A cura di ANDREA TURCO (Roma) * andrea.turco@dconline.info * cell. 351-6401373 * Segretario nazionale Vicario del Movimento giovanile della Democrazia Cristiana
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< Il Movimento giovanile della Democrazia Cristiana storica continua a battersi per la riunificazione di tutte le componenti della DEMOCRAZIA CRISTIANA o che a tale partito si ispirano ! >.
Con grande amarezza noi giovani della Democrazia Cristiana assistiamo al penoso tentativo di strumentalizzazione politica della Democrazia Cristiana Storica da parte di taluni “furbacchioni” della politica italiana che tentano per l’ennesima volta di riciclarsi senza il dovuto rispetto di chi per lo scudo crociato ha combattuto realmente e disinteressatamente in tutti questi anni.
Ed è per questo che motivo che con un documento datato 19 gennaio 2020 intendiamo condannare politicamente il mancato rispetto dei valori etici e morali da parte dei Big Politici che hanno dato vita alla “sceneggiata” svoltasi a Roma tentando di appropriarsi di una realtà politica esistente, ben viva e vegeta, che a loro non appartiene di sicuro.
Fatta questa doverosa premessa, rinnovando il nostro impegno verso la Riunificazione di tutte le componenti della Democrazia Cristiana o che a tale Partito si ispirano.
Ed invitiamo gli italiani ad un sacrificio, che è quello di ascoltare la verità sacrosanta di una sentenza che sanciva, in maniera INAPPELLABILE, quanto segue.
La sentenza 25999 del 2010 della Corte di Cassazione a sezioni Unite ( e atti precedenti) recita infatti che: “La Democrazia Cristiana non poteva esser sciolta, in base allo Statuto del partito, da Mino Martinazzoli – nell’ormai lontano 18 gennaio 1994 – nel modo in cui si era pensato di procedere( senza la convocazione di un Congresso nazionale della D.C., NDR).
Pertanto la Democrazia Cristiana (sentenzia la Corte di Cassazione a sezioni unite in maniera inappellabile, NDR) vive ancora negli iscritti al partito, quelli rimasti fedeli, dal 1992-1993 a oggi (sentenza numero 25.999 del 23 dicembre 2010, NDR)”.
Sappiamo altresì molto bene che gli iscritti alla Democrazia Cristiana 1992/1993 si riunirono in Assemblea generale nei giorni 3 e 4 luglio 2002 a Roma (Hotel Platino) per deliberare la ricostituzione degli organismi direttivi del partito, scegliere il simbolo ufficiale della Democrazia Cristiana con cui presentarsi agli elettori, procedere alla riorganizzazione del partito su tutto il territorio nazionale.
Si decise inoltre di iniziare un contenzioso giuridico contro coloro i quali recavano nocumento alla vita del partito della Democrazia Cristiana (tra cui evidentemente tutti i falsi eredi – per interessi personali abbastanza loschi – di un “de cuius” che non era mai venuto a mancare).
Da questa Assemblea nazionale degli iscritti D.C. 1992/1993 e dal lavoro svolto negli anni successivi 2002/2003 da parte degli aderenti al partito scudocrociato è scaturita la celebrazione del XIX Congresso nazionale della Democrazia Cristiana, svoltosi a Roma (Teatro Capranichetta) nei giorni 7 e 8 dicembre 2003.
E’ scaturito altresì il lungo contenzioso giuridico (dal 2002 al 2010) che è sfociato nella summenzionata Sentenza della Corte di Cassazione a sezioni unite numero 25.999/2010 che pone fine a qualsiasi diatriba in ordine alla sussistenza e vigenza della Democrazia Cristiana !
E’ ugualmente agli atti della Storia che gli iscritti alla Democrazia Cristiana 1992/1993 si sono riuniti nuovamente nel Congresso nazionale della Democrazia Cristiana svoltosi a Perugia nei giorni 14 e 15 dicembre 2013.
Gli atti di quel Congresso, oltre che essere stati regolarmente registrati nel gennaio 2014 (Agenzia delle entrate di Roma), sono stati oggetto di pubblicazione notarile, in forma di atto pubblico, nel mese di maggio 2015, presso lo studio del Notaio Angelo Gaglione di Roma.
Sappiamo altresì che altri gruppi di democratici cristiani stanno comunque ancora autonomamente operando in quella stessa direzione, sia politica che giuridica che organizzativa.
Ora l’invito pressante del Movimento Giovanile della Democrazia Cristiana storica è che nei prossimi mesi si metta mano alla ricostruzione di una Democrazia Cristiana che sia unita, coesa, forte, che garantisca agli italiani – in Italia e in Europa – una rappresentanza degna della Storia del nostro partito (partito che tra l’altro si è battuto per fondare la CEE, il 25 marzo 1957, a Roma) e che sia alternativa alla destra estremista e alla sinistra massimalista.
A cura di ANDREA TURCO (Roma) * andrea.turco@dconline.info * cell. 351-6401373 * Segretario nazionale Vicario del Movimento giovanile della Democrazia Cristiana
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