Alessandro Cappelli responsabile dipartimento sport della Democrazia Cristiana di Ascoli Piceno
Uno fra i tanti settori colpiti dalla chiusura forzata c’è la ristorazione, ( bar,ristoranti, paninerie, pizzerie), in questi mesi hanno dovuto far fronte alle diverse regole, divieti e limitazioni.
Molte attività della ristorazione avevano preventivamente pianificato la struttura del locale con interventi migliorativi per rispettare il distanziamento e installando anche dei sanificatori all’ingresso e nei vari punti del locale.
Purtroppo peró per diversi aspetti tutto ciò è stato vano perché molti locali sono rimasti chiusi sia a seguito della seconda ondata pandemica, sia dalle ulteriori rigide restrizioni tra cui il divieto di aprire nel weekend e nei festivi.
Molti data la situazione non hanno riaperto p per non accollarsi spese insostenibili, soprattutto quei piccoli locali che rappresentano la parte produttiva del paese che con forza e passione rappresentano il made in Italy e hanno un ottimo gradimento da parte della clientela . Ci auguriamo vivamente che con il ritorno di tempi migliori possano riprendersi alla grande e testimoniare meglio di prima l’eccellenza del made in Italy.