< Già nel 2016 l’Editorialista de “IL POPOLO” della Democrazia Cristiana Franco Capanna venne citato dal “New York Times” ! >
Care lettrici e lettori, vero è che negli anni recenti inviai mail al New York Times ed il giornale diffondeva la mia lotta in favore delle suore e monache povere e mi rivolsi anche al Santo Padre.
Purtroppo non mi avvisarono e trovai solo qualche rigo di internet in riferimento a questo, molto tempo dopo rispetto alla pubblicazione del New York Times.
Ma, ripeto non importante un articolo bensì il suo risultato.
Miei articoli apprezzati in Nord America anche se poi venduti inopportunamente da questo ricco americano.
Riuscii dare visite specialistiche subitanee e gratuite a Teramo e stesso protocollo a Trieste e tutt’ora operative.
Non si pensi ad un panegirico personale ma la svolta di un destino per la morte tragica della mia giovane e santa moglie.
Da lassù lei ancora mi ama e mi guida.
Poi Dio provvede e mi ha mandato Musa, sua eguale, nel mio cammino.
Perché ho scritto sopra ?
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A motivo che non riesco vincere l’ultima battaglia tra tutte vincenti e dico il vero perché tracciate.
Dicevo di Jeff Bezos che ha rapinato la mia lettera indirizzata a Giorgia Meloni e venduta su Amazon che di propietà del ricco americano.
Se si cade bisogna crederci lo stesso perché la vicenda è unica e straordinaria, irripetibile chiedere in cambio pozzi d’acqua cibo, medicine ai bambini che muoiono di stenti.
Perché anche se la vita ti spettina è splendida avere occasione salvare milioni di bambini in sofferenza.
Rinuncio comprendere i media che non vogliono riportare la notizia e neppure la premier Giorgia Meloni risponde alle mail.
Il cammino verso la maturità con il suo terreno accidentato assomiglia spesso ad una corsa ad ostacoli, che mentre mette a dura prova la nostra capacità vedi resistenza, ci allena al sacrificio e alla fatica quotidiana, stimolandoci a testare nuove forme di equilibrio con cui affrontare i salti della vita.
In questa gara con noi stessi impariamo a nostre spese a fare i conti con i nostri limiti a rialzarci un po’ ammaccati subito dopo ogni caduta ma anche a credere in noi stessi e a conoscere a fondo le risorse interiori su cui possiamo fare affidamento.
La posta in gioco è alta ed giusto spingere sull’acceleratore anche se corriamo il rischio di apparire fuori dalla portata della nostra esistenza.
Autore Franco Capanna.