Maria donna per eccellenza, sede della sapienza, sorgente e modello di armonia. I giorni dell’Avvento, che ci propongono l’immagine della Vergine in attesa, sono
Ò
un’occasione per approfondire la figura della Madonna e per rafforzare la devozione del credente verso di lei. Maria porta necessariamente a Dio, sottolinea suor Daniela Del Gaudio, francescana immacolatina, direttrice dell’Osservatorio internazionale per le apparizioni istituito presso la Pontificia Accademia mariana internazionale. «La sua è una pedagogia divina che entra nella storia.
La Madonna appare per far capire che Dio è vicina all’uomo». Suor Del Gaudio ha appena pubblicato il volume “Porta del cielo” (Edizioni Ares pagine 288 euro 16,80) che ripercorre “Le apparizioni di Maria nella storia della salvezza”. La prima risale al I secolo, probabilmente all’anno 42 e avvenne a Efeso mentre un episodio analogo, pressocché in contemporanea avveniva a Saragozza, in Spagna. «Le apparizioni approvate ufficialmente dalla Chiesa, con documentazione “certa”, sono 24». Il libro le ripercorre una per una, approfondendone messaggio,
ambientazione storica e significato teologico. L’ultimo capitolo, e unica eccezione visto che l’approvazione ancora non c’è, riguarda Medjugorje, inserita, spiega Del Gaudio, per «la sua notorietà e le importanti decisioni prese dal Papa per orientare il cammino pastorale dei pellegrini del luogo, perché attraverso la Vergine Maria possano incontrare veramente il Signore e fare un’esperienza di Chiesa». Va in questo senso la nomina di un visitatore apostolico, attualmente monsignor Aldo Cavalli, subentrato all’arcivescovo Henryk Hoser, prematuramente scomparso. «Si mira – aggiunge Del Gaudio – a fare di Medjugorje un luogo dove si vive una sana mariologia assieme a un accompagnamento spirituale e pastorale in linea con la Chiesa».