A cura di Stefania Santini (Bologna)
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Segretario regionale del Dipartimento Sport / Eventi Sociali della Democrazia Cristiana della regione Emilia Romagna
Editorialista de < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana
< STEFANIA SANTINI (BOLOGNA): ANCHE LA DEMOCRAZIA CRISTIANA RIDISCENDE IN CAMPO CONTRO LA PIAGA DELLA VIOLENZA SULLE DONNE !>.
Anche la Democrazia Cristiana ridiscende in campo contro la piaga della violenza sulle donne e che purtroppo continua ad imperversare e ad “impoverire” la nostra Società contemporanea.
Lo fa anche nell’avvicinarsi dell’importante appuntamento rappresentato dal proprio XXIV Congresso nazionale della D.C. (Roma – Centro Congressi Casa Tra Noi – 15 e 16 dicembre 2023), sia della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne (25 novembre 2023).
E’ sempre molto complicato parlare di argomenti come la violenza di genere. Dico di genere apposta perché comunque la violenza rimane tale sia sulle donne che sugli esseri umani in genere, soprattutto in situazioni nelle quali vi sia impossibilità di difendersi.
Sempre più spesso leggiamo sui giornali di femminicidi, ma senza voler arrivare all’atto eclatante se sui giornali dovessimo leggere gli episodi di “banale violenza quotidiana” che viene perpetrata ai danni di ogni singola donna, partendo dalla più tenera età, non basterebbero gli alberi dell’universo per produrre la carta necessaria.
Ovviamente ho usato un tono provocatorio: la parola banale, racchiude ciò a cui la società è ormai quasi abituata.
Mi occupo di violenza sulle donne da un po’ di tempo in maniera abbastanza diretta.
Prima, durante la mia vita, ho subito la violenza. Di vario genere. Non mi sono fatta mancare nulla, ho potuto fare esperienza sul campo.
Ora mi sento in grado di poter essere di aiuto, di appoggio, in ascolto a chi pensa di non farcela ad uscire da un tunnel che diventa sempre più stretto quando pensi che nessuno ti capisca e ti possa dare una mano, una mano vera, concreta non fatta di parole e basta.
Ci sono persone che si adoperano ogni giorno per fare in modo di aiutare queste donne, prima bambine e figlie, poi adolescenti, poi fidanzate, poi mogli e madri.
Sono le persone che gestiscono i gruppi di auto-muto-aiuto.
In provincia di Bologna è nato il primo di questo tipo e ora siamo già a quota tre.
Donne che hanno subito la violenza aiutano altre donne a farcela, perché solo sentendosi comprese e non giudicate si può provare a trovare il coraggio di uscire dalla condizione dolorosa e di impotenza in cui ci si trova.
Troppo spesso le autorità, pur essendo necessarie, non riescono ad arrivare in tempo e soprattutto a essere incisive negli aiuti a queste donne che si trovano a denunciare qualcuno che poi gli continua a stare a fianco.
Non so ancora quale possa essere il sistema giusto per evitare certi epiloghi ma so per certo che manca la prevenzione: si deve fare alle famiglie e nelle scuole.
Parlare ai bambini della violenza – nella maniera consona a seconda delle età – prima alle scuole elementari e poi alle medie e alle superiori. Non è possibile che sempre più spesso già i ragazzini si trovino davanti a reazioni estreme.
Anche un singolo episodio di bullismo è violenza.
La violenza fisica a volte lascia meno segni che la violenza psicologica. Adesso ci sono i social che amplificano questa tipologia di violenza fino a estremizzarla fisicamente.
La violenza non è solo sessuale. E’ di ogni tipo. E nessuna donna è sicuramente esente dall’averla subita.
Mi metto al servizio del Partito della Democrazia Cristiana per approfondire queste argomentazioni e se possibile per provare a trovare delle soluzioni nel piccolo quotidiano di ognuna di noi.
Non voglio essere prolissa perché c’è troppo da dire e non voglio annoiare ma catturare l’attenzione di tutti voi su un argomento che riguarda tutti.
Grazie di avermi ascoltata !
Complimenti per la tematica che dovrebbe essere trattata ogni giorno, partendo dalle scuole per arrivare in tutti gli ambiti sociali