di Danilo Bazzucchi
Un’altra tegola si abbatte sulla presunta squadra di governo indicata da Di Maio.
Pasquale Tridico, docente di economia all’università di Roma tre, prescelto dal numero uno pentastellato come ministro al welfare in caso di un incarico alla formazione di un governo, ha dato forfait.
Lo ha sottolineato lui stesso, ieri mattina, partecipando al convegno “Restituire i diritti e dignità ai lavoratori”, organizzato a Bologna, al quale partecipavano anche Maurizio Landini e Stefano Fassina.
In questa nuova alleanza M5S e Lega, ha dichiarato il Prof. Tridico, “Non mi ci trovo per motivi prima ideologici e ora programmatici- Io ho un’altra sensibilità e avrei preferito un’altra direzione”.
Con questa dichiarazione, il professore, si sfila dal contratto M5S Lega pur precisando di non aver visto e letto la versione definitiva del contratto di governo, ma riferendosi alle tematiche sul lavoro, ha confermato che:
“Non ci sono più le questioni che a me stavano a cuore, come l’art. 18 o determinate modifiche al Iobsact”.
“Sul lavoro non c’è nulla“ e quel che c’è “è qualcosa di assolutamente peggiorativo “.
Ha poi continuato dicendo: ”Io non sono mai entrato nel M5S, ero e rimango un tecnico e non penso che il mio ruolo sia molto compatibile con la Lega.
Il M5S è composto da varie anime e Di Maio ha una sensibilità molto forte sul lavoro, mi auguro – ha proseguito – che la sua presenza nel governo possa spostare le decisioni dell’esecutivo su un programma orientato verso gli ultimi.
Come già ho avuto modo di dire, io ero stato chiamato come tecnico, su dei punti precisi, ma dal momento che queste cose non ci sono più, mi sembra logico che io mi sfili. Sarebbe stata possibile un’alleanza tra M5S e la sinistra? Gli ha chiesto infine qualcuno, “ A mio parere sì”, ha replicato il Prof. Tridico, “ basta vedere le critiche comuni che questi due soggetti hanno mosso insieme contro il Jobs Act”.
Danilo Bazzucchi – Perugia