A cura di Dott. LORENZO RANIOLO (Gela/CL)
dott.lorenzoraniolo@tiscali.it * lorenzo.raniolo@dconline.info *
Editorialista de < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana
Da dove viene l’odio contro gli ebrei? Idee e riflessioni.
Gli ebrei sono quelli che hanno crocefisso Gesù
La più antica fonte dell’antisemitismo è cristiana: gli ebrei sono quelli che hanno crocefisso Gesù.
Per molti secoli la Chiesa ha alimentato nel popolo questa convinzione demagogica che serviva a giustificare la persecuzione e l’eliminazione della concorrenza religiosa.
La comunità religiosa degli ebrei era sparsa in tutta l’Europa e costituiva sempre un corpo estraneo in una società in cui la Chiesa voleva essere l’unica autorità, non solo religiosa, ma anche politica.
Solo per la loro esistenza, gli ebrei erano un pericolo costante per una società medievale dominata dalla religione cristiana. Il loro costante rifiuto di farsi cristiani era una specie di delegittimazione della validità universale della fede cristiana.
Così è nato l’odio e anche la necessità di trovare una spiegazione “religiosa” per questo odio.
L’idea della colpa collettiva degli ebrei per la morte di Gesù era praticamente la condanna a morte per decine di migliaia di loro. Questa convinzione si mantenne molto a lungo, a livello più o meno conscio, in vasti strati della popolazione.
Gli ebrei sono avari, degli usurai che si arricchiscono con i soldi degli altri
Durante il Concilio Laterano del 1215 il Papa Innocente III, un nemico giurato degli ebrei, fece rilasciare una serie di norme che dovevano segnare il destino degli ebrei per molti secoli.
Vietò per esempio ai cristiani di prestare soldi contro interessi e consigliò di escludere gli ebrei dalle altre associazioni professionali.
Successivamente praticamente tutte le associazioni professionali, riferendosi a queste leggi della Chiesa, vietarono agli ebrei l’esercizio della loro professione e costrinsero questi a delle attività professionali (cambiamonete, prestasoldi etc.) che il popolo, comprensibilmente, odiava.
Tutti, anche i contadini più poveri, dovevano rivolgersi prima o poi a un ebreo per farsi prestare dei soldi e ogni raccolta andata male portava a un odio crescente verso di loro.
Ma anche gli imperatori avevano un gran bisogno di denaro, motivo per cui di solito i poteri imperiali erano molto più tolleranti nei confronti degli ebrei dai quali spesso dipendevano.
Gli ebrei non vogliono integrarsi nel mondo cristiano-occidentale
Relegati da leggi religiose e civili nei loro ghetti, periodicamente perseguitati e anche sterminati, gli ebrei svilupparono una forte identità culturale che li fece sopportare e sopravvivere.
Ma il loro essere diversi che si vedeva nel modo di vestirsi ed anche in molte abitudini quotidiane, la loro resistenza culturale, li rese ancora più oggetti di sospetti e di attacchi ingiusti.
Colui che è diverso è tendenzialmente pericoloso. Questo vale oggi e valeva ancora di più per la società medioevale.
Gli ebrei furono usati come capri espiatori per tutte le occasioni.
Furono resi colpevoli persino della peste che nel Trecento devastò mezza Europa: a Strasburgo, per esempio, furono sepolti vivi 2000 ebrei ritenuti responsabili di quella terribile epidemia.
Gli ebrei vogliono dominare tutti i paesi, per poter manovrarli secondo i loro interessi
Questa è la versione più moderna dell’antisemitismo, è quella inventata dai nazisti per canalizzare e deviare i mille motivi di scontentezza e di rabbia del popolo contro una facile preda, per dare una semplice spiegazione alle molte ingiustizie nel mondo che molta gente non riusciva a spiegarsi.
In tutti i governi, in tutte le organizzazioni internazionali si potevano trovare degli ebrei, anche in posizioni importanti, e così era molto facile trovare delle prove per questa assurda affermazione.
L’antisemitismo doveva diventare così una lotta di tutti i popoli contro un nemico che minaccia tutti.
Per essere giustificato, lo sterminio sistematico aveva bisogno di una motivazione più forte, più politica e non solo etnica o religiosa.
Lorenzo Raniolo