L’hanno chiamata “Diluvio Al-Aqsa”, ed è l’operazione targata Hamas con la quale stamattina Israele si è risvegliata invasa, via terra e via aria, sotto i colpi dei razzi lanciati
ida Gaza (Hamas dice 5.000, Israele ne conferma almeno 2.200). Si tratta dell‘inizio di una nuova guerra e di un attacco senza precedenti contro Israele. Si registrano 40 vittime e circa 740 feriti, secondo i servizi di pronto soccorso. Alcuni analisti osservano analogie con il conflitto dello Yom Kippur risalente al 1973 (cominciò il 6 ottobre, esattamente 50 anni fa). È un’operazione via aria e via terra perché oltre ai razzi c’è stata l’incursione terrestre dei terroristi che si sono introdotti nella città di Aderito e sempre via terra in altri centri a sud del Paese. In molti casi si legge che si siano impossessati di mezzi israeliani e che abbiano preso in ostaggio civili e soldati. Sarebbero entrati in azione una sessantina di terroristi in 14 luoghi israeliani. Fonti non confermate riportano anche che i terroristi armati avrebbero preso il controllo di tre kibbuz. Le sirene di emergenza hanno suonato a Tel Aviv, ma anche a Gerusalemme. L’esercito israeliano ha dichiarato «lo stato di allerta di guerra» ed è stato deciso il richiamo dei riservisti.
- Autore Franco Capanna Editorialista,vice presidente seniores della D.C.
Può infiammare tutto il Medio Oriente con gravi ripercussioni sul mondo .