SI LAVORA ALLA STESURA DI UN PATTO FEDERATIVO TRA DEMOCRAZIA CRISTIANA ITALIANA ED IL COMITATO PER L’EQUITA’ FISCALE.

SI LAVORA ALLA STESURA DI UN PATTO FEDERATIVO TRA DEMOCRAZIA CRISTIANA ITALIANA ED IL COMITATO PER L’EQUITA’ FISCALE.

A cura di Bruno Zanette (Treviso) * bruno.zanette@dconline.info * 345-6544205 * Segretario regionale Dip. Comunicazione Democrazia Cristiana del Veneto

Bruno Zanette (Treviso)

< SI LAVORA ALLA STESURA DI UN PATTO FEDERATIVO TRA DEMOCRAZIA CRISTIANA ITALIANA E IL COMITATO PER L’EQUITA’ FISCALE >.

 La Democrazia Cristiana italiana ed il Comitato per l’equità fiscale stanno dialogando per stipulare quanto prima un patto federativo che sancisca la volontà di collaborare fattivamente per il raggiungimento di un maggior equilibrio e di buon senso, di fronte ad una situazione che rischia davvero di essere grottesca ed inaccettabile.

Angelo Sandri (Udine)

Un primo incontro si è svolto nei giorni scorsi a Vicenza tra le due delegazioni della Democrazia Cristiana e del Comitato per l’equità fiscale.

Presenti per la Democrazia Cristiana il Segretario politico nazionale Angelo Sandri (Udine), il Segretario per le Relazioni esterne ed istituzionali Renato Pasetto (Verona), il Vice-Segretario organizzativo nazionale D.C. della Dante Alessandrini (Treviso) ed il Vice-Segretario amministrativo nazionale D.C. Luca Zanor (Udine).

Lorena Sorlini (Brescia)

Il Comitato per l’Equità fiscale era rappresentato dal Vice-Presidente nazionale Maurizio Disarò (Padova), in costante collegamento con la Presidente del Movimento Lorena Sorlini (Brescia)

Democrazia Cristiana ed il Comitato per l’Equità fiscale hanno presentato i principali obbiettivi che i rispettivamente essi si propongono di poter  raggiungere con la propria azione nell’ambito politico e sociale.

Il Comitato per l’Equità Fiscale in particolare è nato per fare informazione e per cercare di sensibilizzare quella parte della popolazione ormai rassegnata a subire le vessazioni di un fisco ingiusto.

Maurizio Disarò (a sinistra) accanto al Segr. prov.le della D.C. di Padova Aladino Lorin

Ci si prefigge in tal senso di aiutare specialmente le persone più deboli.

Il Comitato è attivo su tutto il territorio nazionale ed in particolare a tutela di operai, pensionati, disoccupati,

Il Comitato per l’equità fiscale ha ottenuto in questi ultimi anni un notevolissimo sviluppo e può contare al momento attorno a circa trentamila adesioni.

La Democrazia Cristiana dal canto suo è in grado di mettere a disposizione le sue strutture denominate < Lo sportello del cittadino > mediante le quali da anni viene svolta un’azione di tutela a servizio del cittadino.

Si potranno dunque trovare con il Comitato per l’equità fiscale utilissime sinergie.

Inoltre è previsto l’inserimento di esponenti del Comitato nella dirigenza nazionale e territoriale della Democrazia Cristiana italiana ed in particolare nell’ambito del < Dipartimento per le attività economico produttive > attraverso cui i dirigenti del Comitato potranno sviluppare una proficua azione di tutela soprattutto a favore delle piccole e medie imprese che formano il tessuto principale di questa interessante Associazione.

A cura di Bruno Zanette (Treviso) * bruno.zanette@dconline.info * 345-6544205 * Segretario regionale Dip. Comunicazione Democrazia Cristiana del Veneto

 

 

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5 anni fa

E di certo ci sarà molto da lavorare visti i tempi …ora il paese ha bisogno di certezze …il ceto debole della popolazione non può essere lasciato in balia degli eventi …le piccole micro aziende ed i piccoli commercianti hanno bisogno di essere tutelati e non essere oggetto di continue vessazioni da parte di uno Stato che di ogni erba fa in fascio , il giustizialismo degli ultimi tempi farà morire ciò che è la linfa vitale del paese …non certo un segreto per gli addetti ai lavori come noi ( o perchi ci vuole pensare ) che le piccole micro aziende distribuite capillarmente nel territorio sono da sempre l’ anima pulsante del economia reale …l’ economia di tutti i giorni che ha tenuto in piedi e contribuito allo sviluppo del paese ….nel dopo guerra c’ era una specie di patto non scritto tra lo Stato ed chi aveva un attività …lavorate e fate lavorare il popolo che noi ( Stato ) non vi assilliamo più di tanto …il concetto era di far crescere l’ economia interna e dare una relativa tranquillità economica al paese e levare le famiglie dalla fame e dalla povertà … poi negli ultimi 30 anni a questa parte le cose sono cambiate radicalmente …troppo …ed il troppo stroppia .
Cordiali saluti Maurizio Disarò .