LA FAVOLA DEL LUPO E DELL’AGNELLO (FEDRO)

LA FAVOLA DEL LUPO E DELL’AGNELLO (FEDRO)

A cura di dott. ALFONSO BAIO (Palermo) * alfonso.baio@dconline.info * cell. 340-374166 * Segretario politico regionale della Democrazia Cristiana della regione Sicilia.

Alfonso Baio (Palermo)

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< DemocraziaCristiana Online>

La citazione effettuata dal Segretario politico nazionale della D.C. Angelo Sandri in un recente suo editoriale apparso su < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana (www.ilpopolo.news) ha non poco incuriosito lettori e interlocutori politici che hanno potuto leggere l’articolo di cui trattasi.

L’articolo poneva degli importanti distinguo a proposito del cosiddetto “Partito del popolo italiano” (o partito contro il popolo italiano ?) che sembra intenzione da parte di taluni vecchi marpioni della politica italiana andare a costituire senza la vera Democrazia Cristiana o addirittura – come appare più verosimile – contro di essa.

Angelo Sandri (Udine)

L’articolo de < IL POPOLO > di cui trattasi – a firma del Direttore Responsabile del giornale dott. Angelo Sandri (Udine) – si intitolava: < Superior stabat lupus, logeque inferior agnus … >, titolo che si ricollega alla famosa favola di Fedro”Il lupo e l’agnello” di cui senz’altro abbiamo tutti avuto modo di sentir parlare oppure anche di leggere.

Ma il tempo passa e le reminiscenza si attenuano …. e quindi il dott. Alfonso Baio (Palermo), Segretario politico regionale della Democrazia Cristiana della regione Sicilia, ha pensato bene di riproporre il testo nella sua versione integrale, opportunamente tradotto in italiano dalla lingua latina.

Un’effige dello scrittore romano Gaio Giulio Fedro

<< Un lupo e un agnello, spinti dalla sete, erano venuti allo stesso ruscello.
Il lupo stava più in alto e, un po’ più lontano, in basso, l’agnello.
Allora il malvagio, incitato dalla gola insaziabile, cercò una causa di litigio.
“Perché – disse – mi hai fatto diventare torbida l’acqua che sto bevendo?
E l’agnello, tremando:
“Come posso – chiedo – fare quello di cui ti sei lamentato, o lupo? L’acqua scorre da te alle mie sorsate!”
Quello, respinto dalla forza della verità:
“Sei mesi fa – aggiunse – hai parlato male di me!”
Rispose l’agnello:
“Ma veramente… non ero ancora nato!”
“Per Ercole! Tuo padre – disse il lupo – ha parlato male di me!”
E così, afferratolo, lo uccide dandogli una morte ingiusta. >>

Questa favola è scritta per quegli uomini che opprimono gli innocenti con falsi pretesti.»

A cura di dott. ALFONSO BAIO (Palermo) * alfonso.baio@dconline.info * cell. 340-374166 * Segretario politico regionale della Democrazia Cristiana della regione Sicilia.

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