A cura di Dott. Emilio Massimo Rossi (Bergamo)
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Segretario politico nazionale Vicario della Democrazia Cristiana
Segretario politico regionale della Democrazia Cristiana della Lombardia
< Verso il XXIV Congresso Nazionale della Democrazia Cristiana italiana ! >
Il partito della Democrazia Cristiana ha intrapreso la strada che lo porterà – nella primavera del 2022 – alla celebrazione del XXIV Congresso nazionale della sua storia.
Un momento importante ed atteso che solo gli accadimenti legati alla emergenza pandemica hce ha colpito anche il nostro Paese hanno ritardato (e non di poco) impedendo che quanto previsto dalle norme statutarie che regolano la vita del nostro partito venissero – come al solito – rispettate attentamente e con la dovuta precisione.
Ora comunque la macchina politico/organizzativa della Democrazia Cristiana si è rimessa in moto e dal livello territoriale, a quello provinciale e regionale, ci si sta attivando per convocare le varie Assemblee e provvedere al rinnovo elettivo della cariche, aspetto prodromico allo svolgimento della Assise nazionale.
Anche il dibattito all’interno del partito sta opportunamente decollando e vi sono già vari interventi che stanno analizzando le varie problematiche interne e le soluzioni per migliorare la situazione si all’interno della Democrazia Cristiana ma finalizzando il discorso alla situazione politica generale del nostro Paese.
Particolarmente significativo mi è parso il recente intervento sviluppato sui social dal Comm. Rodolfo Concordia, Segretario politico regionale della D.C. del Lazio e Coordinatore della Segreteria politica nazionale della Democrazia Cristiana italiana.
<< La solitudine è spesso la nostra compagna quotidiana ed in particolare quella relativa agli “uomini di comando” ed è una caratteristica tipica della nostra Era.
Essa – in generale – si accompagna ad uno stato di personale sconforto quando si vive una stagione di transizione nella quale non appare la sicurezza di un approdo e contemporaneamente, vengono meno il rispetto dei Dettami Costituzionali e da uno svuotamento dei Principi Democratici.
E’ tipico quindi il diradarsi degli appuntamenti Congressuali, che rappresentano un optional ed un lontano ricordo delle regole presenti nello Statuto Vigente facendo venire meno la partecipazione degli iscritti a compiere le sacrosante scelte attinenti al proprio futuro sociale, civile e politico.
Ciò vale per le Associazioni, i Movimenti ed i Partiti.
Tutto ciò configura uno stato di stallo ed una forma di diarchia nella quale vengono offuscate le ragioni di essere e di comportarsi da veri Soggetti Politici, ispirata molto spesso,da una voglia di resistenza al cambiamento e di caratterizzarlo, secondo le personali ambizioni e non dalle necessità ed i bisogni reali di un Paese.
Esso, infatti, annaspa fra una ragionevole speranza di Giustizia e dalla constatazione di comportamenti lontani anni luce dal processo Democratico e dal rispetto delle regole Statutarie.
Tutto ciò, prefigura un sostanziale mutamento dello stato democratico dove prevalgono i desiderata della corte del capo, che si adopera sempre, a interdire la voglia irrefrenabile di partecipazione e di protagonismo propria di un sistema democratico che è sottoposto alle regole, a tutte le regole, presenti negli Statuti che offrono sempre, una prospettiva di definizione del domani secondo le regole di una Democrazia Compiuta.
Il nostro tempo quindi, si caratterizza come un maldestro tentativo di oscuramento dei principi democratici e con esso il disimpegno di partecipare e di contare, che alimenta l’astensione ed allarga la forbice di credibilità fra Politica e Cittadini.
Ma è giunto il tempo che gli aspiranti soggetti politici intervengano per bloccare un trend pericoloso che può nuocere al nostro sistema democratico e si adoperino per riportare luce fra l’oscurantismo di una egemonia da conservare e la ricomposizione di un quadro democratico che è il solo a legittimare le scelte e la prospettiva di un domani, governato dai principi indissolubili di una Democrazia Compiuta.
E’ ciò che si appresta a realizzare la Democrazia Cristiana guidata da Angelo Sandri con l’apertura della XXIV Stagione Congressuale che approderà, entro Febbraio, al Congresso Nazionale che definirà una Linea Politica, una Proposta Programmatica e la scelta della Nuova Dirigenza sia a livello locale che Nazionale.
Ricordiamo peraltro, che il Cammino Congressuale in ottemperanza alle Norme Statutarie, deliberato dalla Direzione Nazionale era già iniziato a Gennaio 2019 e che Roma e Provincia, aveva già celebrato il XXIV Congresso ed eletto la sua legittima Dirigenza e che solo la pandemia è riuscita a bloccare.
Per noi è una consuetudine inalienabile che abbiamo mantenuto e di cui siamo orgogliosi.
E nella prossima Direzione Nazionale verrà approvato il Regolamento Congressuale e la pianificazione delle assise a livello Territoriale. Il nostro futuro e quello del Paese, verrà pertanto definito attraverso l’impegno di migliaia di iscritti che definiranno il loro futuro attraverso una partecipazione democratica in ossequio allo Statuto Vigente, al rispetto dei Dettami Costituzionali ed esprimeranno la voglia di protagonismo e di partecipazione nel momento topico della vita di un Partito e contestualmente, alimenteranno il processo irrinunciabile verso una Democrazia Compiuta.
A fronte di ciò, le eventuali dissonanze fra gli iscritti, potranno trovare attraverso un naturale ed inconfutabile processo, una soluzione tipica di un Partito veramente democratico nella quale le maggioranze indicheranno un tragitto, una idea del domani ed esprimeranno gli uomini che riteranno adatti a rappresentarla.
E’ ciò che la Democrazia Cristiana ha rappresentato nella storia del Paese !
Ad Essa vogliamo restare coerenti, riproponendo un percorso democratico che contiene il talento dei giusti e la prospettiva verso una Democrazia Compiuta resa salda, dal coinvolgimento, dalla partecipazione e dal protagonismo degli iscritti.
Quella solitudine a cui accennavo in apertura non ci appartiene.
Infatti vibra in noi una Luce di Speranza e una forza nei Valori che travalica il contingente ed è destinata a recuperare un Ruolo di Guida nel Paese ed a dare un contributo significativo alla prospettiva di un Nuovo Domani nel quale l’uomo ridiventa fulcro ed il cuore di un progetto politico.
E’ il ruolo che Aldo Moro assegnava ai Cattolici nei momenti di buio della Storia. Spetta a Noi quindi, accettare e vincere questa straordinaria sfida e ridiventare ancora Leva del Cambiamento ed attori di un Domani per la costruzione di una Città Terrena imperniate sul Bene Comune e sulla dignità dell’uomo e la sua realizzazione. >>
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