A cura di Dott. Lorenzo Raniolo (Gela/ in provincia di Caltanissetta)
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Editorialista de < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana
LA CITTA’ DI GELA (CL) ASPETTA IL PROPRIO RISVEGLIO POLITICO-CULTURALE !
Gela è un importante Comune italiano, con oltre settantamila abitanti, in provincia di Caltanissetta (in Sicilia).
La città di Gela, da cui prende nome la vasta pianura circostante, nonchè l’ampio golfo su cui si affaccia, è un importante centro balneare, agricolo ed industriale.
L’attuale situazione socio/politica della città di Gela è all’attenzione anche al di fuori dei confini di questa importante realtà locale.
Gli anni si accavallano, si succedono le varie amministrazioni, mentre la città di Gela (in provincia di Caltanissetta) aspetta ancora il suo vero risveglio politico-culturale che la faccia traghettare verso quella «politica vera», quella fatta di orgoglio, di sentimenti corali e di opere realizzate e fruibili per l’intera collettività.
Guardandosi attorno, in verità si è fatto poco e pochissime sono le opere realizzate.
Basti pensare alla crisi idrica cittadina, quasi endemica, per rendersi conto di come viene gestita questa città, la quinta dell’isola per numero di abitanti.
Gela non ha bisogno di vivere d’immagine, ha bisogno di concretezza e di operatività soprattutto da parte di chi la rappresenta.
Oggi non serve l’apparenza (o il bel vestito), bisogna affrontare la realtà che per certi versi è difficile, ma non impossibile, per un futuro migliore!
Occorre operare con passione e convinti delle proprie idee, se si vuole uscire dalla stagnazione in cui attualmente si trova.
Si sono scritti fiumi di parole attorno a questa millenaria città, ma non si è riusciti a farla decollare come merita veramente. Diversi appelli sono stati lanciati per «Gela provincia» ma, parliamoci chiaro: quali sono i requisiti che la nostra città vanta?
A parte il periodo classico greco e il breve periodo federiciano, quali sono i meriti per reputare Gela la perla del Golfo?
Certo il desiderio dei gelesi sarebbe quello (prima di tutto) di avere una città pulita e ordinata e poi avere una politica compatta che sappia saggiamente amministrare e cercare di far funzionare ogni cosa per il giusto verso.
Certamente non si scopre l’acqua calda quando si parla di funzionamento burocratico, ma se ognuno facesse il proprio dovere, a cominciare dagli stessi cittadini ad avere rispetto per le cose pubbliche, a finire ai rappresentanti politici, sicuramente la nostra città avrebbe dei benefici.
E se i Consigli comunali sono dei piccoli parlamenti, dove militano persone degnissime, è necessaria la convivenza e il comune accordo, senza atteggiamenti esclusivistici e da “prima donna”.
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