A cura di Dott. Vincenzo Cesareo (Cosenza)

vincenzo.cesareo@dconline.info

Editorialista de < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana

< DANTE ALIGHIERI ERA DI DESTRA O DI SINISTRA ? >

Dante era di destra? Era di sinistra? È questa la deprimente polemica andata in scena in questo periodo.

Per il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano «il fondatore del pensiero di destra in Italia è stato Dante Alighieri».

Peccato che ai tempi di Dante categorie come “destra e sinistra” neanche esistevano.

Per Angelo Bonelli, invece, co-portavoce di Europa Verde: «Dante militava nei Guelfi Bianchi, voleva uno stato laico», lasciando quasi intendere che Dante fosse più affine al pensiero della sinistra.

Politicizzare e strumentalizzare la cultura non è cosa nuova, la propaganda mussoliniana lo fece, e lo fece bene.

Anche oggi va di moda parlare dei classici al fine di promuovere certe idee politicamente orientate.

Per Galimberti, fautore del laicismo, i Promessi Sposi non andrebbero letti a scuola perché danno troppa importanza alla Provvidenza Divina, interpretazione tra l’altro molto superficiale; per lo stesso motivo Odiffredi ha attaccato Dante definendolo anacronistico. Superato.

Non esito a dirlo, tutte queste robe mi paiono pretestuose.

In nome del politicamente corretto oggi si abbattono le statue di Colombo, e perfino i libretti di Giuseppe Verdi cadono nel mirino della censura perbenista che sembra essersi posta un unico fine: riscrivere la Storia.

Cosa c’entra con la polemica su Dante?

Perché censurare la Storia o deformarla per fini politici sono la stessa cosa. Destra, sinistra o centro, a me non importa un fico secco, non esito a dirlo!

E non dovrebbe importante neanche ai ragazzi!

Amo leggere Cicerone, tanto quanto mi piace confrontarmi con Sartre e con una de Beauvoir. Dostoevskij era un conservatore, Gork’ji un rivoluzionario marxista, ma le loro idee politiche non intaccano minimamente il mio giudizio su di loro.

L’unica cosa che conta è la qualità di un’opera.

Rivolgo un appello ai lorsignori onorevoli: smettetela di politicizzare ogni cosa!

Smettetela di strumentalizzare la cultura e incominciate a promuovere davvero la cultura, che è ben altra cosa!

E soprattutto se c’è tanta mediocrità in giro, qualche domanda dovremmo iniziare a porcela.