A cura di Dott. Angelo Sandri (Udine) * Cell. 342-9581946 * segreteria.nazionale@dcoenline.info *

Segretario politico nazionale della Democrazia Cristiana (XXIII Congresso nazionale D.C. svoltosi a Roma nei giorni 8 e 9 luglio 2017)

< Una risposta ai sedicenti contestatori della Democrazia Cristiana che permane in buona saluta ed in continua espansione su tutto il territorio nazionale ! >

Si susseguono in varie parti d’Italia alcune prese di posizione da parte di alcuni “cespugli” sedicenti democristiani che millantano titoli ed autorevolezza a rappresentarein maniera univoca la Democrazia Cristiana storica che fu di don Sturzo, De Gasperi ed Aldo Moro.

Rintengo che affermazioni di questo tipo siano stupide politicamente e ridicole giuridicamente, come ampiamente è possibile dimostrare da un esame attento e circostanziato dalla copiosa domumentazione esistente e che riguarda la controversia  giuridica e gli atti politici che fanno parte della cosiddeetta <Resistenza democristiana>.

Ribadiamo la assoluta legittimità della posizione storica, politica e giuridica della Democrazia Cristiana  che è tuttora ben viva e vegeta, come da tutti ormai riconosciuto (e non potrebbe essere diversamente).

Ribadiamo il persorso di assouta trasparenza e correttezza fin qui compiuto e che trova i suoi capisaldi fondamentali in atti inconfutabili e provati storicamente e giuridicamente.

A comincIare dall‘Assemblea generale degli iscritti alla Democrazia Cristiana 1992/1993 svoltasi a Roma presso l’Hotel Palatino nei giorni 3 e 4 luglio 2002.

Per passare poi all’atto di citazione presentato al Tribunale di Roma dagli iscritti D.C. 1992/1993 (con il patrocinio dell’Avvocato Bruno Panizzo del foro di Udine) in data 17 settembre 2002; la celebrazione del XIX Congresso nazionale della Democrazia Cristiana svoltosi al Teatro Capranichetta di Roma nei giorni 7 e 8 dicembre 2003 (che elesse Segretario politico nazionale D.C. Giuseppe Pizza e Segretario Organizzativa nazionale D.C. Angelo Sandri).

Al XIX Congresso nazionale della Democrazia Cristiana del 2003 seguì un periodo di intensa attività sia sul piano politico, che giuridico, che organizzativo.

Servirà un libro che sarà giustamente intitolato < La Resistenza democristiana > per raccontarlo, almeno in estrema sintesi.

Citiamo sul piano politico i fondamentali momenti rappresentati dal XX Congresso nazionale della Democrazia Cristiana svoltosi a Trieste nei giorni 6/8 aprile 2005 ed il XXI Congresso nazionale della D.C. svoltosi a Milano nei giorni 8 e 9 febbraio 2009.

Sul piano giuridico la “madre di tutte le battaglie” è rappresentata dal procedimento procvessuale incardinato con l’atto di citazione del settembre 2002 e che portò alla famosa “sentenza Manzo” del giugno 2006; alla sentenza della Corte d’Appello del Tribunale di Roma dell’ottobre 2009 ed alla “storica” sentenza della Corte di Cassazione a sezioni unite, la numero 25.999, del 23 dicembre 2010.

Con questa sentenza si pose la parola fine a dubbi ed interpretazione sulla vigenza del partito della Democrazia Cristiana, che proseguì il suo cammino con lo “storico” XXII Congresso nazionale D.C. svoltosi a Perugia nei giorni 14 e 15 dicembre 2013 ed il susseguente XXIII Congresso nazionale D.C. svoltosi a Roma nei giorni 8 e 9 luglio 2017.

In tutti questi anni la vita del partito è proseguita senza soluzione di continuità, basandosi su quanto previsto dallo Statuto vigente della Democrazia Cristiana e dai Regolamenti attuativi dello stesso.

Dal punto di vista politico la dirigenza nazionale della Democrazia Cristiana, che si è espressa attraverso i deliberati degli organismi direttivi del partito, si è sempre dimostrata aperta a collaborare anche con tutti i “ritardatari” permettendo loro di prendere parte alla vita politica del partito, con pari dignità ma con spirito costruttivo.

Molte volte – purtroppo – prevagono interessi particolari o  addirittura ostativi da chi si riavvicina al partito con modalità ben poco collaborative.

Fatta questa doverosa premessa va rilevato che il partito sta progressivamente irrobustendo la sua presenza politica ed organizzativa in ogni provincia d’Italia ed anche fuori dai confini nazionali del nostro Paese.

Con operato sempre conforme allo Statuto vigente della Democrazia Cristiana (ed ai Regolamenti attuativi dello stesso); ai principi fondamentali della Democrazia Cristiana alla base della costituzione del nostro partito, come insegnatoci dai padri fondatori del partito dello scudocrociato; in sintonia con gli insegnamenti della Dottrina Sociale della Chiesa che vogliamo rispettare e far rispettare.