eurozona nel primo trimestre rispetto al precedente, dimostrando una certa capacità di resistere all’impatto della guerra in Ucraina,
l’aumento dei prezzi e delle interruzioni della catena di approvvigionamento renderanno complesso il prossimo futuro.
Gli economisti temono che sia probabile una recessione nell’Eurozona, con due trimestri consecutivi di calo dell’attività economica. Jennifer McKeown, capo del servizio di economia globale presso Capital Economics, vede un chiaro rischio di recessione.
L’inflazione e il gas russo
«L’inflazione ha colpito duramente i redditi reali, ci stiamo dirigendo verso un ciclo di stretta monetaria aggressivo e diffuso, e la guerra in Ucraina e le restrizioni in Cina stanno esacerbando la già grave carenza di forniture», ha detto McKeown in un webinar nei giorni scorsi. Il rischio di una recessione è maggiore nella zona euro che negli Stati Uniti,
principalmente a causa della sua relativa esposizione alla fornitura di energia russa e alle questioni relative alla guerra in Ucraina, ha sottolineato McKeown. Pantheon Macroeconomics ha abbassato le sue previsioni per l’economia dell’Eurozona a seguito del piano dell’Unione di vietare l’import di petrolio russo e partendo dal presupposto che l’Ue procederà anche con il divieto delle importazioni di gas dalla Russia.
Il tempo necessario per attuare il divieto di importazione di gas determinerà se l’Eurozona entrerà o meno in recessione.
Lo scenario di base di Pantheon presuppone che qualsiasi divieto sul gas russo sarà graduale e che l’economia Ue eviterà di entrare in una recessione tecnica in questo caso, con il Pil in contrazione nel terzo trimestre ma piatto nel quarto. Se petrolio e gas smettessero immediatamente di fluire nell’Ue dalla Russia, a causa di un divieto immediato o se Mosca interrompesse le esportazioni, l’Eurozona entrerebbe in recessione nella seconda metà dell’anno.
Il rischio recessione
L’indicatore del ciclo economico e il modello di probabilità di recessione di Oxford Economics mostrano che l’economia dell’Eurozona si sta avvicinando al picco, che sulla base di episodi storici precedenti, suggerisce che i rischi di una recessione nel prossimo futuro sono in aumento.I consumatori sono schiacciati dall’aumento dell’inflazione, che pesa sul potere d’acquisto e sulla loro volontà e capacità.Se l’inflazione e l’incertezza dalla guerra in Ucraina dovessero aumentare ulteriormente le prospettive per i consumi saranno ancora più gravi innescando una recessione di portata epocale.
Scritto da Franco Capanna sindacalista.
Collaborazione di Angela Bonofiglio, Bergamo.