A cura di Dott. FERNANDO CIARROCCHI (di Monteprandone / in provincia di Ascoli Piceno)
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Segretario nazionale vicario del Dipartimento < Sviluppo – Comunicazione – Marketing > della Democrazia Cristiana
Vice-Direttore de “Il Popolo “ della Democrazia Cristiana
Coordinatore della Redazione giornalistica de < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana
e di ANGELO SANDRI (di Cervignano del Friuli / in provincia di Udine)
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Segretario politico nazionale della Democrazia Cristiana e Segretario Organizzativo naz.le ad internim della Democrazia Cristiana
Direttore Responsabile de < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana
< IL SANTO ROSARIO PER LA PACE PROPOSTO PER LA SERA DEL 12 DICEMBRE 2022 A TRENT’ANNI DALLA SPEDIZIONE DI PACE NELLA CITTA’ DI SARAJEVO ! >.
Riceviamo e ben volentieri pubblichiamo un contributo da parte dall’Architetto Giancarlo Grano, della Parrocchia di Santa Maria del Sepolcro, in quel di Potenza.
La Parrocchia di Santa Maria del Sepolcro, a Potenza, per la sera del 12 dicembre 2022, alle ore 20,00, invita la popolazione ed i fedeli tutti alla recita del Santo Rosario per la pace.
Esattamente trent’anni or sono – dal 7 al 13 dicembre 1992 – una inerme carovana di visionari partendo da Ancona si recò a Spalato ed attraversando indifesa, e senza alcuna garanzia, la linea di guerra tra le truppe serbe e quelle bosniache, raggiunse Sarajevo, la “citta martire” che da nove mesi era sotto assedio e che faceva contare oltre 12.000 vittime e 50.000 feriti, l’85% dei quali tra i civili .
Tra i partecipanti c’erano giovani, anziani, credenti, anarchici, suore, preti e anche due Vescovi, Luigi Bettazzi e Tonino Bello, quest’ultimo già affetto da un cancro in fase terminale.
Perché l’anniversario non trascorra invano, a Potenza la sera di lunedì 12 dicembre alle ore 20:00, nella Chiesa di S. Maria del Sepolcro si pregherà il Rosario per la Pace, rievocando i giorni di quella avventura e facendo riecheggiare le parole ispirate e profetiche che nell’occasione pronunciò don Tonino Bello.
Ricordare l’avventura dei 500 “folli” (come venivano definiti) che parteciparono alla spedizione non è rituale, né vuole indulgere alla nostalgia.
Al contrario, far memoria di un evento che ha mostrato al mondo incredulo la “debole onnipotenza” della interposizione nonviolenta tra due eserciti nemici, appare doveroso e induce a una profonda riflessione.
Oggi infatti, appena trent’anni dopo quell’evento, la guerra è tornata più cruenta che mai nel cuore stesso dell’Europa e l’analogia con quello che tuttora accade in Ucraina appare fortissima.
Nei giorni della spedizione guidata da don Tonino Bello, la domanda che molti ponevano ai partecipanti era la stessa di oggi: “Va bene la pace, ma le armi dove sono? Ce le avete portate?
Crediamo alla non violenza, ma il realismo vuole le bombe”…
Sono le stesse argomentazioni sostenute da chi ancora oggi non vede alternativa alla guerra, pur se durante quell’avventura le armi avevano taciuto e molti dovettero ricredersi.
Quello che era sembrato un sogno folle era diventata un’utopia realizzabile.
La speranza di vincere la pace senza le armi, la stessa che ottocento anni prima aveva ispirato il viaggio di San Francesco tra crociati e musulmani, non deve mai essere abbandonata e tornare sempre viva, ora come allora …
Ed appunto questo sarà l’oggetto del ricordo e della preghiera della sera del 12 dicembre 2022 !
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