A cura di Giovanni Paolo Deidda (Roma Capitale)
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Presidente nazionale di Democratici Cristiani al Centro
Componente del Consiglio nazionale e della Direzione Nazionale della Democrazia Cristiana italiana.
< GIOVANNI PAOLO DEIDDA (DEMOCRATICI CRISTIANI AL CENTRO): FATTA LA DEMOCRAZIA CRISTIANA, DOBBIAMO FARE I DEMOCRISTIANI ! >
Prosegue l’intensa attività politica tesa a perseguire la riunificazione delle varie componente della Democrazia Cristiana.
Un lavoro alacre, intenso e costante teso a superare i vari ostacoli che – probabilmente messi anche ad arte – tendono a ritardare questo punto d’arrivo che ormai è davvero a portata di mano.
Ed una grande “mano d’aiuto” in questo senso è stata garantita dalla Segreteria politica nazionale della Democrazia Cristiana (coordinata attualmente da Angelo Sandri, di Udine) la quale ha messo a disposizione di tutti gli uomini di buona volontà gli strumenti necessari ad operare concretamente e tutti coloro che ambiscono ad una Democrazia Cristiana forte, coesa ed incisiva ce l’hanno oggi a disposizione: basta volerlo !
Con la celebrazione del XXIV Congresso nazionale prima (Roma – 15 e 16 dicembre 2024) e della prima riunione del Consiglio nazionale della Democrazia Cristiana (Roma – 2 e 3 febbraio 2024) sono stati rinnovati i principali organismi direttivi nazionali del partito dello Scudo Crociato.
Ma il dato politico più rilevante è che in questi organismi direttivi nazionali sono presenti anche una quindicina di movimenti, partiti, associazioni che hanno espresso i loro delegati per il XXIV Congresso Nazionale, entrando cos’ anche nel Consiglio nazionale della D.C. e successivamente (con il Consiglio nazionale degli inizi di febbraio) hanno ottenuto la loro rappresentanza anche nella Direzione nazionale della Democrazia Cristiana.
Segno evidente che se ci si vuole unire si può fare, senza ostacoli e/o titubanze.
E teniamo anche presente che in base alle delibere assunte sia in sede congressuale che di Consiglio nazionale della Democrazia Cristiana le porte sono più che aperte anche a futuri ingressi, basta volerlo !
Ed in questo senso ciascuna delle forse politiche alleate (o confederate a dir si voglia) si stanno concretamente adoperando per estendere – a tutti coloro che sono interessati – l’adesione alla Democrazia Cristiana che – in base alle dichiarazioni più volte rese dal Segretario politico nazionale Angelo Sandri e conseguentemente approvate nelle sedi competenti – esplicitamente si richiama alla continuità storica, politica e giuridica della Democrazia Cristiana che fu di Don Sturzo, De Gasperi e Aldo Moro (con il richiamo anche alle tante altre figure che fecero grande la Democrazia Cristiana o di converso l’Italia intera).
Ora, parafrasando il Mazzini, fatta la Democrazia Cristian bisogna rifare i democristiani !
E’ infatti necessario costruire una base comune per poter operare incisivamente nella società italiana e rappresentare i veri valori del popolo italiano messi pesantemente in discussione da una classe politica scellerata ed abbastanza corrotta (in molti casi) e non certo all’altezza della attuale difficile situazione.
Per criticare questo spettacolo indecoroso che abbiamo davanti, non sapremmo davvero dove cominciare, tante sono le falle aperte nel sistema a causa di una condotta che non può essere certo in buona fede.
A cominciare dalle ultime elezioni politiche del 25 settembre 2022, convocate in fretta e furia, senza costrutto e senza attenzione alla legittimità ed alle norme indicate nella Costituzione della Repubblica italiana e che tutelano quella < Sovranità popolare > svilita, irrisa e calpestata da questa classe politico-parlamentare fatta da marionette, più che da Deputati.
Il Deputato (quello con D maiuscola) è un uomo (in senso generico ) viene <deputato > ossia < delegato > dal Popolo Sovrano che gli affida la fondamentale delega di stabilire le regole (alias le leggi) che devono disciplinare la nostra Repubblica.
Ma in questa situazione dove è andata a finire il rispetto della Sovranità del popolo ?
Qui il popolo, altro che sovrano, anzi viene calpestato e deriso da un gruppo di furbacchioni che tutela i propri interessi e quello delle lobby che lo appoggiano in maniera più che robusto (quando non siano espressioni addirittura della malavita organizzata come purtroppo stanno a dimostrare anche troppe inchieste in corso e che devono fare luce su aspetti ben poco chiari di certi mandati parlamentari).
Una elezione – quella di Camera e Senato – c he è la più importante di tutte e che è stata convocata a metà luglio 2022 per votare addirittura soltanto due mesi dopo (25 settembre 2022).
Bella democrazia, bel rispetto del Popolo Sovrano, bella applicazione dei principi contenuti nella Costituzione della Repubblica italiana.
E cosa dire del Presidente Mattarella anche in tale circostanza? Probabilmente sonnecchiava, visto il caldo afoso di quel luglio 2022.
Anche lo capiamo, faceva tanto caldo, c’era una afa terribile e la temperatura era salita a livelli record.
< Sergio … fà caldo > ..gli avrà detto qualche stretto collaboratore e/o collaboratrice.
Sergio…fà caldo…firma stu’ decreto, sciogli le Camere e andiamocene un po’ al mare … alle elezioni pesneremo al rientro, già è tutto fatto … >
Eh si in effetti era tutto fatto ! E questo lo capiamo benissimo ma al vero democristiano questo sistema non può andare bene.
Ed allora su questo punto (ed anche su molti altri) si aprirà il vero dibattito per la vera Democrazia Cristiana che vuole ancora darsi da fare a servizio del popolo italiano e per il Bene Comune.
Se ci diamo tanto da fare per avere una Democrazia Cristiana di soli “yes men” (alla Cuffaro…giusto per intenderci) non servirebbe molto, anzi quasi a nulla.
La vera Democrazia Cristiana è possibile individuarla analizzando e verificando il suo modo di fare e di agire sulla scena politica italiana (ed anche internazionale).
Ci ammonisce il Vangelo che < Non chi dice solo Signore Signore, ma chi fa la volontà del Padre mio, entrerà nel Vangelo >.
Insegnamento che vale per la vita eterna ma anche per la politica, che usare discernimento anche nelle nostre scelte quotidiane.
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Caro giornalista, egregio sig. Deidda. Sono un imprenditore ben conosciuto qui nel Nord Est, in particolare nell’area del vicentino. Un imprenditore ha fiuto nel discernere la politica fatta di sole parole, parole e parole da quella dei fatti. Spero che in futuro persone come lei riescano a riportare nel nostro Belpaese quei valori oggi sbiaditi e che per anni hanno caratterizzato l’Italia, quali “FAMIGLIA”, “LAVORO” e “CRISTIANITA’ “, Grazie del suo intervento e buona giornata.
La ringrazio del suo commento io ci sto lavorando al problema politico attuale con tanti esponenti e imprenditori ,spero che lei possa appoggiare il nostro lavoro in futuro , la ringrazio nuovamente. Deidda