A cura di Dott. Angelo Sandri (Udine)
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Segretario politico nazionale della Democrazia Cristiana
Direttore Resp. de < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana.
< Avv. Antonella Russo: criticità e spunti per una ripartenza anche tramite le zone franche montane. >
Giovedì prossimo 13 maggio 2021, con inizio alle ore 19.00, avrà luogo una riunione in video-conferenza (modalità MEET ) del Dipartimento < Agricoltura > della Democrazia Cristiana italiana, presieduta dal Segretario nazionale del Dip. Agricoltura della D.C. Avv. Antonella Russo (Foggia).
Sono molti gli argomenti che si intendono approfondire, viste le pesanti problematiche che interessano un settore ritenuto di vitale importante per l’economia e lo sviluppo del nostro Paese.
Ed anche il nostro giornale < IL POPOLO > intende collaborare per il dovuto approfondimento di queste tematiche.
Una in particolare riguarda la proposta di istituire < zone france montane > anche nelle zone del Sub Appennino Dauno.
Si intende dare vita infatti ad un < Comitato zone franche montane > – sottolinea l’Avv. Antonella Russo – per l’istituzione delle Zone franche montane: una proposta che dovrebbe essere approvata al più presto dal Parlamento italiano.
Un’iniziativa molto importante per far sì che la Ragioneria generale dello Stato predisponga la necessaria relazione di merito con la relativa copertura finanziaria, da dover sottoporre alla Commissione paritetica Stato-regione, che stabilirà i fondi che si potranno mettere a disposizione”.
<< La legge per le Zone franche montane – chiosa l’Avvocdato Antonella Russo – interessa molto anche i Comuni montani di tutta la Puglia.
Pertanto potrebbe essere estesa anche ad altri territori pugliesi ed interessare molti abitanti e imprese che potrebbero usufruire della fiscalità di vantaggio e dei contributi sociali per le aziende che assumono nuovo personale.
Misure strutturali indispensabili a favore delle imprese e delle aziende che insistono su queste aree e per contrastare lo spopolamento del nostro territorio montano ed il rilancio della economia locale.
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E’ un palliativo inutile
Ottima iniziativa