A cura di Michele Battiloro (Torre del Greco/prov. Napoli)
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Segretario nazionale Dip. Internet della Democrazia Cristiana
Vice-Segretario elettorale nazionale della Democrazia Cristiana
Editorialista de < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana
< IL SEGRETARIO REGIONALE VICARIO DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA DELLA SICILIA ANDREA SARANITI (CATANIA) REPLICA ALLA D.C. COSIDDETTA CUFFARIANA: “PREPOTENZA E SUPERBIA NON CI APPARTENGONO !” >
Si infiammo il dibattito in regione Sicilia (ma anche in altre parti d’Italia) tra la < Nuova D.C. > che fa capo a Totò Cuffaro e la vera Democrazia Cristiana che fa capo ad Angelo Sandri ed agli iscritti D.C. 1992/1993 coordinati dall’Arch. Giuseppe Alessi.
Il Segretario regionale Vicario della Democrazia Cristiana siciliana Andrea Saraniti replica alle dichiarazioni rese alla stampa dal Segretario regionale della D.C. cuffariana Cirillo (Segretario della Nuova D.C.).
<< Caro Segretario Cirillo, come già detto al dott. Cuffaro, stai sereno, noi non abbiamo chiesto nessun confronto, stiamo facendo il nostro percorso, in serenità e con la pace d’animo che ci contraddistingue.
Abbiamo ringraziato Salvatore Cuffaro con simpatia per averci dato l’occasione di un distinguo, e ringraziamo Lei per aver posto in evidenza, anche nel suo articolo, che voi siete la “Nuova DC”.
Una cosa diversa dunque. E ci auguriamo che vogliate mantenere il distinguo.
Comunque sia, la Democrazia Cristiana (quella vera), Vi ha sempre dato apertura e collaborazione, a patto di fare salva la nostra storia ed i nostri valori.
In primis la lotta per riportare la sovranità al popolo. Prepotenza e superbia invece non ci appartengono ! >>
Così replica Andrea Saraniti, il segretario politico vicario della Democrazia Cristiana della Sicilia.
Indubbiamente il paragone concernente il percorso politico/giuridico delle due formazioni appare decisamente impietoso.
Appare davvero curioso che i cuffariani pretendano il predominio della scena dopo che per molti e molti anni erano rimasti “insonno” e non hanno certo mai partecipato alle lotte politiche della cosiddetta < Resistenza democristiana >.
E diciamo “insonno” per non dire altro, nel senso che molti militavano in altre formazioni politiche che ben poco avevano a che fare con la Democrazia Cristiana o addirittura la contrastavano apertamente.
Dopo che Cuffaro era stato “in tutt’altre faccende affacendato” egli aveva esordito riavvicinandosi alla D.C. e disponibile ad un certo qual dialogo nel segno della più piena collaborazione.
Disponibilità che evidentemente è durata < l’espace d’un matin > …. riaffermando invece a chiare lettere la sua indose assai verticistica e ben poco incline al dialogo ed al confronto.
Dialogo e confronto che sono indispensabili in casa democristiana o perlomeno in casa della vera Democrazia Cristiana.
Un partito che non si piegherà mai di fronte al “ducetto” di turno, per quanto potente ed affermato possa Egli essere.
Anche perchè non basta dichiararsi democristiani per esserlo, ma si deve sinceramente abbracciare quell’insieme di valori per cui la Democrazia Cristiana si batte e che sono considerati “non negoziabili” come ci ebbe opportunamente ad insegnare Papa Benedetto XVI.
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