Venti anni fa il destino mi demoliva e seguirono tre anni di terribili afflizioni per la perdita di mia moglie : avevo come aghi nel corpo che mi pungevano e la solitudine mi lacerava la mente .
Poi conobbi una fanciulla che sembrava uscita dal regno di re Artù..
Lei straniera ma in Italia in un borgo di stile medievale riguardo le case .
Eravamo su una panchina e mi guardava intensamente e avvertii un notevole conforto .
Ci dammo appuntamento al faro di San Benedetto del Tronto per una passeggiata sul molo.
Bella ragazza nel suo jeans e camicetta rossa in un corpo notevole .
La notte era luminosa e la luna sembrava dondolare mentre le placide onde del porto rumoreggiavano lievi .
Il molo era tutto per noi e quasi deserto, faceva fresco e fuori stagione.
Ella vide un gabbiano in scultura e mi disse farla volare e e la innalzai prendendola per i fianchi e gioiva e – volo ,volo gridò’; poi a terra posso le due labbra sulle mie ,come ramo profumato di intensi sapore .
Presi la mia giacca e la coprii ma il giorno dopo mi chiamava a motivo di avere la febbre.
Si accorse della mia sofferenza e cercava confortami dando un po’ di pace al mio cuore nel mentre mi abbracciava.
Alcune lacrime sgorgarono dai suoi occhi come rugiada di angeli che placavano la mia arsura quelle non erano lacrime ma stille di angeli.
Quella ragazza usciva da una fiaba pur di realta’ incontestabile perché era una suora che non trovava più la fede e mai più la recuperava per stare in convento dove la vita è durissima per i comuni mortali.
Ma il segno di Dio mi aiutò risorgere.
Autore Franco Capanna Editorialista.
ungevani
Ma è bellissimo sei un grande
Solo questo tra tanti da Milano