A cura di Dott. Santo Arcidiaco (Roma Capitale)
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Segretario nazionale del Dipartimento Difesa e Sicurezza della Democrazia Cristiana
Segretario regionale del Dipartimento “Difesa e Sicurezza” della Democrazia Cristiana Regione Lazio
Componente della Direzione nazionale della Democrazia Cristiana
Dirigente nazionale di < FEDERLAVORATORI >
Editorialista de < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana
< SANTO ARCIDIACO (DEMOCRAZIA CRISTIANA DI ROMA CAPITALE): EDUCHIAMOCI AL RITORNO DELLA POLITICA CON LA “P” MAIUSCOLA ! * PRIMA PARTE >.
La Politica – non a caso con la “P” maiuscola – ha il significato, etimologicamente parlando, di civiltà o “Politikos” e designa ciò che attiene all’organizzazione o autogestione di una città, di uno Stato, ed all’esercizio del potere in seno ad una società strutturata.
In un’accezione più restrittiva, la Politica, nel senso di Politikéo (arte politica), si riferisce alla pratica del potere e dunque alle lotte di potere e di rappresentatività tra uomini e donne di potere, ed alla contrapposizione tra partiti e movimenti politici per la gestione del potere medesimo.
Il potere, parola che ricorre insistentemente, ed il suo esercizio, implicano un’immane responsabilità che deve essere assunta da persone integerrime, esenti da vantaggi privati, che agiscano nell’esclusivo interesse delle collettività.
L’articolo 49 della nostra Costituzione recita: “Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale”.
L’articolo 18 della Carta costituzionale stabilisce che “I cittadini hanno il diritto di associarsi liberamente, senza autorizzazione, per fini che non sono vietati ai singoli dalla legge penale.
Sono proibite le associazioni segrete e quelle che perseguono, anche indirettamente, scopi politici mediante organizzazioni di carattere militare”.
Precetti ineccepibili, ma anche utopici, tanto da essere disinvoltamente vessati e disattesi.
“Il principio di legalità è un’espressione tecnica del linguaggio giuridico, in base alla quale si designa la subordinazione dei poteri pubblici alla legge e si inferisce l’invalidità di ogni atto imperativo che alle legge non sia conforme”.
La Costituzione vigente non contiene una formulazione espressa di questo principio, anche se ad esso si fa riferimento indiretto in diversi articoli.
In particolare, l’articolo 23 sancisce che “nessuna prestazione personale o patrimoniale può essere imposta se non in base a una legge”.
Parte della dottrina si è espressa per la tesi della costituzionalizzazione implicita del principio di legalità.
La giurisprudenza costituzionale lo ha ritenuto un principio generale dell’ordinamento, ancorché non costituzionalizzato.
Negli ultimi decenni, la Politica ha abdicato alla sua funzione repubblicana, subendo la nefasta influenza dei cosiddetti “poteri forti”, espressione abusata, che fa riferimento a gruppi di poteri, nazionali e transnazionali i quali nel perseguire i propri fini, per lo più economici, ma anche sovversivi, tentano di soverchiare il potere costituito.
Le classi politiche ed amministrative, sempre più inadeguate, sono generate da nepotismi e clientele.
I partiti tradizionali hanno perduto la loro vocazione sociale e di rappresentanza, allontanandosi sempre più dalla vita reale dei cittadini e generando in quest’ultimi indifferenzae disaffezione.
Le conseguenze tangibili sono l’astensione diffusa nelle ultime tornate elettorali ed il proliferare di effimeri movimenti politici che cavalcano il malcontento.
Vedasi “Movimento 5 Stelle” e similari.
L’elettorato è smarrito e si orienta, di volta in volta, verso partiti che non hanno ancora avuto responsabilità di governo del paese e che promettono cambiamenti straordinari, che, puntualmente non avverranno.
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Concordo!
Carissimi,
plaudo a questo articolo che però ha una pecca. Le lobby di cui parla sono espressioni di interessi consolidati che vanno al di là dei confini europei.
Carissimi Amici ed Amiche,
pur non vedendo lungo il Bossi della prima Lega, vede bene il Salvini di oggi che ha capito che l’Europa è solo la mano economica degli USA e della Germania e non emana provvedimenti a favore dell’Unione Europea, ma di interessi specifici di questo e quell’apparato e di questo e quel Fondo.
Allora che fare ?
Bisogna avere il coraggio che ha avuto l’Inghilterra e, nel contempo, creare, con chi ci sta, gli USE ad immagine e somiglianza degli USA, con un Nuovo Trattato di Roma ed una Nuova Costituzione, presa para, para da quella degli USA
Enrico MIGLIARDI .