<< SUI CASI SANGIULIANO E SALVINI DURA CRITICA DEL MOVIMENTO GIOVANILE D.C.: UN GOVERNO MELONI DI “ECCELLENZE” CHE AFFONDA TRA SCANDALI E PROCESSI ! >>
Ed ecco che l’Italia si trova di fronte a un nuovo capitolo tragicomico della sua storia politica.
Sembra che la tanto decantata “competenza” del governo Meloni si stia sbriciolando sotto il peso di scandali e processi.
Non è bastato il patetico tentativo di salvare la faccia all’ex Ministro Gennaro Sangiuliano, già Ministro della Cultura, travolto da uno scandalo personale degno di una “soap opera”.
Ora abbiamo l’ennesimo caso riguardante Matteo Salvini, campione dell’intransigenza, che rischia addirittura sei anni di carcere per il caso Open Arms.
Ma andiamo con ordine.
Sangiuliano: dimissioni e vergogna !
Gennaro Sangiuliano, Ministro messo a capo della Cultura, nonostante le evidenti non eccellenze intellettuali, è stato costretto a dimettersi dopo lo scandalo che lo ha coinvolto a causa di una “influencer” che vantava “nomine” mai avvenute.
E mentre il Paese si chiede come mai una “influencer” possa essere coinvolta nei più alti eventi istituzionali, Sangiuliano si è dimesso come un qualsiasi politico preso con le mani nel sacco, lasciando dietro di sé l’ennesima macchia su di un governo già pieno di contraddizioni.
Il vero problema?
È che questo governo continua a fare nomine di persone inadatte, probabilmente come moneta di scambio per giochi di potere.
Un ministro che perde la poltrona a causa di una relazione personale che sfocia in un imbarazzo nazionale ci dimostra solo una cosa: la politica italiana è guidata più dai favori personali che dall’interesse pubblico.
Salvini: un “capitano” alla deriva.
Ma passiamo all’altra faccia della medaglia: Matteo Salvini. Il leader della Lega, che ama definirsi “capitano”, potrebbe presto finire più vicino ad una cella che a una cabina di comando.
Rischia ben sei anni di carcere per aver abusato del suo potere come ministro dell’Interno nel caso “Open Arms”, trattenendo per giorni migranti in mare, tra cui minori, in condizioni disumane.
L’ironia? Salvini ha passato anni a dipingersi come l’ultimo baluardo della sovranità italiana, difensore della patria contro le minacce dei migranti.
Ora, lo stesso uomo potrebbe essere condannato per sequestro di persona.
E mentre si prepara a difendersi con una linea traballante che cerca di coinvolgere l’intero governo Conte, la realtà è che il suo processo rappresenta un colpo alla credibilità non solo sua, ma di tutto l’esecutivo.
Meloni: difendere l’indifendibile.
E Giorgia Meloni? La premier si ritrova intrappolata in una tela di scandali ed errori politici, costretta a difendere i suoi ministri.
Ha tentato di proteggere Sangiuliano fino all’ultimo, solo per vederlo dimettersi sotto il peso di una vicenda personale che si è trasformata in un affronto politico. E ora, si erge a difesa di Salvini, che rischia di portare tutto il governo nel caos con la sua possibile condanna imminente.
Ma chi stiamo difendendo, esattamente? Un uomo che ha fatto della divisione sociale e della propaganda il suo biglietto da visita politico ?
Salvini, che ha passato anni a seminare paura e odio, potrebbe finalmente rispondere delle sue azioni in un’aula di tribunale.
Quanto ancora possiamo sopportare?
La vera domanda che tutti dovremmo porci è: quanto ancora possiamo tollerare questo spettacolo vergognoso?
Il governo Meloni si è venduto come il governo delle competenze, ma cosa abbiamo ottenuto? Ministri che si dimettono per scandali personali; leader politici sotto processo; ed una politica estera e interna che ci ha isolato sempre più dal resto dell’Europa.
Quando la nazione si sveglierà dall’incantesimo populista e inizierà a chiedere conto di queste figure incapaci e dannose?
Meloni riuscirà a uscire da questo vortice di errori o il suo governo sta per affondare insieme ai suoi ministri caduti in disgrazia?
