CONTINUANO A VENDERSI GLI ARTICOLI DI FRANCO CAPANNA EDITORIALISTA DE “IL POPOLO” DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA

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Le grandi battaglie sostenute non sono tutte uguali ma alcune sfuggono alla comprensione e di difficile azione da individuare per una soluzione di incisivo ribaltamento delle regole.

O almeno impossibile se non si ha un esercito alle spalle .

Gli imperatori romani avevano efficaci armati,addestrati e ricchi e conquistavano popoli con alquanta facilità,e con Tiberio raggiunsero il massimo della potenza.

Nessun altro popolo al mondo può vantare, come il nostro, fra i suoi antenati, tanto numerose e tanto celebri figure di uomini di guerra, come furono i grandi condottieri romani della età antica.

Spiriti semplici, rudi, diritti come il filo della loro spada; campioni incomparabili di maschia e quadrata energia; strumenti decisivi di potenza e di grandezza nel fatale destino imperiale di Roma!


Ciò che più è caratteristico nella storia di questa nostra antica gente d’arme, è la compatta unità con la quale le loro gesta si presentano oggi alla nostra ammirazione;

come se un perenne spirito superiore avesse loro impresso quel carattere di continuità e di progressivo sviluppo che non si smentisce mai durante dodici secoli, dalle origini di Roma fino alla caduta dell’Impero.

Camillo, Scipione, Mario, Siila, Lucullo, Pompeo, Cesare, Agrippa, Druso, Germanico, Traiano, Giuliano, per non citare che i condottieri più celebri, non sono degli astri isolati, apparsi a intermittenza nel cielo di Roma, quasi a segnarne accidentalmente, nelle varie età, i culmini della potenza militare. Essi formano invece un tutto indissolubile; una costellazione sola; un solo fascio di strumenti umani, agitato da un misterioso destino; quello stesso che aveva lanciato Roma,

l’Urbe fatale, dalla oscurità delle origini al fastigio del dominio mondiale, e poi, alla strenna difesa di questo dominio fino allo estremo, contro gli assalti dei barbari.

Ciascun condottiero ha bensì la sua fisionomia particolare, ma tutti sembrano rispondere quasi inconsciamente e con inalterabile continuità ad una missione superiore; sì che ciascuno (specie nel lungo periodo di avviamento all’Impero) attua nello sviluppo dell’arte militare romana un risoluto passo innanzi, ma sempre sulla stessa via maestra, in fondo alla quale brilla come faro inestinguibile la grande idea universale di Roma, chiamata dalla Provvidenza a governare il mondo antico e a diffondervi il lievito possente della sua ordinata e feconda civiltà.

Diciamo la verità: questa battaglia impari di pubblicità profit illegale non possibile vincere ma prendiamola come un riflesso positivo dei nei scritti che attirano le altrui curiosità da mettere a frutto: non resta che la rassegnazione.

Autore Franco Capanna

 

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1 anno fa

Da agenzia Agi.
” i tuoi sono articoli eccezionali”