In occasione del 500° anniversario dalla morte di Leonardo da Vinci, è nato un itinerario tra Italia e Svizzera che ripercorre le tappe del Genio italiano. Nel 2019 ricorre il 500° anniversario dalla morte di Leonardo da Vinci.
Per quest’occasione è nato un itinerario tra Italia e Svizzera che ripercorre le tappe del Genio italiano, anche in alcuni luoghi leonardeschi meno noti. L’itinerario è stato pubblicato nel libro “Il Sentiero di Leonardo – 240 km da Milano a San Bernardino” scritto da Renato Ornaghi per l’Associazione Culturale Cammino di Sant’Agostino.
Il Sentiero di Leonardo è un nuovissimo cammino a piedi che si sviluppa lungo 12 tappe e segue una sentieristica storica, costruita nei secoli per esigenze logistiche ed economiche delle popolazioni locali prima ancora che per finalità turistiche.
Nell’anno dell’anniversario della morte di Leonardo da Vinci non poteva mancare un importante percorso da fare a piedi, che mettesse in rete il patrimonio di testimonianze, materiali e immateriali, prodotte dal Genio leonardesco nel corso delle sue lunghe permanenze nei territori del Ducato di Milano.
Il sentiero parte da Milano e arriva a Trezzo sull’Adda lungo l’Alzaia della Martesana. Da qui si prosegue per Lecco seguendo l’Alzaia del fiume Adda. Milano è molto legata al Genio di Leonardo: qui si ritrovano le sue tracce in tantissimi luoghi, come il Cenacolo vinciano, Piazza Scala (con la statua di Leonardo), il Museo della Scienza e della Tecnica, la Pinacoteca Ambrosiana, la Conca leonardesca dell’Incoronata in via San Marco, il Cavallo bronzeo a San Siro, Casa degli Atellani e il Castello Sforzesco.
Strettamente legato a Leonardo da Vinci – e una continua presenza su tutto il percorso da Milano a San Bernardino – è il tema delle acque della Martesana – dove Leonardo ha lasciato i suoi contributi progettuali alle conche -, del fiume Adda e del Lago di Como. Il Sentiero di Leonardo incontra il lago di Como e l’Adda, con le antiche centrali idroelettriche, i canali navigabili costruiti nei secoli a caratterizzare in modo inconfondibile i territori attraversati. A Vaprio d’Adda ci sono il museo leonardesco sull’alzaia della Martesana e la casa di Francesco Melzi, dove Leonardo soggiornò lungamente e dalle cui finestre a vista su un tratto turbolento di fiume Adda approfondì lo studio teorico sull’acqua e sui fluidi. Melzi fu erede universale dei Codici di Leonardo, per lungo tempo ospitati e custoditi in questo edificio.
A Cornate d’Adda e Paderno d’Adda (LC) si vedono ancora le chiuse del canale navigabile di Paderno dalla Martesana al lago di Como, da Leonardo per primo studiate e concepite, e a Paderno c’è anche un museo leonardesco.
A Imbersago c’è poi il traghetto sull’Adda, copia funzionante dell’originale progetto, raffigurato da Leonardo nel “Codice Windsor”. Alcuni scorci delle Alzaie del fiume appaiono nella“Vergine delle Rocce” e nella “Gioconda”. Specie il Ponte Visconti di Lecco è ben riconoscibile nelle sue forme alle spalle della Gioconda.
Il percorso continua sul sentiero lungo i Piani Resinelli e va da Lecco ad Abbadia Lariana. Tappa successiva è quella che da qui arriva a Piantedo lungo il Sentiero del Viandante. Il gruppo delle Grigne e la Valsassina furono visitate da Leonardo durante numerose escursioni, riportate negli appunti dei suoi Codici.
Poi si prosegue a piedi lungo la Via Francisca da Piantedo a Chiavenna. La Valtellina e la Valchiavenna furono anch’esse visitate da Leonardo lungamente durante le sue molteplici escursioni sul Lario, in particolare durante il viaggio a Innsbruck, in Austria, in occasione del matrimonio tra Bianca Maria Sforza e Massimiliano d’Asburgo.
Da Chiavenna il Sentiero di Leonardo prosegue verso Madesimo sulla Via Spluga per poi attraversare il Passo del Baldiscio, il punto più elevato a 2.350 metri, tra Lombardia e Canton Grigioni, fino a San Bernardino, dove termina il percorso.
L’Associazione organizza 12 cammini lungo il sentiero da aprile fino a metà ottobre 2019, percorsi che hanno una lunghezza indicativa di circa 18-25 km ciascuno.
Il Sentiero di Leonardo è un cammino che non ha nulla da invidiare ai più blasonati itinerari europei. Lungo le 12 tappe si possono far vidimare la Credenziale del Cammino di S. Agostino e il Passaporto turistico predisposto da Regione Lombardia.
dal web di Antonio Gentile
Complimenti al Dott. Antonio Gentile per aver mostrato un’interessante proposta per gli amanti dei percorsi più o meno impegnativi per visitare le bellezze della nostra bella Italia.
Cordialmente.
A. Pinto