A cura di Autore Franco Capanna (Teramo).
< L’UOMO DELL’ ANNO IN NORD AMERICA: IL RUGGITO DEL LEONE, UN’ANCORA AGGANCIATA AL CIELO ! >
Cari lettori questa è una sorta di testamento nel sociale,un sunto necessario .
Diversi mesi fa al culmine della pandemia mi mancava l’aria e cercavo disperatamente farla entrare nei polmoni.
Era notte fonda e decisi con molta imprudenza così frastornato di andare in pronto soccorso dell’ospedale vicino a tre chilometri.
Non dissi nulla in famiglia e mi avviai verso uno dei più drammatici momenti della mia vita.
Convinto sarebbe bastata una flebo di cortisone per risolvere il problema.
Un ospedale piccolo, ma funzionante, l’ospedale di Sant’Omero di Teramo e medici professionali mi sottoposero alle cure del caso e passarono ore.
La diagnosi era una forte bronchite e sospetto di polmonite.
Ti ritrovi ricoverato così come ero andato : pigiama con portafoglio sì con carte bancomat ma pochi euro in liquido e senza telefonino.
Poi in corsia il panico per via di un cinese trovato positivo al Covid e il trasferimento in Teramo , ospedale Mazzini.
Condizioni disastrose e ti senti un’altro con il tuo trauma e la tua delusione che appesantisce finendo fatalmente con il fiaccare la nostra capacità.
Di fronte a questi cortocircuiti non può essere , tuttavia, una intenzionale amnesia e la rinuncia coltivare il valore fondativo della memoria.
Dobbiamo sforzarci pur nella sofferta fase cosa è opportuno per non finire inceppato con la speranza aiutarci a raccordare efficacemente il presente e il passato e,nel contempo, alimentare anche il senso del futuro.
No, non è facile quando non si hanno forze e il corpo non sembra il tuo che cambia anche la visuale come quelle piante che vedi dalle finestre che sembrano mostri che sembrano minacciarti nel mentre questo o quel paziente vittime di infarti e la stanza piena di soccorsi tra l’incubo e la morte con la falce!
Noi non ci rendiamo conto nell’ordinario quotidiano della bellezza della vita di quanto meraviglioso abbiamo tra le mani.
La salute, una entrata economica dignitosa, quando l’amore batte in te per l’amata,quando respiri e ti svegli riposato, una vacanza al mare o tra abeti, betulle querce secolari odori di muschio e erbe ricamate da fiori multicolori.
Quanti danni fanno i governi.
Pur ospedale il Mazzini,e tanti altri, improvvisamente ti ritrovi nel medio evo per dire di non riuscire dissetarti e le medicine trangugiate in un sorso d’acqua insufficiente.
Chiami qualcuno per avere l’acqua e ti rispondono che devi prenderla nel cesso! Roba da vomito!
Mi chiesi che mestiere facessi nel bagno guardandomi allo specchio e pur non trovai essere bello come sembravo così smunto e barba lunga e realizzai i vari successi nel sociale come sindacalista.
Recuperato poi il necessario, pigiami e intimi profumati e il telefonino come ancore agganciati al cielo e in via di miglioramento.
Il tutto confermato dall’anziano primario”signor Franco Capanna lei è una roccia!
Polmoni a norma bronchi puliti,esami quasi tutti a norma e presto va a casa”.
Ritrovi te stesso in un serbatoio di riferimenti significativi sulle cui fondamenta costruire ancora e ancora.
Scrivo una mail al direttore responsabile del reparto e chiedo acqua in più ai pasti per i degenti, marmellate, zuccheri, frutta in confezioni ….
Ora piccolino ci ha pensato una grande figura ,Gina Lollobrigida a riempire la tua ciotolina vuota.
L’uomo si convince e riunisce ogni direttore e decidono la risoluzione sperata e poi venne a conoscermi in reparto.
Torni alla tua vita e una mappa delle strade percorse e i successi contro abusi ,dure lotte per dare un po’ di vita agli abusati, ai poveri agli svantaggiati in una nuova opportunità.
Considerate le lamentele di giornali locali all’oggetto scrivi mail che al Mazzini le cose sono cambiate.
Ma non si pensi a semantiche logiche e snobbano la notizia e fai fatica telefonare e la voglia di affrontarli faccia a faccia per gridare tutto lo sdegno si prova.
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Chi scrive ha abitato in Subiaco di Roma dove è nata Gina Lollobrigida che ha donato i suoi beni ai bambini poveri”.
Aggiungere parole non serve davvero perché il mondo è fatto così dove vi sono giusti di Gesù e subumani del diavolo.
Gli sconfitti sono coloro hanno il cuore arido, chiusi alla dottrina di Gesù o alla carità verso il prossimo bisognoso.
Autore Franco Capanna.
Come sempre gli scritti di FRANCO CAPANNA (Teramo) sono alquanto penetranti e ci inducono a profonde riflessioni. Mi sembra anche di leggere tra le righe… che Franco Capanna ci invi anche all’azione in quanto ai quesiti che Lui pone vengono contrapposti eccessivi silenzi, anche da parte di chi avrebbe l’obbligo di dare una qualche risposta. * ANGELO SANDRI
Il dottor Sandri è uomo, un dotto che sa leggere oltre le righe.
Che dire, sono stanchissimo e non riesco più nominare gli iscritti alla neo DC per la loro pochezza che si fanno belli con alcuni scritti poi come mummie desolanti particolarmente agli avvocati interni che della vicenda Bezos neppure un sibilo come morti.
Pazienza.
Per quanto mi riguarda ho portato la DC di Angelo Sandri in tutte le parti del mondo pure stamattina in Europa e negli Stati Uniti e in Italia.
Voi trombe silenziose e non si va da nessuna parte.
Dove pensate andare alle prossime elezioni ? Senza azioni in opere?
Per quanto mi riguarda la mia coscienza è a postissimo.
Nessuno ha capito che la posta in gioco era altissima e togliere al ricco per dare ai bambini MORENTI ,caso unico, irripetibile!
Era liberatorio per tanti liberarsi da cliché e luoghi comuni e dunque con passo più spedito.
Il mondo così non cambia!
Statevi bene cumpa’ dicono qui in Abruzzo.
Perché Franco Canna osserva la pagliuzza negli occhi dei democristiani e non vede la trave nell’occhio della Meloni o di Mattarella ???
Carissimo credo essere coerente, di te ho maximum rispetto ed stima e ho già sottolineato la trave in Mattarella e altre personalità facenti parte di in Governo deludente.
Che dire altro se non carta canta.
Ho portato la DC in tutto il mondo ma nella occasione più STRAORDINARIA ,vedi caso Bezos, nessun supporto dalla DC per dare risorse ai bambini SOFFERENTI.
Ok che posso fare se non scriverlo.
Non sono indispensabile io e posso tornare nell’ombra ma la VERITÀ va detta.
Cordialmente.
sono Franco Capanna vivo a pochi km dall’ospedale citato di s Omero ma—-quanto scritto qui non mi riguarda affatto ..avrei altre cose da scrivere sulla tempesta covid ma non occorre…sarà evidente a tutti…. ma da altre fonti e non da me // non sono miei nemmeno i commenti qui sotto ed avrei certo da dire Franco Capanna