Urla nel silenzio !

Urla nel silenzio !

 

Alessio Piccirillo (Roma)

A Cura del Dott. Alessio Piccirillo (Roma)

alessio.piccirillo@dconline.info * Cell. 392-7465813

Vice-Segretario Gen.le Dipartimento Comunicazione della Democrazia Cristiana Internazionale

Componente Direzione nazionale della Democrazia Cristiana

< URLA NEL SILENZIO ! >

Continuano a susseguirsi in Myanmar: arresti, violenze di ogni genere ed uccisioni indiscriminate, tra l’indignazione di pochi e l’immobilismo di molti.

Secondo fonti di un portale birmano (Myanmar now) il bilancio dei morti ha superato le 100 unità, mentre gli arresti sono oltre 2500 e più di 130 le incriminazioni.

A farne le spese, tra l’altro, nei giorni scorsi, un bambino di 5 anni, una bambina di 13 ed una giovane promessa calcistica under 21 più che ventenne.

L’eco di queste atrocità è rimbalzato nuovamente sul tavolo dell’ONU, scatenando profonda disapprovazione a livello internazionale. – A tal proposito, sono 12 i paesi che – per conto dei loro capi militari, tra cui anche l’Italia – hanno firmato un inconsueto documento di forte condanna per i fatti in questione.

Tom Adrews – esperto delle Nazioni Unite per il Myanmar – dal canto suo, definendo “assassinii di massa” le uccisioni dei dimostranti, ha invitato tutti i paesi membri ad isolare l’illegittimo Governo militare birmano per bloccare loro le importazioni ed il rifornimento di armi.

Ora, però, la situazione si fa articolata, e non poco, perchè come membri vi sono anche Russia e Cina – principali “fornitori” del generale golpista e del suo esercito – a detta di molti elementi “destabilizzanti”.

Ad ogni buon modo l’asse che si è venuto a creare (Usa, GB, UE contro Russia e Cina) seppur nella più ampia buona fede, oltre a minacce di sanzioni ed esternazioni pesanti in termini diplomatici, non è andato oltre.

E questo perchè Il Myanmar è circondato proprio dalle due grandi superpotenze – le quali, consapevoli dei loro interessi economici (interni ed esterni) fanno buon viso a cattivo gioco avallando, e nemmeno in maniera tanto velata quanto sta accadendo nel paese della giada- quindi, come già ripetuto in altre occasioni, con un intervento “diretto” in quella regione dell’Asia, si rischierebbero davvero delle conseguenze belliche apocalittiche per il mondo intero.

Per avere un’idea di cosa potrebbe accadere basti pensare a quello che sta avvenendo in questi giorni in Donbass, regione in cui sono contrapposte la Russia da una parte e l’Ucraina (appoggiata dalla UE e dagli USA) dall’altra, in una sorta di guerra fredda che, proprio in questi giorni, vede il dispiegamento di sistemi antiaerei BUK M1-2 (SA-17 Grizzly) a ridosso del confine ucraino – cui seguirà, certamente, risposta, in termini di armamenti, da parte occidentale – il che non lascia trasparire assolutmente nulla di buono.

Aung San Suu Kyi and her party,NLD, the National League for Democracy.

Intanto, in varie zone del paese si registrano scontri tra milizie armate antigovernative e le formazioni dell’esercito “regolare” che, per tutta risposta, è ricorso all’ausilio dell’aeronautica ordinando attacchi aerei a tappeto, come nel caso della regione del Hpakant – famosa proprio per le sue miniere di giada che fanno molto gola al governo.

Insomma, la Birmania sta diventando una immensa polveriera che rischia di implodere senza che nessuno, in maniera davvero fattiva, possa trovare una soluzione ottimale per mettere fine a questo immane ed ingiusto massacro. Invano, infatti – almeno fino ad ora – sono serviti gli appelli del Vaticano e di altri paesi per far desistere l’attuale “governo” dal continuare questo assurdo bagno di sangue che, se non fermato in tempo, avrà sicuramente delle conseguenze terribili.1

1Fonti: ANSA, Myanmar now, AsiaNews, Gepolitica.info