Grande attesa per la partenza del prossimo satellite ESA (European Space Agency), pronto per essere lanciato in orbita il 27 agosto 2018, con lo scopo di studiare le correnti gravitazionali e fornire maggiori informazioni per l’elaborazione delle previsioni meteo.
Aeolus, questo il nome del nuovo prodigio tecnologico, permetterà di sapere che tempo farà con ben 7 giorni di anticipo e con una precisione mai registrata finora.
L’evento porterà una vera rivoluzione nel mondo della meteorologia, scienza non sempre esatta e in continuo rinnovamento, che si basa sull’esplorazione di fenomeni incostanti e su dati non sempre affidabili, perché garantirà un’analisi quotidiana dei venti, della loro composizione e della direzione che seguono.
Sviluppato dalla francese Airbus Defence and Space con sede a Tolosa, Aeolus è frutto di 16 anni di ricerca ed è dotato di un enorme telescopio di del diametro di 1,5 metri e da due laser a luce ultravioletta che, grazie alla tecnologia fornita dalla compagnia Leonardo di Campi Bisanzio, portano anche un po’ di Italia nello spazio.
La fase di test di Aeolus si è conclusa all’interno della struttura Airbus che a metà giugno partirà da Tolosa alla volta della Spagna dove, via mare, raggiungerà la base di Kourou, nella Guinea Francese, con il lancio previsto ad Agosto.
Il laser presente al suo interno consentirà di studiare i venti. Battezzato Aladin (Atmospheric Laser Doppler Instrument), si tratta di un lidar che invia impulsi per raccogliere dati. Il suo obiettivo sarà studiare la composizione, altezza dei venti, ma anche la dinamica dell’atmosfera e le caratteristiche delle nubi, passando per la composizione delle molecole e dell’aerosol, quindi si tratta di una prima assoluta: mai prima d’ora uno strumento del genere era stato inviato nello spazio.
Con Aeolus si apre un nuovo orizzonte dell’alta tecnologia spaziale, destinata a gettare le basi per avere previsioni meteorologiche più precise ed estendendole fino a sette giorni.
di ANTONIO GENTILE