A cura di Valentina Mancinelli (Perugia) * Segretario nazionale del Mov. Giovanile della Democrazia Cristiana * valentina.mancinelli@dconline.info
www.ilpopolo.news * www.democraziacristianaonline.it *
Qualche altra considerazione sulla richiesta di ripresa della celebrazione delle Sante Messe nella cosiddetta “fase due”
Sulla regolamentazione di un nuovo accesso alle messe, i Cardinali Pietro Parolin (Segreteria di Stato) e Gualtiero Bassetti (Presidenza della Cei) hanno agito in piena sintonia con il Papa.
Le mosse di Matteo Salvini e Matteo Renzi sono state invece comunemente interpretate come azioni più per danneggiare il Governo Conte che altro, affinché sia possibile finalmente sostituirlo con il “Governone” (al cui interno ritornerebbero in primis i sovranisti della Lega che non possono sopportare l’idea di stare lontani dalle leve del potere).
Procedendo sulla base di una personale ricerca vorrei esporre un ulteriore parere riguardo la posizione da parte dell’episcopato italiano Il Papa è convinto che nella stagione del dopo-virus il mondo abbia bisogno di una rafforzata visione del “bene comune”; di ancor più multilateralismo; di ancora più Europa nel senso di una robusta Unione Europea, capace di evitare una nuova guerra fredda e di portare a livello internazionale l’idea di una politica sociale, solidale ed inclusiva.
Gli ambienti economici, secondo quanto sostenuto dal Sommo Pontefice, a partire dalla Confindustria ed alcuni settori del mondo politico aspirano al “Governone” e accarezzano i sovranisti; anche negli ambienti ecclesiali c’è chi rema nella stessa direzione. Come ad esempio il Cardinale Camillo Ruini, ex presidente della Cei, che a Novembre in una intervista al Corriere della Sera sosteneva che non bisogna demonizzare Matteo Salvini ma puntare su una sua “maturazione”.
Papa Francesco, ha ritenuto, al di là delle giuste considerazioni sanitarie, di dover dare un pubblico Assist al Premier Giuseppe Conte, sottolineando il valore dell’ubbidienza alle “disposizioni” del Governo.
Sarà in ogni caso necessario trovare determinati spazi di ritrovo adibiti alla preghiera personale con l’assistenza spirituale ecclesiale e dell’accolito, così come sarà altresì necessario riattivare le celebrazioni eucaristiche e le funzioni all’interno di spazi all’interno dei quali sarà doveroso osservare determinati parametri di rispetto del distanziamento senza intercorrere nel distacco morale ed umano.
Sarebbe controproducente proseguire per molto tempo nel restare in assenza della linfa vitale della S. Messa comunitaria, cercando comunque di evitare l’assembramento.
A tal proposito le Congregazioni cristiane di ciascun territorio dovrebbero mobilitarsi in modo tale da poter inserire celebranti da destinare alle parrocchie limitrofe delle proprie zone territoriali, con la sicurezza che essi possano trovare un ambiente collaborativo e non scarno di partecipanti.
A cura di Valentina Mancinelli (Perugia) * Segretario nazionale del Mov. Giovanile della Democrazia Cristiana * valentina.mancinelli@dconline.info
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