PUGNI E SENTIMENTO: UNA SERATA ALL’INSEGNA DEL VERO SPORT !

PUGNI E SENTIMENTO: UNA SERATA ALL’INSEGNA DEL VERO SPORT !

PUGNI E SENTIMENTO: UNA SERATA ALL’INSEGNA DEL VERO SPORT !

Dott. Alessio Piccirillo (Roma)

A cura di Dott. Alessio Piccirillo (Roma)

alessio.piccirillo@dconline.info * cell. 392-7455813

Non si è ancora spento l’eco della kermesse sportiva avvenuta venerdì scorso, 16 luglio, in quel di Ladispoli, ridente località sul litorale nord di Roma, laddove – ospiti del campo della locale squadra di calcio, il Ladispoli, appunto – si sono sfidati giovani pugili, dilettanti e professionisti di grido, in una serie di incontri culminati con il re-match per il titolo italiano dei pesi massimi leggeri che vedeva contrapposti il reggino Francesco Versaci – detentore del titolo – e lo sfidante, il romano Mattia Faraoni, sportivo e youtuber di enorme successo e di grande fama.

Una bellissima serata organizzata dal Buccioni Boxing Team, con il patrocinio della Regione Lazio, del Comune di Ladispoli e dalla Federazione Pugilistica Italiana.

Senza nulla togliere agli altri incontri in locandina – tra i quali ha spiccato quello dell’italiano Cristopher Mondongo contrapposto al francese Marvin Callea, valido per il titolo mediterraneo dei super gallo, vinto dal transalpino dopo un match che ha visto contrapposti due sportivi di qualità – quello che ha riscosso maggiore successo e che ha contribuito ad attirare un così grande numero di pubblico (c’è stato il “sold out” con cifre che vanno – tra bordo ring e parterre – ben oltre il migliaio di presenze) è stato proprio l’incontro tra Faraoni e Versaci interrotto, durante il primo incontro, per un malore di quest’ultimo.

Sono accaduti episodi – a latere di tutto – che hanno contribuito non poco a far surriscaldare gli animi sportivi del web, cosa, questa, sapientemente risolta da Faraoni, neo detentore del titolo, vinto per ko tecnico alla 5ta ripresa, causa abbandono di Versaci per un forte dolore ad una spalla – come è giusto che sia per uno sportivo che si rispetti, quale Mattia ha davvero dimostrato di essere – quando, alla fine del match, sportivamente, ha incontrato il pugile calabrese nel suo spogliatoio per dei chiarimenti ed una cordiale stretta di mano che, a dire il vero – e proprio per amore del “vero” sport – ci stava davvero tutta.

Una serata piena di emozioni e di sorprese quindi, lo scorso venerdì, allo stadio “Angelo Sale”.

Sorprese perchè, nel bel mezzo dell’esultanza per la vittoria, il neo campione ha chiamato accanto a se, sul ring, la sua fidanzata Alessia – della quale è profondamente innamorato – e davanti alla platea esultante le ha fatto una romanticissima proposta di matrimonio che ha commosso la ragazza la quale, di fronte alla domanda dello speaker sportivo:”..Allora, lo vogliamo sposare sto’ campione italiano?…” , con grande emozione ha risposto:”…E direi proprio di si!”.

Mattia Faraoni, da un pò di tempo a questa parte, è impegnato sulla piattaforma di Youtube – oltre che in una serie di tutorial tecnici, non solo di boxe – anche in una serie di video – sul canale di un altro youtuber d’eccezione, Simone “Cicalone” – intitolati “Quartieri criminali” dove, alla parola criminale (tratta dalla famosa serie che ha descritto le vicende della banda della Magliana) deve essere necessariamente data un’accezione generica, con tutti i distinguo del caso, differente, a seconda delle zone visitate.

Nelle sue produzioni è affiancato, oltre che da Cicalone, anche da altri youtuber di grande fama, come Franchino “er criminale” ed i suoi fedeli “fratelli” Simone “Workout” e Federico Nelli.

Una persona, quindi, con una profonda propensione per le problematiche e per gli aspetti sociali che contraddistinguono i nostri quartieri, ad iniziare dalle zone più sperdute e dimenticate della nostra città.

Tutti presenti, tra il pubblico, i sopraccitati “leoni” della rete – assieme ad altri campioni della boxe mondiale, come Giovanni de Carolis, e di altre discipline da combattimento.

Con loro, un gran numero ragazzi, di intere famiglie e di palestre provenienti da molte zone di Roma e non solo, intervenuti fino a li per vedere trionfare il loro beniamino.

Ma qui, a trionfare, oltre a quanto abbiamo descritto sino ad ora, è stato ben altro: LO SPORT, quello vero, pulito; quello che tende alla riqualificazione delle periferie urbane mediante l’avvicinamento dei giovani d’oggi verso la cosiddetta “noble art” (ma la cosa potrebbe riguardare tranquillamente anche altre discipline sportive) con tutto quello che in essa è contenuto.

Valori sani, realieducazione per gli altri e per sè stessi; stima per il proprio avversario e per il prossimo.

Insomma, tutto ciò che può servire ad un giovane per essere indirizzato sulla via “giusta”, che non è quella che offrono certe serie televisive o certi falsi “Guru” della rete che impazzano, specie tra i teenagers.

E pur vero che la società di oggi tende ad offrire molto poco ai giovani, i quali non hanno input, non hanno spazi aggregativi e finiscono, così, con il convivere in un mondo di noia ma se nessuno si decide a lanciare il sasso nello stagno per smuovere l’acqua dalla sua immobilità, il problema ci rimarrà sempre lo stesso.

E Mattia, Simone ed i loro compagni questo sasso lo hanno lanciato.

Ed il risultato è stato più che positivo, anche se ancora di strada se ne deve fare molta.

Una piccola nota autobiografica: chi scrive viene dal mondo del Karate, con una esperienza ultra decennale, e con un insegnante (mi piace molto ricordarlo sempre, Sensei Germano, maestro di sport e di vita il quale, in un periodo davvero articolato per il sottoscritto, seppe trasmettere i giusti valori per la crescita di un giovane) fissato per i fondamentali di boxe – e da qui la passione, già viva in se per se, comunque, per l’attività pugilistica – con tutto ciò che ne consegue in termini di sportività e nobiltà d’animo.

A conclusione di questo pezzo e bene sottolineare che, all’interno degli spogliatoi delle Stadio “Angelo Sale” c’è un corridoio in fondo al quale campeggia – iconica e lapidaria – una frase la quale, da sola, riassume tutto quanto si è scritto fino ad ora: RISPETTO!

Meditate, ragazzi, meditate.