A cura di Gabriel Naticchioni (Roma Capitale)
gabriel.naticchioni@dconline.info – Cell. 328-4707657
Segretario nazionale del Movimento Giovanile della Democrazia Cristiana italiana
Segretario regionale del Movimento Giovanile della Democrazia Cristiana della regione Lazio
Componente del Consiglio Nazionale e della Direzione Nazionale della Democrazia Cristiana italiana
Editorialista de < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana
Piano con gli scritti dico editorialista di questa sede.
D’accordo con critiche al ministro Sangiuliano ma sbagliato su Salvini che aveva il diritto di controllo dei profughi non in guerra di approdare sul nostro territorio come se l’Italia fosse capace sopportare i disperati del mondo .
Assolutamente non sequestrati ma inviava vitto e medici a bordo della nave spagnola che rifiutava portarli in Tunisua, Malta …
Oggi tutta l’Europa è non solo, adotta restrizioni ma da noi si vuole mettere in galera un ministro del governo che paradossale.
Già siamo al limite se pass questa linea siamo come cacciati dal nostro paese.
Ma un po di logica proprio non la capite vero…
Gentile Franco Capanna
Grazie per il suo commento e per aver condiviso la sua opinione. Capisco che il tema della gestione dei migranti sia estremamente delicato e susciti posizioni diverse, soprattutto quando si parla di decisioni come quelle prese dal ministro Salvini durante il suo mandato.
In merito alla questione dei migranti non in guerra e al diritto di controllo dei confini, è certamente vero che ogni Paese ha il diritto e il dovere di tutelare il proprio territorio. Tuttavia, le mie critiche non si concentrano sull’esercizio di questo diritto, bensì sul metodo e sulle conseguenze di certe azioni. Quando si tratta di vite umane, anche nel contesto di controllo, il rispetto delle norme internazionali e dei diritti fondamentali deve restare prioritario. Il rischio, altrimenti, è che si creino situazioni che vanno ben oltre il controllo e sconfinino in pratiche discutibili dal punto di vista legale ed etico.
Sul confronto con gli altri Paesi europei, è vero che molti stanno adottando politiche più restrittive, ma questo non giustifica automaticamente ogni scelta simile in Italia. Ogni nazione deve trovare un equilibrio tra la gestione del fenomeno migratorio e il rispetto dei diritti umani, considerando anche le proprie responsabilità internazionali.
Infine, mi dispiace leggere un giudizio così netto sulla mia capacità di usare la logica. La mia intenzione è quella di stimolare un dibattito costruttivo su questioni complesse, come questa, e ascoltare punti di vista diversi, proprio come il suo.
Grazie ancora per il confronto.
Cordiali saluti,
Gabriel Naticchioni
Io credo che il comportamento di un singolo non possa essere il dato per giudicare nel complesso il lavoro di un governo regolarmente e legamente eletto dai cittadini Italiani… ciò detto, cosa intendete per “politica estera e interna che ci ha isolato sempre più dal resto dell’Europa”???
Grazie
Gentile Jacopo,
Ti ringrazio per il tuo commento e per aver sollevato delle questioni importanti.
Concordo con te sul fatto che il comportamento di un singolo non debba necessariamente rappresentare l’intero operato di un governo. Ogni esecutivo è composto da più voci e forze, e il giudizio complessivo dovrebbe considerare sia gli errori che i risultati positivi. Tuttavia, quando si parla di figure chiave o di decisioni di grande impatto, queste possono inevitabilmente influenzare la percezione generale di un governo e il suo rapporto con la comunità internazionale.
In merito alla mia osservazione sulla politica estera e interna, mi riferisco a una serie di dinamiche che hanno contribuito a un progressivo isolamento dell’Italia sul piano europeo. Ad esempio, alcune scelte in ambito migratorio e il tono di certi confronti con le istituzioni dell’Unione Europea hanno reso più difficile per l’Italia trovare alleati su questioni cruciali. Questo ha complicato la nostra posizione nei negoziati su tematiche come il bilancio europeo, la gestione comune dei migranti e il Green Deal. Il risultato è stato, in alcuni casi, una percezione di scarsa cooperazione o di “isolamento” rispetto ai principali partner europei.
