A cura di FERNANDO CIARROCCHI (Monteprandone / prov. Ascoli Piceno)
fernando. ciarrocchi@dconline.info * Tel. 347-2577651
Vice-Segretario nazionale vicario del Dipartimento “Sviluppo-Comunicazione-Marketing” della Democrazia Cristiana
Vice-Direttore de “Il Popolo “ della Democrazia Cristiana
Coordinatore della redazione giornalistica de “Il Popolo” della Democrazia Cristiana.
< L’estate sta finendo ma sono ancora tutti al mare e soprattutto al centro … >
< L’estate sta finendo e un anno se ne va > narrava una notissima canzone dei Righeira, canzone datata quarant’anni or sono circa…
Ma con tutti i cambiamenti climatici in atto – a quanto pare – dai bollettini metereologici attuali, sembra che la bella stagione si prolunghi ancora, perlomeno per qualche settimana.
I nostri avi, genitori, definivano, popolarmente, questo periodo con l’espressione “estate settembrina”. Le spiagge sono ancora piene di persone che non intendono in alcun modo rinunciare, giustamente, a questi graditi ulteriori sprazzi di stagione estiva.
Ebbene, proprio in questo periodo sono riprese le feste di partito, dopo la kermesse ciellina, che in qualche modo, ogni anno suona la campanella di ripresa alla politica italiana.
Quest’anno poi la ripresa dell’attività politica ha una variante di non poco conto: le elezioni europee che si svolgeranno nel mese di giugno 2024 sono alle porte e tutto questo metterà in moto la macchina elettorale in cui partiti e movimenti saranno alle prese con le candidature, alleanze e posizionamenti politici.
Ritornando alla summenzionata canzone dei Righeira, il testo proseguiva: < E’ il solito rituale ma ora manchi Tu >.
Nel nostro ragionamento ed operando in proposito una metafora politica il Tu mancante potrebbe essere il tanto desiderato < centro > della cui assenza tanto si soffre nella politica italiana.
Ebbene la situazione politica italiana è effettivamente già in movimento ed è sotto gli occhi tutti il dato che il sistema elettorale adottato per le elezioni europee prevede un sistema proporzionale con soglia di sbarramento del 4% e con possibilità del voto di preferenza.
Qui non possiamo non ribadire la posizione della Democrazia Cristiana da sempre a sostegno del sistema elettorale proporzionale con soglia di sbarramento al 3% e non l’attuale sistema maggioritario un sistema sostanzialmente spurio, che genera confusione e disaffezione verso la politica da parte della maggioranza del corpo elettorale.
E’ sempre più incomprensibile il perché in Italia sia così ostico reintrodurre il sistema proporzionale: diciamo sembra, ma in realtà i partiti liquidi non hanno più il radicamento nei territori ed ai politici è più facile organizzare comitati elettorali in occasione delle competizioni e scioglierli a consultazioni concluse.
Tutto ciò trova conferma nel concetto espresso dall’ex premier Matteo Renzi quando negli ultimi giorni ha annunciato per le prossime elezioni europee una lista che chiamerà “Il Centro”.
Già il centro. Da decenni ricorre questo refrain: il centro è lo spazio politico che volutamente l’attuale sistema elettorale maggioritario spurio ha lasciato e lascia libero e non a caso si continua a parlare di terzo polo alternativo ai due raggruppamenti: centro-sinistra e centro-destra.
Terzo polo che dovrebbe attrarre i moderati e gli scontenti di entrambi i “rassemblement”.
Calenda si è posto in questa posizione dopo il divorzio con Renzi: vedasi i trenta fuoriusciti dal PD livornese e l’On,le Elena Bonetti da Italia Viva.
Calenda sta scaldando i suoi motori per le elezioni europee con il varo di una lista in cui troveranno casa candidati e elettori di matrice liberal popolare. Renzi, il suo ex sodale, idem.
Anche l’On. Giuseppe Fioroni ed altri stanno discutendo sul nome da varare per tentare di coalizzare i mille cespugli centristi.
Ricorre la formula “Centro popolare e riformista”.
Per questa scelta l’ On.le Giuseppe Fioroni ha dichiarato: < Utero in affitto, eutanasia, droga libera, i dubbi sul mantenimento degli impegni atlantici, sono quanto di più distinto e distante dalle posizioni dei popolari e dei cattolici democratici. >
Perché restare ancora nel PD? L’obiettivo è costruire un Centro popolare riformatore dove con coraggio e umiltà si superano le frammentazioni”.
Anche “Noi Moderati – Noi con l’Italia “dell’On. Maurizio Lupi sta lavorando ad un’altra lista centrista alle Europee?
Sono soltanto considerazioni da cui si desume un sovraffollamento dell’area centrista, un vero e proprio ingorgo.
Questo è palese e manifesto, senza voler pensare ai molteplici contatti informali che prenderanno forma in prossimità della consultazione elettorale europea.
Il Segretario nazionale del Dipartimento < Sviluppo – Comunicazione – Marketing > della Democrazia Cristiana italiana ed attuale Consigliere regionale della Lombardia Jacopo Dozio sta mantenendo i contatti con varie realtà politiche riconducibili all’area democristiana con particolare riferimento alle espressione che si richiamano specificatamente alla Democrazia Cristiana in senso stretto.
In particolare è possibile – nei prossimi giorni – un incontro a Milano con Totò Cuffaro per verificare la possibilità di passi in avanti nella direzione di una riaggregazione generale dei democratici cristiani sotto l’effige dello Scudo Crociato.
Ed in questa direzione vi sono numerosi segnali di fermento che provengono da più parti ed interessano varie parti ed Italia e che nell’immediato futuro dovrebbero trovare interessanti verifiche e concretizzazioni.
In questo “bailamme” comunque la Democrazia Cristiana ha da sempre ribadito la sua chiara posizione pro sistema elettorale in senso proporzionale con soglia di sbarramento al tre per cento quale “conditio sine qua non” per un confronto trasparente, tra le diverse anime centriste per il bene del Paese.
La prossima consultazione elettorale europea non sarà una prova tecnica di trasmissione per l’attuale maggioranza anche perché molti esponenti politici di tutti gli schieramenti hanno manifestato a chiare lettere che non hanno nessuna intenzione di cambiare l’attuale sistema elettorale maggioritario spurio funzionale al mantenimento del potere, a prescindere !
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Dopo l’esperienza negativa prima delle sinistre poi del centro destra, gli italiani sono stanchi dei politici e non importa nulla di come si muovono in futuro e neppure dei loro programmi .Si prevede un’affluenza molto scarsa sia alle prossime Europe e negli anni a venire.
Quello che seminano raccolgono.