< IL RUOLO DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA PER COLMARE GLI SQUILIBRI ECONOMICI E SOCIALI DELLA POLITICA ITALIANA ! >
Le scelte economiche della Legge di Bilancio 2025 mettono in evidenza la necessità di un diverso intervento politico, orientato verso il sostegno delle famiglie, dei lavoratori e delle fasce più fragili della popolazione.
Un sistema bipolare, come quello sostanzialmente esistente in questo periodo, tende a penalizzare i cittadini più deboli, spesso vittime di politiche dettate da logiche elettorali o di razionalizzazione economica.
La Democrazia Cristiana (DC), con la sua tradizione di valori sociali e solidaristici, può offrire una valida alternativa !
Ecco la proposta della Democrazia Cristiana per una nuova stagione politica
Una sanità equa ed universale.
I due miliardi stanziati per la sanità nel 2025, pur rappresentando un passo avanti, appaiono insufficienti per affrontare problemi strutturali come liste d’attesa, carenza di medici e infrastrutture obsolete.
La Democrazia Cristiana potrebbe promuovere:
Un piano decennale per il rinnovamento sanitario, con investimenti straordinari e mirati.
La creazione di un fondo sanitario integrativo pubblico che sostenga le famiglie a basso reddito nell’accesso a cure specialistiche.
Riforme per il personale medico, con incentivi economici per i professionisti del settore, soprattutto nelle aree meno servite.
Famiglie e natalità.
Le misure introdotte, come il bonus di 1.000 euro per i nuovi nati, sono insufficienti per sostenere realmente le famiglie.
La Democrazia Cristiana potrebbe rilanciare:
Assegni familiari proporzionali alle reali necessità, con particolare attenzione alle famiglie numerose ed a basso reddito.
Servizi per l’infanzia gratuiti e accessibili, come asili nido pubblici diffusi in tutto il territorio.
Un incentivo fiscale alle giovani coppie, con sostegni per l’acquisto della prima casa.
Taglio del cuneo fiscale: una riforma più giusta.
Il taglio del cuneo fiscale dovrebbe essere accompagnato da misure strutturali per il lavoro, in modo da non penalizzare le classi meno abbienti:
Introduzione di un salario minimo garantito, in linea con i parametri europei.
Potenziamento dei contratti di apprendistato per facilitare l’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro.
Riduzione della tassazione per le imprese che investono nel lavoro stabile, premiando quelle che garantiscono contratti a tempo indeterminato.
Contrastare la povertà e l’emarginazione.
La cancellazione di bonus destinati a categorie vulnerabili rischia di aggravare il divario sociale. La DC potrebbe proporre:
Un piano di inclusione sociale, che combini sussidi economici con percorsi di reinserimento lavorativo.
La promozione di cooperative sociali per la gestione di servizi pubblici e privati, con vantaggi fiscali.
L’urgenza di una politica di centro.
Come affermato anche da Michele Interrante, Vice-Segretario Nazionale per la Comunicazione della Democrazia Cristiana, il ritorno di un partito di centro rappresenta una risposta alle distorsioni causate dal sistema bipolare.
La Democrazia Cristiana potrebbe:
Rappresentare una forza di equilibrio, capace di dialogare con tutte le parti sociali.
Promuovere una politica basata sulla solidarietà e sulla sussidiarietà, mettendo al centro le esigenze delle persone.
Rivendicare il suo ruolo storico come architrave di un’Italia più equa, in cui crescita economica e giustizia sociale procedano di pari passo.
Con la sua tradizione di politica moderata e inclusiva, la Democrazia Cristiana può rispondere ai bisogni di un’Italia che cerca soluzioni concrete e umane, favorendo il ritorno a una politica di valori e fiducia per il futuro.