A cura di RODOLFO CONCORDIA (Roma) * rodolfo.concordia@dconline.info
Nel tempo in cui scemano i valori, al libero pensiero si sostituisce l’opacità delle idee generaliste e la società della credulità prende il sopravvento
nei confronti del Sapere, della Conoscenza e del Diritto, ed emerge, una pseudo cultura di falsi profeti, che giocando sulle difficoltà economiche e
sociali del giornaliero arrancare, prefigurano, scenari di soluzioni politiche che poi si sciolgono nella miseria, nella amarezza della disillusione,
accrescendo di fatto, il buio del futuro e dissolvendo la Speranza delle Nuove Generazioni a sognare un Domani più equo e più giusto.
Molto spesso, essa, esprime bramosia del potere, ricerca di consenso utilizzando la rabbia di un popolo e promettendo ciò che esso si aspetta
senza indicare le necessarie coperture economiche e finanziarie che definiscono la fattibilità e la concretezza delle stesse; e soprattutto, contribuiscono, a rendere più difficoltoso il rapporto con i cittadini elettori e l’apprezzamento verso una Politica che riacquistando eticità e moralità, si ripropone come strumento di perseguimento di un Bene Comune, attraverso un obiettivo di crescita e sviluppo armonioso che prefigura il raggiungimento di sempre più elevati livelli di giustizia sociale e di solidarietà umana; e capace altresì, di essere un argine alla tentazione del disimpegno civile e politico ed alla scelta pericolosa dell’Aventino.
E’ evidente in un tale contesto, io credo, l’assenza di un minimo di rispetto nei confronti dello Stato e delle Istituzioni e verso la ricerca di un Bene Comune, che sempre, dovrebbe caratterizzare, il progetto di un soggetto politico che vuole assumeresi la responsabilità del governo del Paese.
Ma è anche palese che spesso, il soggetto, privo di una identità, di un progetto, di un Modello di Società da realizzare arranchi in un cammino
ondeggiante, frutto di opportunismo politico e con l’assenza genetica di valori e di impegni programmatici coerenti verso una società ed una civiltà
che dovrebbe rappresentare il punto di arrivo della sua proposta politica e programmatica.
Ma quello che risulta incomprensibile, almeno al sottoscritto, è il silenzio assordante dei mass-media avulsi dal rimarcare che tale ondeggiamento, è
strettamente legato all’assenza di una Identità di Valori, da un Progetto di Società da costruire, che anche nella difficoltà dell’oggi, persegue con
coerenza un cammino ed un obiettivo univoco. Ed allora, anche le alleanze politiche, sarebbero strumento di perseguimento del progetto e non mezzo
di soddisdazione di ambizioni personali e di partito in pieno contrasto con le dichiarazioni e gli obiettivi dichiarati nei momenti elettorali.
Ed a questo proposito,è sconvolgente constatare come gli slogan, le urla, la falsità degli impegni elettorali contratti con gli elettori, sono divenuti una
disdicevole “normalità” di un presunto cambiamento che stravolge le più elementari regole e comportamenti, tipici di una democrazia rappresentativa.
A fronte di ciò, ne sono convinto, si apre uno spazio rilevante per un Partito capace di recuperare la disgregazione di un tessuto sociale distrutto da
campagne di odio e di rancore verso l’altro, che miri all’unicità del Paese, ricostruisca la convivenza civile e legittimi la diversità di pensiero che deve
ritornare ad essere ricchezza e contributo di verità verso un processo di Democrazia Compiuta.
Infatti, ciò che ha realizzato la Democrazia Cristiana per la crescita culturale, sociale, civile ed economica del Paese, pur fra inevitabili errori, rappresenta una pietra miliare di un impegno Politico vissuto
nella coerenza fra gli ideali di riferimento ed una concretezza pragmatica di scelte governative improntate sempre al bene comune ed alla realizzazione di una Società al servizio dell’uomo che esaltava la sua dignità e lo rendeva libero da ogni condizionamento.
Da questa riflessione che appartiene alla verità della storia del Paese, la Democrazia Cristiana che è sempre esistita, vuole riprendere il Ruolo Guida di un reale processo di trasformazione dello Stato e delle Istituzioni con la dignià di un passato ma anche con la percezione del Nuovo che avanza e che vuole ridare Speranza alle Nuove generazioni, il cui futuro è compromesso da scelte scellerate di governi che impattano sulla credibilità del Paese, ne mettono a rischio la sovranità ed allontanano la fiducia degli investitori Italiani ed Internazionali, senza i quali, diventerà più arduo innescare un reale processo di crescita e di sviluppo del Paese finalizzato ad un allargamento della base produttiva ed occupazionale.
La guida e la Luce dell’impegno è stata e resta la Civiltà Giudaico Cristiana ed i valori che essa rappresenta con la difesa ferrea della nostra tradizione
culturale, della vita, della famiglia e impregnata di quella solidarietà e sussidiarità verso i più deboli ed i dimenticati da scelte degli ultimi governi,
finalizzate solo a pagare i debiti contratti con i propri elettori e non alla soluzione dei veri problemi del Paese.
Eppure aperta, ad una stagione di convivenza nella misura fisiologica definita dalle necessità del nostro sistema produttivo e nell’assolvenza delle leggi internazionali che disciplinano il rispetto dei perseguitati politici e di territori soggetti alla guerra.
Oggi però, ci dobbiamo relazionare con una sfida di una Unità fra Noi che legittimi l’ ambizione a ritornare ad essere fulcro di un progetto di rinascita e di riaggregazione del tessuto connettivo e con esso la Speranza che è Certezza Cristiana di un Nuovo Domani.
Senza una reale unità costruita con il rispetto reciproco e con un impegno che tratteggi le date e gli appuntamenti di un percorso democratico di riunificazione verso un Nuovo Partito Democristiano, questo sogno resterà tale ed una Luce di Speranza si spegnerà, soffocata dall’egoismo e dal
pseudo protagonismo di piccoli uomini che non sono degni di definirsi Democratici Cristiani.
Ma noi ci crediamo e siamo sempre disponibili ad offrire la certezza di un impegno che realizzi un sogno che milioni di elettori democristiani hanno nel cuore e vivono con la Speranza di tramutarlo in una Certezza per il bene del Partito e soprattutto della Nazione.
Quanto scritto sopra dovrebbe essere imputato e promosso come manifesto politico e ptogrammatico
Rodolfo Concordia Grazie Paolo