A cura di Filippo Bongiovanni (Firenze)
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Segretario Organizzativo nazionale della Democrazia Cristiana
Vice-Segretario nazionale del Dipartimento per la Tutela del cittadino e dei Diritti umani
Editorialista de < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana
< UN’INTERESSANTE INTERVISTA DE “IL POPOLO” DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA AL PROF. GIULIO FILIPPO TARRO SU DI UNA RECENTE VICENDA LEGATA AI VACCINI. >
Una commissione medica militare ha stabilito il possibile nesso causale tra la vaccinazione anti-covid ed un grave evento avverso in una signora residente in Friuli Venezia Giulia e che nove giorni dopo la vaccinazione con Astrazeneca era stata colpita da un evento ischemico che l’ha portata a una invalidità del 100%.
La Commissione medica del Dipartimento militare di medicina legale di Padova ha stabilito che può sussistere un nesso di causa tra la vaccinazione e l’evento avverso.
E questo potrebbe portare al riconoscimento di un indennizzo in base alla legge 210/92.
Sulla vicenda abbiamo voluto sentire il parere del medico e virologo Prof. Giulio Filippo Tarro, Presidente nazionale Onorario della Democrazia Cristiana italiana, primario emerito dell’Ospedale Cotugno di Napoli, allievo di Albert Sabin, inventore del vaccino contro la poliomielite, e proclamato miglior virologo dell’anno nel 2018 dall’Associazione internazionale dei migliori professionisti del mondo.
Al Prof. Giulio Filippo Tarro abbiamo voluto porre alcuni quesiti per capire meglio la vicenda di cui trattasi
Domanda – Cosa pensa del caso della signora friulana? Può esistere davvero un nesso fra la vaccinazione e la grave ischemia che l’ha colpita come sembra aver stabilito la Commissione medica di Padova?
Risposta – <<Guardi, il 31 gennaio davanti al Tar del Lazio si è discusso della questione relativa al possesso da parte dell’AIFA delle relazioni di efficacia e sicurezza dei vaccini, ma Aifa non si è neanche presentata in udienza.
Ovviamente pochi giornali hanno messo in evidenza questo fatto, ma già questa assenza ad un’udienza dove si sarebbe dovuto fare luce fare luce proprio sulla sicurezza dei vaccini messi in commercio, dovrebbe far sorgere legittimi interrogativi >>.
Domanda – Quindi lei ritiene che siano fondati i timori di correlazioni fra le vaccinazioni ed eventuali effetti avversi che come in questo caso possono aver provocato serie conseguenze nei pazienti?
Risposta – << C’è chi dice che sia difficile stabilire una correlazione, ma io penso che invece non si voglia indagare.
Devo dire che fino ad oggi ci siamo soffermati principalmente sulle conseguenze dei vaccini ad mRNA mentre in questo caso Astrazeneca è un vaccino a vettore virale.
Però è anche vero che gli inglesi hanno fatto la sperimentazione maggiore fra l’8 dicembre del 2020 e il 9 luglio del 2021 somministrando metà vaccini Astrazeneca e l’altra metà ad mRNA e hanno stabilito che gli aspetti negativi erano pressappoco pari. Ma gli inglesi diversamente da noi hanno sempre puntato a vaccinare gli over 80 e i pazienti fragili.
Non hanno seguito la nostra stessa politica, ovvero quella di obbligare tutti a vaccinarsi, anche i soggetti giovani che non ne avevano alcun bisogno >>.
Domanda – Però non pensa che questo parere medico possa costituire un precedente importante per altri casi analoghi, e obbligare lo Stato italiano a risarcire chi ha subito conseguenze negative avendo indirettamente imposto le vaccinazioni?
Risposta – << Mi sembra che ci sia un’ampia letteratura che può supportare le ragioni di chi ritiene di aver subito danni.
Basti pensare a ciò che ha scritto Robert Malone che è il principale esperto di vaccini ad mRNA messaggero.
Non dimentichi poi che ci sono stati dei lotti di Astrazeneca che sono stati bloccati, ad esempio in Danimarca, proprio a causa di una serie di situazioni che destavano preoccupazione.
Purtroppo da noi mancano le strutture adeguate a vigilare, diversamente invece dagli Stati Uniti dove esistono degli organi di controllo molto efficienti, primo fra tutti il Center for Disease Control di Atlanta deputato alla sorveglianza degli effetti avversi da vaccino, che ha accertato un incremento notevole di malattie cardiovascolari fra i giovani e gli adulti >>.
Domanda – Secondo lei quindi i danni sono stati maggiori dei benefici?
Risposta – << Ormai non si tratta più di casi isolati, mi pare che ne spuntino in continuazione. Perché secondo lei l’Aifa non si è presentata all’udienza del Tar?
Avrebbe dovuto forse confermare di non essere in possesso delle relazioni di sicurezza e di efficacia necessarie per mantenere in commercio i vaccini di fronte ad un’autorizzazione condizionata da parte dell’Ema e non definitiva?
Del resto il paziente stesso sottoponendosi alla vaccinazione esonerava lo Stato da ogni responsabilità in caso di eventi avversi con tanto di bugiardino che ci informava dei rischi. Vede, noi quando parliamo di successo delle vaccinazioni facciamo sempre riferimento all’Europa e agli Stati Uniti dimenticando che c’è un’altra ampia parte di mondo che invece non ha seguito la nostra stessa politica. Tre quarti del pianeta non si è vaccinato e non c’è stata nessuna strage per Covid >>.
Domanda – Eppure tanti suoi colleghi insistono nel dire che non c’è’ correlazione fra vaccinazione ed effetti avversi. Come risponde?
Risposta – << Rispetto le loro posizioni e non voglio neanche dire che sono in malafede. Molti temo siano carenti di conoscenza. Ma se ci sono tanti che negano queste correlazioni, ce ne sono altrettanti che invece le confermano.
Ad ottobre è uscito lo studio di una bravissima collega dell’Università di Padova sulle miocarditi, che è stato pubblicato su The New England Journal of Medicine, una delle più prestigiose riviste di medicina al mondo. Come le ho detto tre quarti del pianeta non si è vaccinato, c’è un restante quarto di popolazione il cui 80% ha scelto di vaccinarsi e non si possono ignorare le conseguenze che ci sono state e che non sono affatto irrilevanti come si vorrebbe far credere.
Anzi, non ce ne accorgiamo ma le abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni. Guardi il tennista Novak Djokovic, non si è vaccinato e le sue prestazioni sono di gran lunga maggiori di quelle dei competitori che il vaccino lo hanno fatto. Proprio il mondo dello sport è quello dove gli effetti negativi si stanno evidenziando di più >>.
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Sono d’accordissimo con il Premio Nobel Prof. Giulio Tarro, e condivido tutto.
Una mia conoscente mi pone questa domanda che estendo a Lei Professore…
Qualcuno ha fatto la sperimentazione a doppio cieco tra vaccinati che hanno sempre somministrato vaccini annualmente e i vaccinati che non erano mai stati vaccinati contro l’influenza come si dovrebbe fare ogni anno, come consiglia il Ministero della Sanità Italiano?
Grazie, cordiali saluti e ancora complimenti per la Sua Nobile Professione
Giordana Di Giacomo
Professore la ringrazio di cuore per la sua coerente e chiara testimonianza sempre in difesa e per la vera verità . Grazie ancora . Buon lavoro
Ottima intervista.
Condivido totalmente i pensieri espressi nell’articolo.