A cura di Lorenzo Raniolo (Caltanissetta)
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Editorialista de < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana
< PONTE SULLO STRETTO: PROGETTO NON C’E’, MA IL GOVERNO MELONI SPRECA 50 MILIONI SU SOCIETA’ DERELITTA ! >
La maggioranza di Meloni, con l’aiutino di Renzi e Calenda, ha appena respinto l’emendamento che chiedeva di sopprimere l’articolo 82.6.
Quello che prevede lo sperpero di 50 milioni di euro per riattivare la società Ponte Stretto Spa, messa in liquidazione dal governo Monti nel 2013.
Non sappiamo ancora nemmeno se questo ponte possiamo costruirlo, non c’è nessun progetto, ma intanto buttiamo via denaro pubblico per rimettere in moto un carrozzone mangiasoldi.
Gli studi fatti in passato non ci dicono con chiarezza né quanto sia tecnicamente realizzabile, né se sia veramente utile da punto di vista economico e sociale.
Intanto questo ponte che non c’è, è già costato più di un miliardo dal 1981 a oggi.
Inconcepibile che in una fase così delicata per l’economia italiana, si prendano 50 milioni dalle tasche dei cittadini per riattivare una società derelitta.
Sul ponte è ora di smetterla di prendere in giro siciliani e calabresi: fin quando non ci sarà un progetto con tutti i crismi è come parlare del sesso degli angeli.
A spese degli italiani, ovviamente.
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Io non condivido il ponte sullo stretto…molte sono state le critiche negative…Non sempre la modernizzazione è la fase migliore; conservare e migliorare quello che gia c’e spesso è più proficuo.. Progetti ne sono stati presentati parecchi. .. Lo stretto ha un paesaggio unico al mondo…..e fare la traversata è bellissimo. Conserviamo e miglioriamo quello che abbiamo..è meglio !I costi sarebbero molto minori e la natura viene rispettata. * MARIA GRAZIA CARBONE (Reggio Calabria).
Il progetto Musumeci del Ponte sullo Stretto è e resta l’unico che sia possibile realizzare perché la campata è tensotesa anche per le forze laterali e non permette né al vento, né ai terremoti di avere la meglio sulla stabilità del ponte. Il Genio di Musumeci si rivela, non solo nella soluzione architettonica ed avveniristica dei 4 piloni che reggono le funi (soluzione unica del suo genere per bellezza ed inserimento nel paesaggio), ma anche e soprattutto nella brillante soluzione progettaule che prevede, non solo i cavi classici che reggono il ponte verticalmente, ma anche altri due cavi laterali che ne bloccano i movimenti di torsione.
Se si deve fare un ponte strallato, allora carissima Presidente del Consiglio dei Ministri, on.le Giorgia Meloni, scegliete il meglio per la struttura e per l’affermazione dell’ingegneria italiana nel mondo.
Grazie,
Ing. Enrico Migliardi
P.S. non faccio parte dello Studio Musumeci, né ho partecipato in qualche maniera al progetto Musumeci, ma ho avuto l’onore di poter prendere visione di tutti i progetti presentati, compreso quello della Società vincitrice è devo dire che il progetto Musumeci abbaglia per la sua bellezza.
Un cigno in un lago di papere.
Complimenti al giornalista LORENZO RANIOLO che ha toccato un argomento di scottante attualità e che ha sollevato un partecipato dibattito sia sul giornale che sui social ! * ANGELO SANDRI (Udine)