La Democrazia Cristiana ha ricordato con attenzione il 61 anniversario della scomparsa di Don Luigi Sturzo (8 agosto 1959)

La Democrazia Cristiana ha ricordato con attenzione il 61 anniversario della scomparsa di Don Luigi Sturzo (8 agosto 1959)

A cura di Fernando Ciarrocchi (Ascoli Piceno) * fernando.ciarrocchi@dconline.info * 

Fernando Ciarrocchi 

www.ilpopolo.news * www.democraziacristianaonline.it *

< La Democrazia Cristiana ha ricordato con attenzione il 61 anniversario della scomparsa di Don Luigi Sturzo (8 agosto 1959) >.

Prego affinchè il mio grido sopravviva alla mia tomba!”. Così si esprimeva don Luigi Sturzo, il sacerdote di Caltagirone (CT) che aveva speso la sua intera vita per un impegno religioso in primis, ma anche politico/sociale a difesa della gente e soprattutto delle classi sociali più deboli e bisognose.

Un immenso patrimonio di valori, proposte, iniziative, studi e riflessioni che fanno di don Luigi Sturzo un vero “gigante” il cui pensiero è tuttora di una modernità straordinaria a cui faremmo bene ad attingere per affrontare e risolvere i tanti problemi della nostra quotidianità.

Don Luigi Sturzo

E la Democrazia Cristiana,  in collaborazione con la testata giornalistica de “IL POPOLO“, ha voluto rendere omaggio al nostro nobile padre fondatore Don Luigi Sturzo per ricordare i 61 anni dalla sua scomparsa: era il lontano 8 agosto 1959, in quel di Roma.

Lo ha fatto – innanzittutto – con una interessante e partecipata videoconferenza, utilizzando la piattaforma Zoom, svoltasi a partire dalle 11.30 di sabato 8 agosto 2020.

Evento che è stato partecipato e seguito con particolare interesse, coordinato dalla Dott. ssa Dora Cirulli, Capo Ufficio Stampa Nazionale della Democrazia Cristiana e Vice Direttore Resp. Vicario de “IL POPOLO”.

Alfonso Baio (Palermo)

L’incontro si è dunque aperto con il saluto introduttivo da parte del Dott. Alfonso Baio (Palermo), Segretario politico regionale della Democrazia Cristiana della Regione Sicilia.

Alfonso Baio ha ricordato i dati salienti della figura di don Luigi Sturzo, sottolineando quanto essa possa essere di esempio alle nuove generazioni ed a tutti noi per interpretare la politica in maniera sana e corretta, a servizio del prossimo e non solo per se stessi.

Il Dott. Franco D’Urbino (di Caltagirone/CT).

La videoconferenza è stata impreziosita dalla presenza del Dott. Franco D’Urbino, di Caltagirone (CT),  grande studioso della figura di don Sturzo e Presidente del Circolo culturale calatino intitolato a “don Luigi Sturzo”.

Franco D’Urbino, che è Consulente editoriale de “Il Popolo” della Democrazia Cristiana, tra le sue varie iniziative dirige anche il giornale <La Croce di Costantino>, il giornale fondato direttamente dallo stesso don Luigi Sturzo.

Franco D’Urbino ha svolto una vera e propria “lectio magistralis” sulla figura dell’insigne sacerdote calatino di cui la Democrazia Cristiana ha voluto far memoria.

Don Luigi Sturzo in primis è stato un sacerdote fedele alla chiesa e alla sua dottrina. Da questa fonte nasce il celeberrimo e imperituro “Appello ai liberi e forti” emanato il 18 gennaio 1919 anno in cui ha preso corpo e vita il Partito Popolare Italiano.

Angelo Sandri (Udine)

Il “manifesto dei liberi e forti”, voluto con tenacia e determinazione da Don Sturzo, in pieno regime fascista, rappresenta una pietra miliare del Cristianesimo democratico italiano.

Il Card. Bassetti, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, in occasione del centenario dell’emanazione del manifesto ai liberi e forti disse: “E’ un documento veramente importante per la storia del nostro paese e per l’impegno sociale dei cattolici democratici che ha origine da quella grande enciclica che fu la Rerum Novarum”.

Nell’appello ai liberi e forti, con lucidità e lungimiranza, Don Luigi Sturzo esplicita i principi con cui i cattolici democratici dovranno far costante riferimento nel loro quotidiano impegno sociale e politico.

clara funiciello
Clara Funiciello (Taranto)

In virtù della sua fede e del suo essere sacerdote Don Sturzo non alcun timore nell’affermare le sue idee per uno stato libero, democratico in cui la persona è e deve essere al centro dell’azione politica.

Latifa Roccia Aboutaib

Idee per le quali subì il lungo esilio in Inghilterra, cui seguì la permanenza per alcuni anni negli Stati Uniti, prima di rientrare definitivamente in Italia.

Nel suo copioso epistolario non mancano tantissimi appunti, suggerimenti e riflessioni.

A tal proposito quando scrive della sua esperienza di Pro sindaco di Caltagirone, sua città natale, don Sturzo afferma che “un buon amministratore è colui che sa rispondere ai bisogni primari della cittadinanza che vive in condizioni di particolare disagio.”

Gabriella Arcuri (Taranto)

A tal proposito ricordava la sua battaglia per aver portato l’energia elettrica nelle zone più depresse del circondario rurale della sua Caltagirone.

Questo è solo uno dei moltissimi episodi della sua esperienza di amministratore locale, potremmo dire, dell’essere stato antesignano di quella che dovrebbe essere la sana e buona amministrazione locale.

Dora Cirulli (Roma)

Sono quindi seguiti vari interventi tra cui menzioniamo quelli del Segretario nazionale della Democrazia Cristiana, Dott. Angelo Sandri (Udine); del Vice-Segretario politico nazionale Clara Funiciello (Taranto); del Segretario Vicario Dip. Comunicazione della D.C. internazionale Latifa Roccia Aboutaib (Cosenza); del Segretario regionale Vicario Dip. Comunicazione Puglia Gabriella Arcuri (Taranto) ed altri ancora.

La giornata in memoria di Don Luigi Sturzo si è conclusa con la celebrazione di una Santa Messa, officiata presso la Chiesa del Santissimo Salvatore, a Caltagirone, da Don Franco De Pasquale, rettore della medesima Chiesa ed in cui è ubicata la tomba di Don Luigi Sturzo.

 

A cura di Fernando Ciarrocchi (Ascoli Piceno) * fernando.ciarrocchi@dconline.info * 

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