L’ASSUNZIONE DI MARIA IN CIELO
Abbiamo ricevuto (e volentieri pubblichiamo), in occasione della recente Solennità dell’Assunzione di Maria in cielo, un interessante contributo storico – teologico a cura di Ferdinando Celeste, di San Ferdinando ( in provincia di Reggio Calabria).
Ferdinando Celeste ricopre l’incarico di Segretario Nazionale del Dipartimento “Enti locali” della Democrazia Cristiana ed è anche attualmente il Segretario politico regionale della Democrazia Cristiana della regione Calabria.
Un interessante contributo che induce ad ulteriori riflessioni e conoscenze.
<< Narra il transito della Beata Maria Vergine che la Madonna aveva chiesto al figlio di avvertirla della morte tre giorni prima.
La promessa fu mantenuta: il secondo anno dopo l’ascensione Maria stava pregando quando le apparve l’angelo del Signore.
Teneva un ramo di palma e le disse: fra tre giorni sarà la tua assunzione.
La Madonna convocò al capezzale Giuseppe d’Arimatea ed altri discepoli del Signore ed annunciò loro la sua morte.
Venuta la domenica, all’ora terza, come lo Spirito Santo discese sopra gli apostoli in una nube, discese pure Cristo con una moltitudine di angeli e accolse l’anima della sua diletta Madre.
E fu tanto lo splendore di luce e il soave profumo mentre gli angeli cantavano il cantico dei cantici al punto in cui il Signore dice: “come un giglio tra le spine, tale è la mia amata fra le fanciulle”, che tutti quelli che erano là presenti caddero sulle loro facce come caddero gli apostoli quando
Cristo si trasfigurò alla loro presenza sul monte Tabor, e per un’intera ora e mezza nessuno fu in grado di rialzarsi.
Poi la luce si allontanò e insieme con essa fu assunta in cielo l’anima della Beata Vergine Maria in un coro di salmi, inni e cantici dei cantici.
E mentre la nube si elevava, tutta la terra tremò e in un solo istante tutti i Gerosolimitani videro chiaramente la morte della santa Maria.
In quel momento Satana istigò gli abitanti di Gerusalemme che presero le armi e si diressero contro gli apostoli per ucciderli e impadronirsi del corpo della Vergine che volevano bruciare.
Ma una cecità improvvisa impedì loro di attuare il proposito e finirono per sbattere contro le pareti.