NE’ RISPOSTA NE’ VIA LIBERA, DA PARTE DELLA DIREZIONE NAZIONALE, ALL’ELENCO DI CANDIDATI AL CONSIGLIO COMUNALE INVIATO DAI MILITANTI SENESI.
di Danilo Bazzucchi
A Siena nessun candidato del Movimento 5 stelle parteciperà alle elezioni amministrative del prossimo 10 giugno 2018. Alle ore 12 di sabato 12 maggio è scaduto infatti il termine per la presentazione delle liste elettorali, ma da Roma la Direzione nazionale del M5S non ha dato nessuna risposta, nè ha accettato la lista inviata dai grillini senesi lo scorso 21 marzo ed ancora in attesa (ma ormai è troppo tardi) del necessaio “via libera”. La lista comprendeva una rosa di 27 consiglieri comunali, più il candidato sindaco Luca Furiozzi.
I militanti senesi non hanno avuto neanche l’autorizzazione all’uso del simbolo e pertanto a Siena, il prossimo 10 giugno, si misureranno per la carica di Sindaco nove candidati, per un totale di diciotto liste, ma senza quella dei grillini.
C’è molta amarezza, ovviamente, fra i militanti senesi del ovimento 5 stelle, dato che alle recenti elezioni politiche del 4 marzo scorso, il M5S aveva raggiunto quasi il 20% ed aveva già due rappresentanti nell’ultimo Consiglio comunale.
Alla richiesta di spiegazioni, i militanti locali, rispondono che: “non sappiamo ancora i motivi di questa decisione”, ma qualcuno fa notare che, da parte loro, erano arrivate parecchie critiche riguardanti le scelte dei candidati alle ultime elezioni poitiche.
Partendo da quella nel collegio per la Camera dei deputati, riguardante Leonardo Franci, alle cui iniziative politiche nessun militante senese era stato presente.
Problemi seri anche per Salvatore Caiata, imprenditore nel settore della ristorazione, con molti interessi a Siena, indagato per riciclaggio, ma comunque eletto nel collegio di Potenza, dove è presidente della locale squadra di calcio. Appena eletto Salvatore Caiata si è iscritto al gruppo misto della Camera.
Numerose riserve anche per Luca Migliorino, senese purosangue, commerciante, eletto deputato nel collegio plurinominale quattro.
Probabilmente tutte queste critiche da parte dei militanti locali hanno inciso profondamente sugli umori e sulle decisioni poi prese a Roma dalla Direzione nazionale penta stellata di non presentare la lista per le comunali di Siena.
Ma c’è qualcuno che la pensa diversamente, come il segretario del PSI Riccardo Nencini ed anche Matteo Ricci, responsabile Enti locali del PD. Il primo sostiene che “la conferma di un legame tra M5S e la Lega proviene proprio da Vicenza e da Siena, città chiamate al voto il 10 giugno prossimo, dove i grillini non presentano la loro lista alle comunali.
“A pensar male è peccato, ma quasi sempre ci si azzecca” avrebbe detto il compianto Giulio Andreotti.
Il segretario del PSI Nencini si limita ad osservare che ”la mancata corsa del M5S a Siena potrebbe essere il frutto di un accordo tra i pentastellati e Lega”.
Matteo Ricci invece, in un Twitter, afferma che vi sono ”Giochi di palazzo anche a Siena, i 5stelle non si presentano alle comunali. Epurazioni dunque dell’ala critica e favore alla destra di Salvini. Accordo 5stelle-lega soprattutto, ma Siena comunque merita maggiore serietà”.
Danilo Bazzucchi