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Domenica 27 ottobre 2019, a Roma, in Piazza San Pietro, una rappresentanza locale dell’Associazione per la bigenitorialità “Mantenimento Diretto”, ha organizzato un flash-mob per ricordare il tema della cogenitorialità, ovverossia l’importanza, per ogni figlio, di crescere con mamma e con papà, perché entrambe le figure genitoriali sono importanti per una crescita sana ed equilibrata del minore.
Questa affermazione trova le sue radici nelle scienze umane e sociali, nonché nel pensiero della Chiesa e deve essere sostenuta anche nei casi di separazione e/o di divorzio.
Il figlio ha il diritto di crescere con l’affetto e la vicinanza di entrambi i genitori.
Dopo la norma sull’affido condiviso è giunto il momento che i tribunali lavorino anche sui tempi paritetici, affinché la relazione genitore figlio si consolidi nella quotidianità.
Con la caduta del Governo giallo-verde la possibilità di lavorare al miglioramento del cosiddetto Decreto Pillon pare svanita, vista la posizione che l’attuale Governo giallo-rosso sta assumendo in merito alla famiglia.
Ad oggi infatti sembra esserci poca attenzione riguardo questo tema, forse per crcare di mantenersi vicini ad un certo elettorato che ha contestato il DDL Pillon “tout court”, affermando che l’unico scopo di questo disegno di legge – considerato maschilista – fosse quello di celare i reati di violenza famigliare.
Di sicuro sarebbe stata più opportuna una critica punto per punto, anziché la solita battaglia ideologica.
Le relazioni si costruiscono e per consolidarsi hanno bisogno di tempo. Uno/due fine settimana al mese non sono sufficienti ad alcun genitore per edificare una relazione che sia esistenziale, ovverosia che tocchi i diversi ambiti dell’esistenza del figlio.
Chiunque non comprenda che è necessaria una norma più chiara a tutela dei bambini nei casi di separazione e divorzio, non vuole il bene di questi minori, ma intende proseguire una battaglia ideologica che si concretizza in assegni e dispute legali.
Come recita un proverbio africano “quando due elefanti si affrontano è l’erba che resta schiacciata”. Riteniamo che sia giunto il momento di mettere realmente e concretamente al primo posto “l’interesse del minore”, così come recita la norma sull’affido condiviso, dal momento che molte delle sentenze dei tribunali sono impregnate di richiami a una società divisa per un ruolo di genere che ormai non c’è più.
Un plauso va, quindi, a tutte quelle associazioni che si battono per la cogenitorialità, affinché si promuova il benessere di entrambi i genitori e dei loro figli.
< Mantenimento Diretto > è una di queste. Molte sono le sue iniziative, come sondaggi, convegni dalla forte profilatura scientifica, buone prassi e partecipazioni a tavole di rilevanza sociale.
È necessario portare all’attenzione della politica e della giustizia il tema della bigenitorialitá affinché nessun figlio e nessuna figlia cresca senza l’affetto di uno dei due genitori.
Basta con le lotte classiste. Si prendano invece in mano i dati, gli studi, le esperienze degli altri Stati; si inizi a studiare in maniera intellettualmente onesta il fenomeno e sia diano risposte adeguate, equilibrate e giuste sia nei termini della politica, che nelle aule di tribunale, affinché il diritto di ogni genitore a essere tale e il diritto di ogni figlio a esserlo di una mamma e di un papà non vengano lesi.
Dott. Carlo Macale (Roma) – Associazione “Mantenimento diretto”.
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