Il prezzo medio delle abitazioni in Italia è di 1.845 euro/m2
A conclusione del trimestre estivo, i valori delle abitazioni segnano un calo dello 0,8% per attestarsi a un prezzo medio di 1.845 euro al metro quadro, dopo una lunga serie di rialzi seppur moderati nell’anno in corso. È quanto emerge dall’ultimo indice sui prezzi delle abitazioni usate elaborato da idealista, portale immobiliare leader per sviluppo tecnologico in Italia. Rimane positiva invece la variazione interannuale dei prezzi, in rialzo del 2%, rispetto allo stesso periodo del 2022.
La crescita dei prezzi di richiesta delle abitazioni si sta raffreddando, dopo che l’aumento costante dei tassi d’interesse ha reso gli acquirenti più riflessivi, avendo gradualmente perso potere d’acquisto in questi mesi.
Particolarmente colpito il mercato di sostituzione mentre chi cerca casa “per bisogno” rivede i propri piani, rinuncia a qualche metro quadro o si sposta in zone più periferiche, ma non rinuncia all’acquisto. Opportunità per gli investitori (anche stranieri) invece, che potrebbero approfittare di questo momento del mercato per strappare maggiori sconti al momento della compravendita, il che potrebbe rappresentare una buona notizia per chi cerca di acquistare una casa senza dover chiedere un mutuo.
Per i prossimi 3-6 mesi precediamo una stabilizzazione o a una crescita più lenta dei prezzi nei centri o nelle zone di maggiore domanda abitativa, cali nel resto delle aree del paese dove la richiesta era già debole. A ogni modo si andrà verso un sostanziale riequilibrio tra domanda e offerta abitativa dopo i rapidi cambiamenti del mercato del periodo post pandemico.
Capoluoghi
Nonostante il ribasso tendenziale, i capoluoghi in aumento sono 57 contro 46 che subiscono dei cali, mentre quattro sono i centri che non hanno subito variazioni, tra questi Milano, l’unico dei grandi mercati con prezzi di richiesta invariati rispetto a tre mesi fa.
I maggiori aumenti del trimestre si concentrano a L’Aquila (7,5%), Frosinone (5,6%) e Cremona (3,8%). Rialzi sopra il 3 per cento anche per Cuneo e Isernia (3,6% entrambe). Di contro, ribassi più marcati spettano a Potenza (-5,6%), Trento (-3,9 %), Agrigento (3,5%) e Fermo (-3%).
Passando ai principali grandi mercati, si segnalano gli aumenti di Palermo (2,7%), Napoli (1,7%) e Torino (0,8%). Come anticipato, Milano è stabile; Roma (-0,2%) e Bologna (-1,2%) sono in calo dopo il trimestre estivo.
Sul fronte dei prezzi, Milano (4.984 euro/m2) è la più cara davanti a Bolzano (4.500 euro/m2), Venezia (4.412 euro/m2) e Firenze (4.107 euro/m2). Prezzi superiori alla media nazionale di 1.845 euro si rilevano in altri 40 capoluoghi, dai 3.482 euro di Bologna a scendere sino ai 1.846 euro di Reggio Emilia. Nella parte bassa della graduatoria la città più economica è Biella (720 euro/m²), che precede Caltanissetta e Ragusa, rispettivamente con un prezzo medio di 724 e 743 euro.
Regioni
L’Italia risulta equamente divisa tra 9 regioni che crescono e 9 che invece subiscono dei cali, mentre 2 (Abruzzo e Valle d’Aosta) rimangono invariati rispetto a tre mesi fa. Molise (2,7%), Trentino-Alto Adige (2,2%) e Veneto (1,4%) guidano i mercati in crescita. All’opposto, Lazio (-2,2%), Campania (-1,9%) ed Emilia-Romagna (-0,8%) segnano le contrazioni maggiori.
Il Trentino-Alto Adige (2.898 euro/m2) guida la graduatoria dei prezzi regionali, davanti a La Valle d’Aosta (2.615 euro/m2), e Liguria (2.502 euro/m2). Prezzi sopra la media nazionale di 1.845 euro al metro quadro anche in Toscana (2.380 euro/m2), Lombardia (2.146 euro/m2) e Lazio (2.140 euro/m2). Mentre, Le regioni più economiche dove intraprendere l’acquisto di un immobile sono Molise e Calabria, le uniche due regioni italiane con prezzi inferiori ai mille euro al metro quadro, rispettivamente con 884 e 909 euro/m2
Province
L’andamento dei mercati provinciali ripercorre quello dei capoluoghi, con 56 le aree che hanno chiuso questo trimestre in rialzo, contro 46 mercati in calo. Vercelli (5%), Belluno (4,9%) e Cremona (3,7%) hanno evidenziato i maggiori rimbalzi dei prezzi dopo il periodo estivo. Di contro, i ribassi maggiori spettano a Bologna (-3,6%), Grosseto (-3,2%) ed Oristano (-2,8%).
Bolzano (4.445 euro/m2) guida la classifica delle province con i prezzi delle case più elevati, seguita da Milano (3.360 euro/m2), Savona (3.115 euro/m2) e Lucca (3.333 euro/m2).
Nella parte più bassa della graduatoria troviamo Biella (613 euro/m2) davanti a Caltanissetta e Isernia, con 680 e 682 euro/m2.