Ovviamente, non è mia intenzione ignorare i meriti di alcune iniziative del governo, ma ritengo che sia importante evidenziare anche quei punti critici che possono avere ripercussioni sul ruolo dell’Italia in Europa.
Spero di aver chiarito il mio punto di vista e resto disponibile per ulteriori confronti.
Un saluto cordiale
Non ti conosco ma la prima parte della tua risposta, ha tutto il gusto di essere una risposta generata con AI, le questioni politiche sono questioni serie che vanno affrontate dando un giudizio ponderato partendo da un’esperienza e non da dei giudizi generati da un AI!!!
Ti chiederei gentilmente di essere meno generico ma più concreto, cosa intendi per: “Ad esempio, alcune scelte in ambito migratorio e il tono di certi confronti con le istituzioni dell’Unione Europea hanno reso più difficile per l’Italia trovare alleati su questioni cruciali. Questo ha complicato la nostra posizione nei negoziati su tematiche come il bilancio europeo, la gestione comune dei migranti e il Green Deal. Il risultato è stato, in alcuni casi, una percezione di scarsa cooperazione o di “isolamento” rispetto ai principali partner europei.”
Grazie
Buon lavoro
Allora se vogliamo toccare l’argomento per me non ci sono problemi , ma bisogna far riferimento che pur di difendere un ministro , si sottomette che era più giusto lasciarli morire che salvarli. Inoltre la invito a fare un esame di coscienza se i diritti umani dipendono dalla persona o dal contesto .
credo tu stia facendo un pastrocchio…
-Salvini avrà avuto le sue ragioni condivisibili o meno! ma di certo per questo non mette in imbarazzo il governo attuale!
-Sangiuliano ha avuto una vicenda personale al quanto stupida che lo ha portato a dare le dimissioni ed anche qui, cosa centra l’imbarazzo del governo???
Per la questione Europea non ho ben compreso la tua posizione.
Sono tutte cazzate, vi inventate storie solo per fare politica contro il governo. Non ho spazio per argomentare, ma voi capite
Caro Giovanni,
Mi dispiace davvero leggere il tuo commento. Il mio intento non è assolutamente quello di “inventare storie” o di attaccare il governo per partito preso. Cerco semplicemente di fare delle riflessioni su ciò che accade nel nostro Paese, basandomi sui fatti e analizzandoli dal mio punto di vista.
Capisco che possiamo avere opinioni diverse, ed è proprio per questo che ritengo importante aprire un dialogo costruttivo, dove ci si confronta con argomentazioni e non con accuse. Sono sempre disponibile a discutere di questi temi in modo pacato e rispettoso, perché credo che solo così si possa arrivare a una comprensione reciproca.
Spero che in futuro ci sarà spazio per un confronto più approfondito, perché ogni opinione, compresa la tua, è preziosa.
Un caro saluto.
Può essere anche giusto,anche se di Salvini mi sembra eccessivo,basti pensare a come la Boldrini e la Morgese gestiscono i campi profughi,a tutto il giro di miliardi che vi e dietro le Ong,Il caso sa Giuliano e altro caso di prepotenza femminile su cui e caduto un coglione. Una donna Senza scrupoli meglio tenerla lontano..se voleva farsi una scopatina poteva trovare di meglio senza fare casino. Del resto le sinistre fanno di peggio ma a loro tutto e permesso,sfruttamenti emigranti compreso ma pensiamo ai fatti seri,ste cazzo di guerre che io lascerei fare tra loro.. accidenti al meglio Povero Dalema..ha venduto più armi lui… Piccinino ma non si può dire ,io la ferrari non me la posso permettere,i figli di qualche metress si,con la tratta degli schiavi. Noi non si trivella e l Albania trivella il nostro gas,noi niente termovalorizzatori ma si manda il sudicio all estero pagando caro per ricomprare energia. Le centrali nucleari per carità..le abbiamo in casa. Gli invasi.. oddio,povere nutrie dove vanno s dormire… sono la rovina degli argini..ma per carità chi se ne frega di sangiuliano o di uns ong di Salvini.. prndiamo alke cose serie. .. piuttosto..leggete il libro di Celestino. E vi dice la verità.. non fate come un prete che mi disse: ma ci devono essere anche i profughi,i poveri i diseredati. Sennò per chi preghiamo..quanto calci in culo gli darei .