di RODOLFO CONCORDIA (Roma) * rodolfo.concordia@dconline.info * Segretario organizzativo regionale Democrazia Cristiana regione Lazio
www.ilpopolo.news * www.democraziacristianaonline.it *
< Una nuova Europa ! >
Appare nel cielo un’immagine che in un scenario Europeo tetro e pieno di nubi che condizionano le aspirazioni dell’oggi e che soprattutto, giocano pesantemente sulla prospettiva del futuro delle nuove generazioni, rappresenta la Speranza di un nuovo domani.
Essa non è un sogno ma una prospettiva a portata di mano degli elettori che possono e debbano con il loro voto, renderla possibile.
In essa splende una luce che evoca la Grazia e che auspica una nuova dimensione dell’Europa che si colloca in una prospettiva diversa e che rifugge dall’appartenenza ai due schieramenti che apparentemente oggi si sfidano.
Il nostro obiettivo mira alla costruzione di una Nuova Europa ricca dei valori e del patrimonio che si richiama alla tradizione guidaico-cristiana e che disegna una prospettiva di quell’Europa delle Nazioni cara ad Alcide De Gasperi e che punta alla realizzazione di una Europa Politica ed aperta al contributo di quanti, insoddisfatti dell’attuale, sentono il dovere politico e morale di prospettarne un’altra.
Vogliamo, infatti, superare il buio prospettico dell’oggi e ridisegnare uno scenario che mette al centro del suo operato un personalismo comunitario che vede l’uomo al centro del contesto e ne disegna la prospettiva di una vera realizzazione umana, sociale, solidaristica, sussidiaria, economica, professionale e che abiura dalla appartenenza alle sette, agli egoismi nazionalistici e alla gestione economica-finanziaria che oggi purtroppo la caratterizza e che spesso risulta di ostacolo ad una prospettiva di crescita e di sviluppo.
Siamo convinti che il ritorno ad un crudo nazionalismo negherà alle nuove generazioni la Speranza di un domani diverso e più in sintonia con le necessità ed i bisogni di cui sono portatori.
Infatti, in un mondo globalizzato e colonizzato dagli interessi dei più forti è miope pensare di dare consistenza alle loro aspettative richiudendosi nel ghetto del proprio antro e di contrastare il potere e l’influenza delle grandi nazioni, ricche di capitali e miranti ad estendere la propria influenza nei Paesi a più basso reddito e con un PIL in diminuzione.
Solo una Nuova Europa possiede insieme la forza di contrastarli e le energie per impedire una nuova e vera colonizzazione dei loro interessi.
I capisaldi del nuovo progetto, devono avvicinare l’elettorato dei Paesi membri prospettando una inversione dello standard attuale e mettere al centro lo sviluppo unitario, gli interventi sulla crescita e una politica attiva del lavoro che prospetta una Europa diversa da quella attuale e più vicina alle loro aspirazioni, supportate da una politica degli investimenti che vedono nel lavoro e nella dignità dell’uomo la ragione primaria della propria esistenza.
E chi può essere credibile a rappresentare questa nuova Idea, se non un Partito di Centro che si ispira alla giustizia e vive dei valori di un personalismo comunitario che ha come obiettivo non l’interesse dei gruppi forti ma la realizzazione integrale dell’uomo, la sua dignità e che crede nella sussidiarietà e nella fraternità delle nazioni che la compongono?
Certo, avremmo preferito esserci con il nostro simbolo ancora più esplicitamente a rappresentare una cultura ed una tradizione che esso sintetizza ed esprime compiutamente gli ideali di riferimento.
Purtroppo assistiamo da un lato a personaggi che nonostante gli impegni, spesso debordano negli interessi personali a discapito dei progetti e dall’altro, a giapponesi che nella giungla non sanno che la guerra è terminata e continuano a sparare a chiunque si avvicini alle loro postazioni.
Ambedue i soggetti non si identificano nella prospettiva di una Democrazia Cristiana Unitaria e si impegnano, con caparbietà a lavorare contro la realizzazione.
Crediamo, che questo atteggiamento, sia lontano dal senso del dovere a cui Moro ci richiamava e che sia nocivo al progetto politico di un Partito di Centro, che è assente dallo scenario politico e che avremmo il dovere e l’obbligo di costituire.
I Popolari per l’Europa invece, costituiscono una aggregazione elettorale che è in simbiosi con la costruzione di un partito di centro e che vuole preservare i valori ed il patrimonio dell’esperienza della Democrazia Cristiana che da prevalenza sempre agli interessi del Paese rispetto a quelli personali o di gruppo.
La sfida che abbiamo davanti è densa di impegni e di appuntamenti importanti che vanno gestiti con lucidità e razionalità politica.
Non abiuriamo al nostro progetto, ma compiamo dei piccoli grandi passi verso l’obiettivo graduale della riunificazione di tutti i soggetti che si riconoscono nella storia e nel patrimonio storico dei democratici cristiani e siamo accanto al nostro segretario politico Angelo Sandri per affrontare insieme, l’ennesima esperienza elettorale con la nostra vicinanza, il nostro sostegno ed il nostro immutato entusiasmo.
di RODOLFO CONCORDIA (Roma) * rodolfo.concordia@dconline.info * Segretario organizzativo regionale Democrazia Cristiana regione Lazio
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grande Rodolfo.